Lettere, rubriche
e interventi


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Michael Walzer

Libertà e malinconia

parole e musica Paola Sabbatani arrangiamenti Daniele Santimone
libretto + cd. Edizioni Una città, 2021 - 32 pagine

PER ACQUISTARE

I Libri di Una Città
Su tempi appena trascorsi Libri
Giovanni Tassani

Su tempi appena trascorsi

Esperienze, connessioni, dettagli

Ed. una città, 2023
358 pagine


18,00

Scritti di Giovanni Tassani, 1998-2023

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I Libri di Una Città
Cosa intendi dire? Libri
Chiara Frugoni

Cosa intendi dire?

Intervista a Chiara Frugoni, 1994-2015

Ed. una città, 2023
135 pagine


12,00

Interviste a Chiara Frugoni
a cura di Gianni Saporetti
con prefazione di Gianni Sofri (con Federica Rossi)
 

I Libri di Una Città
L'epopea degli scarriolanti Opuscoli
Flavio Casetti, Gianni Sapretti, Lorenzo Cottignoli

L'epopea degli scarriolanti

Intervista a Lorenzo Cottignoli

Ed. Una città, 2022
56 pagine


5,00

"L'epopea degli scarriolanti", intervista a Lorenzo Cottignoli a cura di Flavio Casetti e Gianni Saporetti, pubblicata in due puntate su Una città n. 246 (febbraio 2018) e n. 247 (marzo 2018)

prefazione di Roberto Balzani

I Libri di Una Città
In difesa della cultura Opuscoli
Gaetano Salvemini, Nicola Chiaromonte

In difesa della cultura

Scritti in occasione del Congresso internazionale degli scrittori per la difesa della cultura

Ed. Una città, 2022
66 pagine


5,00

scritti di Gaetano Salvemini e Nicola Chiaromonte

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L'ultimo numero

Mensile di interviste e foto

Il sommario del n. 300

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La copertina è dedicata a noi. Fa specie con i tempi che corrono, ma abbiamo deciso che i compleanni vanno festeggiati comunque.
Se siamo arrivati al numero trecento lo dobbiamo a tanti amici che ci hanno incoraggiato e aiutato. Nelle pagine seguenti ricordiamo quelli che non ci sono più. Abbiamo anche messo in rete, consultabili, i primi cinquanta numeri. Risfogliandoli vediamo tantissimi difetti, ma qualcosa doveva pur esserci se, quasi da subito, Grazia Cherchi cominciò a seguirci, a consigliarci. E se poi, di lì a poco, Alex Langer regalò ottocento abbonamenti. Cos’era? Forse la scelta dell’intervista. Ma per noi in realtà fu una scelta obbligata, perché non avremmo saputo fare altro. Nessuno di noi è in grado tuttora di scrivere un saggio e neppure un reportage. No, non eravamo e non siamo degli intellettuali. In ogni occasione abbiamo sempre premesso che siamo solo dei militanti, anche se non si sa più di che. Siamo del ’50, non abbiamo studiato, ci mancano proprio i fondamentali. In quattro dei nove fondatori, amici di scuola, venivamo infatti da sette-otto anni di attivismo sfrenato, di militanza a tempo pieno e di “pensiero unico”. E quando tutto questo crolla ti ritrovi ad aggirarti nel mondo intorno come un Kaspar Hauser. Non capisci più niente e corri anche il rischio di incattivirti.

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IN MEMORIA DEGLI AMICI
CHE NON CI SONO PIU'

PARENTS CIRCLE

Parents Circle è un’associazione “miracolosa” di israeliani e palestinesi, colpiti da un lutto per mano degli altri, che lavorano insieme per promuovere la concordia tra i due popoli. Pubblichiamo la trascrizione degli interventi pubblici di Arab e Yigal, che per mano l'uno di un soldato israeliano, l'altro di un attentatore palestinese, hanno perso le sorelle, e poi due interviste, una a Bassam Aramin, padre di Arab, e l'altra a Robi Damelin, madre di Yigal, che raccontano del loro impegno nei Parents Circle.

Arab e Yigal
 Un israeliano e un palestinese diventati amici
 di Arab Aramin e Yigal Elhanan

-Quel film in carcere
 Un palestinese, dopo aver perso la figlia...
 intervista a Bassam Aramin
-Quando mio figlio...
 Un’israeliana, dopo aver perso il figlio...
 intervista a Robi Damelin

video degli interventi di Arab e Ygal (in inglese)

Smetti di scavare

cosa sta succedendo
di Gary Brenner

Cari Michael e Judy*, cara Barbara, ho cominciato a scrivere questa lettera domenica sera, a cento giorni dal 7 ottobre. Solo oggi sono riuscito a completare il mio scritto. Le notizie e il ciclo dei commenti continui su questa guerra sono così tumultuosi che è una sfida comunicarvi [...]

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ALCUNE CONVINZIONI, MOLTE INCERTEZZE, QUALCHE DOMANDA RADICALE

discussioni
di Luigi Manconi

1. La Cosa Russa e la Cosa Americana A quasi due anni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, mi rendo conto che il mio personale bilancio di ciò che ho compreso e di ciò che non ho compreso è particolarmente tormentato e contraddittorio: una serie di con

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per farti un'idea

Fra pochi numeri saremo a trecento. Non sapevamo cosa fare e ci siamo messi a fare interviste. Ne abbiamo fatte circa tremila.
Ci siamo sempre professati militanti. E se ci chiedevano:
“Di che?”, rispondevamo di non saperlo. Un caro amico ci disse: “Beh, militanti della domanda”. Sì, quella c’è e rimane: l’intervista che comporta ascolto, dialogo, curiosità per i problemi della gente e per le vite… “Il due e i molti”, insomma.
Un altro amico, che purtroppo non c’è più, ci disse: “Sì, ma le risposte?”. Alcune le abbiamo trovate. Che tuttora, in tutto il mondo, la lotta è fra democrazia e fascismo e che occorre un nuovo internazionalismo, quello democratico; che l’ideale socialista può realizzarsi, in diritti e doveri per tutti e in scelte di vita personali e collettive, solo in democrazia (per un secolo s’è pensato all’incontrario e il risultato s’è visto); che la memoria
del passato e di chi non c’è più, aiuta a capire, e a vivere. Su queste tre cose vorremmo impegnarci di più.
Nel tempo sono arrivati dei giovani che ormai non lo sono più. Ora aspettiamo la terza generazione. Non abbiamo aiuti dallo Stato né sponsor e non li cerchiamo; siamo sempre stati indipendenti e continueremo a esserlo. I soci, loro sì, hanno sempre dato, ma gli abbonati alla carta calano, come ovunque del resto.
Cercheremo di andare avanti.

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I NOSTRI SOLDATI, I LORO CIVILI

intervista a Michael Walzer

Uno shock incredibile, che rischia di essere dimenticato di fronte alle immagini delle distruzioni di Gaza; un cessate il fuoco che sarebbe una vittoria per Hamas; il grande problema delle vittime civili, in una guerra asimmetrica dove per di più una parte si fa scudo dei propri civili; la follia morale del governo israeliano e la fiducia nelle scelte sul campo dei soldati; le gravi lacerazioni delle sinistre occidentali e il rischio dell’antisemitismo. Intervista a Michael Walzer.
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Libri su Israele e Palestina di Una città

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In questo momento tragico, per chi volesse approfondire la storia del rapporto fra ebrei e palestinesi suggeriamo i nostri libri:

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Perché sosteniamo l'Ucraina?

foto di State Emergency Service of Ukraine

La concezione dei “realisti”, secondo cui si dovrebbe dividere il mondo in zone di influenza; l’errore tragico delle repubbliche democratiche europee che nel 1936, non aiutarono la Repubblica spagnola; il prezzo “realista” di Yalta, con mezza Europa costretta a subire il dominio sovietico; il dovere, in nome di un nuovo internazionalismo, quello democratico, di aiutare una democrazia in pericolo.
Di Michael Walzer.
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Forlì,
20 settembre 2023

Una giornata per non dimenticare le stragi dell’aeroporto di Forlì
Le stragi all’aeroporto di Forlì del settembre ’44, in cui furono trucidati quarantadue detenuti e detenute nel carcere di Forlì, fra cui diciotto ebrei ed ebree e ventiquattro antifascisti, partigiani o parenti di partigiani, è uno dei crimini nazifascisti più gravi avvenuti in Italia riguardanti gli ebrei. Il 20 settembre i parenti delle vittime, alcuni dei quali provenienti da Germania, Inghilterra, Spagna e Israele, si incontreranno con i cittadini forlivesi. Un incontro nel nome di un’Europa che ha, fra i suoi fondamenti,
il ricordo dei crimini contro l’umanità commessi sui suoi territori e nella sua ragion d’essere l’impegno a che ciò non possa più ripetersi.

dalla cartolina dell'iniziativa del 20 settembre 2023

Questo numero è "aperto" a tutti.

Per sfogliarlo cliccare qui

I NUOVI FASCISMI

Partiti unici o dominanti, uso sistematico di coercizione e violenza, controllo totalitario dei cittadini, culto della personalità del capo, controllo statale di un’economia capitalistica e poi odio per i valori liberali incarnati dalle democrazie, oscurantismo religioso, repressione delle minoranze etniche e Lgbt. Cosa ci vuole per definirli regimi fascisti? Pubblichiamo gli interventi sul tema al 900fest di Antonella Salomoni, sulla Russia, di Jean-Philippe Béja, sulla Cina.

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BARAYE

Alcuni minorenni uccisi durante le manifestazioni in Iran (Amnesty International)

Una rivolta scoppiata all’indomani della morte di una giovane donna curda, che dura ormai da diversi mesi e che, a differenza del passato, sta coinvolgendo grandi città e piccoli paesi, ricchi e poveri, giovani e vecchi, di etnia persiana, curda, belucia, turca, turcomanna, guidata dalle donne per i diritti di tutti, che continua malgrado la feroce repressione; Il ruolo dei social e i primi segni di cedimento di un regime corrotto irriformabile. Intervista ad Ahmad Rafat. Leggi di più

l'altra tradizione

Scelgo l'Occidente

"Nel corso dell’ultima guerra non ho scelto, dapprima perché ero un socialista rivoluzionario trotzkista, in seguito perché mi stavo trasformando, in particolar modo dopo la bomba atomica, in un pacifista. Ma ora nessuna di quelle due posizioni mi appare valida"
Per il "reprint" del n. 283, un testo di Dwight Macdonald.

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Marca, terra di confine

"Volevo parlare dell’Ucraina. Per molti l’Ucraina -trentacinque milioni di uomini- non esiste neanche!"
Per il "reprint", una lettera di Andrea Caffi a Prezzolini presumibilmente nel 1915.

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Ucraina, l'invasione e il futuro

Le bombe cadono su Kharkiv e su Kiev in ciò che è diventato il più grande e sanguinoso conflitto che l’Europa abbia sperimentato sin dalla Seconda guerra mondiale. Sono circa duemila gli ucraini uccisi o feriti, un po’ meno i russi, e presto saranno centinaia di migliaia quelli che diventeranno rifugiati. Il Presidente Vladimir Putin ha circondato l’Ucraina con 190.000 truppe, un primo passo per ricreare la posizione russa di superpotenza e la vecchia sfera di influenza sovietica.
Intervento di Stephen Eric Bronner (1 marzo)

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Bandiere

Cari amici,
vi mando poche righe che ho scritto ieri, anche se dopo questo fine settimana mi direte che colleziono manifestazioni. Sarà per nostalgia.
La terza a cui sono andato con Silvia, ieri, è stata quella degli ucraini di Roma a Piazza della Repubblica, che si è poi trasformata in corteo fino ai Fori.
Lettera di Umberto Cini

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Mi scopro sempre più europeista

Se scoppia una guerra vera, l’Occidente potrà fornire sostegno morale, politico e diplomatico agli ucraini, e ovviamente rifornimenti militari; ma non potrà impegnarsi direttamente militarmente contro una potenza nucleare; l’auspicio che, come avvenne nel 1936 per la Spagna, nasca una brigata internazionale che si unisca all’esercito ucraino... Le rinnovate speranze sull’Europa e la crisi della democrazia americana.
Intervista a Michael Walzer.

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L'Ucraina esiste, eccome...

una lettera di Andrea Caffi a Prezzolini del 1915 (conservata nel fondo Caffi della Biblioteca Gino Bianco-Fondazione Lewin) in cui, per smentire un articolo apparso su "La Voce", fa una precisa disamina dei motivi per cui l’Ucraina è una nazione e gli Ucraini un popolo.
(Andrea Caffi, nato in Russia da genitori italiani immigrati, socialista libertario, volontario nella Prima guerra mondiale, nella sua vita ebbe modo di conoscere le carceri zariste e leniniste in Russia e quelle naziste in Francia. Era un grande studioso di storia bizantina e del mondo slavo).

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una nuova iniziativa delle edizioni Una città

Libertà e malinconia

parole e musica di Paola Sabbatani - arrangiamenti di Daniele Santimone
libretto + cd. Edizioni Una città, 2021 - 32 pagine

Aspettative e sogni delusi, perché qualcosa, nell’idea, non ha funzionato, eppure il sentire, che resta, di non potersi chiamare fuori. Vite che a volte si incatenano male, senza lasciare vie d’uscita, ma anche la seconda possibilità che c’è e un fidanzato che non scappa quando il peggio arriva.
La ribellione da giovani, i padri ritrovati e il “fare insieme” che dà senso e forza, ma pure stanchezza e desiderio di un “recinto” di pace. Amori impossibili, per età, per sesso e circostanze, tenuti segreti a nascondere la propria vulnerabilità. La lotta contro la sfortuna, così necessaria e spesso anche vittoriosa, ma comunque impari, che lascia nel cuore un fondo di malinconia

PER ACQUISTARE (10 EURO)

Paola Sabbatani, voce
Roberto Bartoli, contrabbasso
Tiziano Negrello, contrabbasso e percussioni
Daniele Santimone, chitarra sette corde e voce

 

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In questa foto, in piedi da sinistra: Heinrich Blucher, Hannah Arendt, Dwight Macdonald e la sua seconda moglie Gloria Lanier; seduti: Nicola Chiaromonte, Mary McCarthy e Robert Lowell, 1966

Non potevamo ignorare un avvenimento che aspettavamo da anni e a cui amici come Gino Bianco e Wojciech Karpinski, e ovviamente Miriam Rosenthal Chiaromonte, avevano dedicato l’impegno di una vita: quello di far conoscere in Italia l’opera e la vita di un intellettuale militante come Nicola Chiaromonte, famoso in Polonia e negli Stati Uniti e pressoché sconosciuto in Italia. Il motivo lo conosciamo: in Italia era proibito essere antitotalitari e di sinistra contemporaneamente. L’uscita del Meridiano Mondadori con una raccolta dì saggi sancisce la fine di un boicottaggio vergognoso. Siamo orgogliosi di avere dato una mano a Gino Bianco a Wojciech Karpinski e a Miriam Chiaromonte in questa dedizione, i cui frutti, purtroppo, nessuno di loro ha potuto raccogliere. Nell’inserto ripubblichiamo l’intervento “Una conversazione che non è mai finita”, che Karpinski tenne al convegno dedicato a Chiaromonte organizzato da “Una città” nel lontano 2002. Ricordiamo i partecipanti, da Enzo Golino, che purtroppo non c’è più, a Irena Grudzińska Gross che in fuga dalla Polonia trovò, come tanti altri polacchi, rifugio in via Ofanto; a Ugo Berti, il primo a pubblicare per il Mulino testi di Chiaromonte; a Pietro Adamo, Gregory Sumner, Marino Sinibaldi. Ricordiamo la soddisfazione di Gino Bianco per il fatto che, con quel convegno, avevamo scongiurato un tentativo della destra di “impossessarsi” di Chiaromonte. Pubblichiamo inoltre la seconda puntata degli “appunti sull’antitotalitarismo italiano” di Massimo Teodori.

Appunti sulla politica antitotalitaria in italia - seconda parte - Massimo Teodori

Muska carissima... - Nicola Chiaromonte

Una conversazione che non è finita - Wojciech Karpinski

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Presentazione dell'associazione "Amici di Nicola Chiaromonte"
con interventi di Marta Herling, Massimo Teodori, Cesare Panizza

Intervista a Lissi Lewin che ricorda il fratello Alfred e la madre, uccisi nell'eccidio dell'aeroporto di Forlì

Valdo Spini
sui fratelli Rosselli

Daniele Menozzi presenta il libro "Giudaica perfidia"

Cesare Panizza presenta il libro su Nicola Chiaromonte

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intervistato l'11.05.17 sul '68 a Forlì

Jamila Hassoune presenta il libro "Dove i libri sono rari come la pioggia"

Edoardo Albinati presenta il suo libro "La scuola cattolica"

Alberto Saibene presenta il libro "L'Italia di Adriano Olivetti"

Cesare Panizza presenta il libro "Piero Gobetti: l'autobiografia di una nazione"

Pietro Polito presenta il libro "Il dovere di non collaborare"

Roberto Balzani, Nicola Del Corno e Carlo De Maria
"I fratelli Rosselli nella storia d'Italia"

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