Una Città118 / 2004
Gennaio/Febbraio


MONDO A MONDO B; il primo è quello della politica nazionale, sempre volta alla contrapposizione, alla logica maggioritaria del “prendersi tutto”, il secondo è quello delle politiche locali, che ricorrono spessissimo al dialogo, alla concertazione, alle mediazioni; è dal secondo mondo che oggi vengono le esperienze migliori e cariche di futuro; l’intervista è a Luigi Bobbio; in seconda e terza.
UN'OCCHIATA AL FUTURO è l’apologo sul muro israeliano di Ephraim Kleiman.
TELECONDOMINIO è una televisione messa su con mezzi poverissimi in una delle Torri del Pilastro a Bologna; un’esperienza di autogestione da parte degli abitanti in risposta al degrado di un quartiere periferico; in quarta e quinta, a parlare sono Gabriele Grandi, Loredana Insalata, Michele Martelli.
Sotto il titolo IL VIAGGIO DI ENEA pubblichiamo gli interventi di Roberto Fasoli, Marco Rossi Doria, Giovanni Sedioli, Luciano Casmiro, Piero Liberti e Andrea Ranieri al convegno su “cittadinanza e saperi” tenutosi durante la Fiera delle buone pratiche di cittadinanza: dalla sesta alla undicesima.
IL PERMESSO è l’intervista a Pino Cocozza e Barbara Papotti, impegnati a Carpi, rispettivamente nel sindacato e nell’Ufficio stranieri del Comune, per facilitare l’integrazione delle badanti, quasi tutte dell’Est europeo, il cui numero è in grande crescita; in dodicesima e tredicesima.
I BAMBINI NON SI ROMPONO è l’intervista a Olga Baldassi Pezzoni, non vedente, che racconta del giorno in cui riuscì ad acquistare una macchinetta chiamata Optacon; in quattordicesima e quindicesima.
IN LATINO SI DICE “INTERCEDERE” è la storia di don Renzo Scapolo, un prete che ha trascurato la messa per fondare scuole agricole in Argentina, per andare a Sarajevo a organizzare gruppi di famiglie che autogestissero la sopravvivenza; in sedicesima e diciassettesima .
L’OBIEZIONE DI GABRIELE BORTOLOZZO; dal rifiuto a farsi visitare nell’ambulatorio del petrolchimico alla battaglia per svelare la tragica e colpevole nocività degli impianti Montedison; ne parlano Franco Rigosi, Michele Boato e Beatrice Bortolozzo; in diciottesima e diciannovesima.
GIOIA, MOLTO POCA nella vita quotidiana dei contadini poveri
di Solto, un paesino vicino al lago d’Iseo; una vita durissima rimasta quasi uguale dal medioevo agli anni cinquanta; a raccontare è Chiara Frugoni; in ventesima e ventunesima.
IL PRINCIPIO DI ANARCHIA è quello che dovrebbe fare da contrappeso alla violenza dello stato; la figura dell’avvocato così discussa fin dall’antichità, perché portatrice di interessi particolari, non di verità, nel ‘600 segnò la nascita della società civile; intervista a Massimo La Torre, in ventiduesima e ventitreesima.
L’ANTISEMITISMO, FENOMENO DI PERIFERIA? Siamo di fronte a una nuova ondata dell’antisemitismo europeo o al riversarsi nelle periferie d’Europa dell’astio degli arabi verso Israele? In ultima, risponde Pierre Vidal-Naquet.
In copertina: Strasburgo.