Una Città122 / 2004
luglio-agosto


IL SENATORE DEL MASSACHUSETTS è il modo in cui Bush chiama Kerry, a dimostrazione di quanto la geografia condizioni e decida delle elezioni americane; l’evangelismo fondamentalista, grande forza della destra; la perdita da parte della sinistra radicale del legame fra battaglia locale e grandi orizzonti ideali, una conseguenza della “fase” differenzialista; l’intervista è a Roberto Festa, in seconda e terza.
L’ORLATRICE DI SAN MAURO PASCOLI è l’intervista a Luciano Casmiro, direttore della scuola Cercal, sullo stato di salute di un distretto d’eccellenza come quello della scarpa di lusso della valle del Rubicone in Romagna; le difficoltà a reperire operai la cui formazione può durare molti anni; il futuro è nell’ideazione, ingegnerizzazione, produzione del prototipo, il resto “andrà via”; in quarta e quinta.
LA SALUTE E IL QUARTIERE è l’intervista a Emilio Lupo e a Bruno Romano del Centro di salute mentale del quartiere Sanità a Napoli; le alternative sono sempre due e opposte: separare e custodire il malato o mettere in atto pratiche territoriali con programmi individualizzati per offrire opportunità di socializzazione a chi soffre un disagio spesso sociale; dalla sesta alla nona, insieme a LE MIE DELUSIONI, il racconto di un attivista del centro, ex-utente.
IL PAIO DI SILVER è il racconto di una grande storia: quella di un ragazzo che da bambino è passato per l’inferno di orfanotrofi in cui vigeva la legge del più forte, e a cui un giorno fu fatta la proposta di riunire aggressività e regole; oggi Peppe Marmo gestisce un complesso di palestre, di judo e altro, che hanno sfornato tanti campioni italiani, ma soprattutto hanno offerto una possibilità a tantissimi ragazzi “di strada”; l’intervista è in decima e undicesima.
L’ISTRUZIONE PER I FIGLI DEI MIGRANTI è la corrispondenza dalla Cina di Martin Gøttske; in dodicesima e tredicesima.
LETTERE DALL’OCCUPAZIONE, diario di un viaggio nei Territori palestinesi di Sveva Haertter, della rete Ebrei contro l’occupazione; dalla quattordicesima alla diciannovesima.
IL PADRONE DEL GREGGE non è il papa, non sono i vescovi o i preti; questo papa, il cui motto sembra essere “l’Eglise c’est moi” ha stravolto la funzione papale e un riequilibro dei carismi sarà inevitabile; quel principio della sussidiarietà, tanto caro alle gerarchie ecclesiastiche quando parlano di politica, va applicato anche alla Chiesa; la grande forza del cristianesimo nella distinzione fra sacro e profano; sono alcune delle considerazioni di padre Camillo de Piaz in un’intervista in cui parla anche della sua vita, che dopo aver attraversato la grande stagione della Resistenza e della Liberazione ha conosciuto un lunghissimo “esilio in casa” nella natia Tirano; dalla ventesima alla ventitreesima.
VELO E IDENTITA’ è l’intervista in cui chiediamo a Michel Wieviorka come si sia arrivati alla legge francese sul velo e se veramente rispecchi l’universalismo alla francese o non sia frutto di un “comunitarismo della maggioranza”; in ultima.
In copertina: Amsterdam.