Una Città124 / 2004
Novembre


NEL 2050, la maggioranza della popolazione italiana avrà più di settant’anni e non andrà meglio nel resto d’Europa; nessun welfare potrà mai risolvere il problema di un’assistenza personalizzata e continua a milioni di anziani; che succederà? Già oggi un esercito di donne si muove per andare ad accudire anziani dei paesi prosperi, mentre interi paesi si spopolano delle donne adulte, con i figli che restano abbandonati a se stessi e i mariti, spesso disoccupati, spesso alcolizzati, che dilapidano le rimesse delle mogli... A parlarci di tale scenario apocalittico è Guido Viale, in seconda e terza.
DEMOCRAZIA E CONFINI In quarta e quinta Francesco Ciafaloni ci propone le sue riflessioni sul problema della cittadinanza agli immigrati: se non abbandoniamo lo ius sanguinis finirà male; in quinta ALTRI QUATTRO ANNI, l’amaro commento di Gregory Sumner alla sciagurata rielezione di Bush, che ha festeggiato distruggendo Fallujah.
SO CHE CI SARO’ è l’intervista a Pietro La Ciura, che ci parla di un centro diurno in cui i malati in fase avanzata possono andare a passare la giornata, e di gruppi di auto-aiuto, in cui si affrontano le angosce, si saldano amicizie, ci si accompagna nell’ultimo tragitto, in sesta e settima.
LA TENTAZIONE DEL PULMINO è l’intervista a Emanuela Diodà fondatrice de Il Nostro Spazio, un’associazione che si occupa
di disagio mentale non facendo assistenza, ma promuovendo relazioni sociali; in ottava e nona.
Dalla decima alla quindicesima parliamo di PARENTS' CIRCLE, un’associazione di genitori e familiari di israeliani e palestinesi uccisi “dagli altri”: a parlare sono Yaacov Guterman, il cui padre morì nell’insurrezione di Varsavia e il figlio Raz nella guerra del Libano, e Ali Abu Awad che, dopo aver visto, fin da piccolo, la madre entrare e uscire dalle galere israeliane, ha perduto l’amato fratello Yousef, ucciso barbaramente da un soldato israeliano.
LE BANLIEUES, la cui costruzione fu salutata come esempio di modernità, si sono oggi trasformati in agglomerati degradati e percepiti come minacciosi, abitati da immigrati socialmente discriminati e per ciò stesso a rischio di islamizzazione; l’intervista, a Marie-Claude Blanc-Chaléard, è in sedicesima e diciassettesima.
COMMERCIO, NON AIUTO è la parola d’ordine, da sempre, del commercio equo e solidale il cui fatturato cresce continuamente; si riuscirà a dimostrare che un’alternativa al neoliberismo è possibile? L’intervista è a Fabio Gavelli e Lorenzo Guadagnucci, in diciottesima e diciannovesima.
In ventesima e ventunesima discutiamo ancora di antisemitismo; questa volta chiediamo a Georges Benoussan del Centre de Documentation Juive Contemporaine: L'ANTISIONISMO E’ ANTISEMITISMO? Secondo lui la risposta è sì, senza dubbio, il che chiama in causa il mondo arabo e le estreme sinistre europee.
In ventiduesima e ventitreesima, la storia di Irena Grudzinska Gross e di un gruppo di amici che in Polonia, da ragazzi, lessero la Lettera di Kuron e Modzelewski, rivolta al partito comunista al potere, e iniziarono a lottare...
E' GENOCIDIO IN CECENIA? Risponde, in ultima, Olivier Dupuis.
In copertina: Parigi.