Una Città120 / 2004
aprile


STATI DI TORTURA è l’intervento in cui Pino Ferraris ci parla del trauma della scoperta della torture in Algeria nella Francia degli anni ‘50 e della differenza con la spensierata autorappresentazione dei torturatori di oggi, della barbarie in cui rischiano di cadere gli Stati democratici e della necessità di una scelta radicale non-violenta; in seconda.
QUEL CAMPO DI BATTAGLIA AFFOLLATO DI CADAVERI: con il fallimento di tutti gli obiettivi che gli Usa si erano proposti, la guerra in Iraq assomiglia sempre più a una tragedia shakespeariana della follia del potere; forse l’autonomia europea potrà aiutare l’America a “guarire”; l’intervista, a Philip Golub, è in quarta e quinta.
Il reportage, dalla sesta alla undicesima, è dall’Esquilino, un quartiere storico di Roma che era multietnico e che oggi rischia di diventare monoetnico, solo cinese: “NON CAPIRE” è l’intervista ad alcuni attivisti dell’Associazione degli abitanti di via Giolitti-Esquilino; in CONTRACCAMBIARE il racconto di un gruppo di genitori della scuola Di Donato, alle prese con i problemi dell’integrazione del 30% degli alunni, extracomunitari.
Per ‘storie d’Italia’ in COSA HA FATTO LA SCUOLA PER LORO, dodicesima e tredicesima, Margherita Fusco, ci racconta la sua esperienza di assistente sociale a Barra;
DA RAGAZZO SUONAVO L’ARMONIUM PER ORE è la storia di padre Armando Pierucci, francescano che a Gerusalemme insegna musica a giovani palestinesi; in quattordicesima e quindicesima.
In occasione dell’assegnazione del premio langer 2004 alla fondazione polacca Pogranicze, in un’intervista intitolata LA PIAZZA DI LUBLINO parliamo di Polonia con Dawid Warszawski e, a fianco, pubblichiamo l’intervento PROFEZIA E POLITICA che Massimo Cacciari ha dedicato ad Alexander Langer; in sedicesima e diciassettesima.
La MEMORIA CORPOREA è quella che sedimentiamo nell’intreccio fra coscienza, intenzionalità e temporalità e che fa sì che comunque il corpo umano sia qualcosa di artificiale; mentre non è prevedibile lo sviluppo della cosiddetta intelligenza artificiale sicuramente assisteremo all’ibridazione del corpo umano con protesi elettroniche; in diciottesima e diciannovesima a parlare è Alberto Giovanni Biuso.
In ‘ricordarsi’ torniamo a PARIGI,17 OTTOBRE ‘61, quando la polizia francese si scatenò contro una manifestazione di immigrati algerini uccidendone circa duecento e tutto fu messo a tacere; a ricordare è François Gèze, in ventesima e ventunesima.
In LE DIFFERENTI DIFFERENZE Rosi Braidotti ci spiega come il ritorno dell’universalismo vecchia maniera, indotto dallo stato di guerra, abbia messo in crisi il pensiero della differenza, dal quale comunque resterà impossibile prescindere; sarà però un mondo delle tante differenze, tutte in continuo movimento; l’intervista è in ventiduesima e ventitreesima.
SESSUALITA’ E RAZZISMO: in ultima Lea Melandri ci parla del “trauma” delle foto della ragazza torturatrice.
In copertina: Roma, piazza Vittorio.