Una Città123 / 2004
settembre-ottobre


LA BUGIA, tipo quella sulle armi di distruzione di massa di Saddam, è compatibile con la democrazia? Nadia Urbinati ci spiega come questa sia la questione delle questioni, perché la bugia ha a che fare con la potenza, cioè con l’oggetto della politica; una questione che ci accompagna dai tempi di Pericle, e che ha sempre impegnato i grandi filosofi della politica, primo fra tutti Kant; se la menzogna, e l’ingiustizia quindi, sono indissociabili da un atto fondativo, in cui la virtù del leader diventa purtroppo l’unica garanzia, nella vita quotidiana deve poi prevalere la virtù conservatrice, e la bugia diventa del tutto incompatibile con la democrazia, la cui anima è la pubblicità; dalla seconda alla quinta.
A Bolzano due signore vestite e velate hanno fatto UN TUFFO IN PISCINA, quella pubblica; il dibattito che ne è seguito è emblematico delle questioni sul tappeto: è il Corano a dire questo? Succede anche in Marocco o solo qui diventa una forma di distinzione identitaria? Faremo piscine separate come qualcuno ha proposto? Fatima Azil, marocchina di Bolzano, i cui figli parlano tedesco, italiano, sudtirolese, arabo e pachistano, dice la sua,in sesta e settima.
CAMPO VENDENDO FUMO; a raccontare, in ottava e nona, una lunga storia di tossicodipendenza, di spaccio e sopravvivenza, di amici morti per strada, è Schizzo.
Dalla decima alla quindicesima parliamo della tragedia cecena: LA TRADIZIONE DELLA RESISTENZA è l‘intervista in cui Paolo Calzini ci racconta, tra l’altro, come la persecuzione contro i ceceni da parte dei russi dati da molto lontano;
IL GRANDUCATO DI MOSCOVIA E IL PETROLIO CHE VA IN CINA è l’intervista a Mauro Martini.
CINQUANT’ANNI DI SILENZIO sono quelli che pesano sulla Poloniadi oggi che, finalmente indipendente, diffida di Bruxelles e ridiscute il proprio passato antisemita; l’intervista è a Krzysztof Czyzewski, presidente della fondazione Pogranicze, premio Langer 2004;in sedicesima e diciassettesima.
SOLLEVARE LA QUESTIONE è una delle prerogative del Comitato Europeo per la prevenzione della tortura e delle pene inumane e degradanti, emerita istituzione di vigilanza in un’Europa niente affatto immune da violazioni dei diritti umani; l’intervista è a Mauro Palma, in diciottesima e diciannovesima.
IL VELENO DELL’IDEALE: nella volontà di forzare la realtà e la stessa natura umana, di piegarle con la coercizione, il tutto a fin di bene, sta forse la ragione della tragedia del comunismo, a cui tanti hanno creduto ciecamente senza, al fondo, capire nulla; a raccontare è Emilio Rosini;in ventesima e ventunesima.
L’ESTATE DEL 14 è quella decisiva per tutto il secolo; così pensava Andrea Caffi, che pure era partito volontario; proudhoniano, rivoluzionario russo antibolscevico, esule antifascistain Francia, conobbe il carcere zarista, comunista e nazista, Andrea Caffi ha veramente attraversato tutto il Novecento; isolato, malato, le sue carte disperse... l’intervista, a Marco Bresciani, è in ventiduesima e ventitreesima.
A COSA SERVE LA PSICOANALISI? In ultima, risponde Massimo Recalcati. In copertina: Roma.