Una Città21 / 1993
Aprile


SARAJEVO E NOI. In un dibattito sulla situazione nella ex Jugoslavia, Daniel Cohn-Bendit, Alex Langer e Adriano Sofri discutono del perché l'Europa non interviene per fermare il massacro e del perché Sarajevo non è affatto lontana dal resto dell'Europa. In seconda e in terza.
In "inferno alle porte di casa", Toni Capuozzo ci racconta di quando è uscito da Sarajevo con un bimbo di undici mesi, che, nello scoppio di una granata, aveva perso la madre e una gamba. E di questa città multiculturale, un tempo bellissima, oggi agonizzante per un assedio senza precedenti nella storia dell'ultimo mezzo secolo. In quarta e quinta.
\r "E' questa l'Europa?" sono le amare considerazioni di Mimmo Pinto, anche lui di ritorno da una città spettrale. In sesta.
Se intervenire militarmente o no è la domanda che abbiamo rivolto a due pacifisti, molto impegnati nella solidarietà alle popolazioni martoriate della exJugoslavia: Alberto Salvato e Alex Langer. In settima. Dove pubblichiamo anche l'appello lanciato da un gruppo di persone per un digiuno collettivo per testimoniare la propria solidarietà alle vittime e protestare contro l'inerzia dei governi europei.
IL PUNTO è sulla poesia oggi. Gianni D'Elia ci parla dell'intreccio fra vita, realtà e letteratura, della sua esperienza politica e di scrittura, della straordinaria lezione di Pasolini. In ottava e nona.
DI VIAGGI. Libero Casamurata ci racconta la sua disavventura di "trekking al Ruwenzori". E poi lettere da lontano: da Macallé, di Rodolfo Galeotti, dalla Cambogia di Sarah Wilson, dalle Hawai, di Ilaria Baldini. In decima e undicesima.
DI POLITICA. "la triste scienza del disincanto" è l'intervista a Carlo Galli sulla crisi del sistema italiano e sulle idee che la sinistra deve abbandonare. In dodicesima e tredicesima. Insieme agli interventi di Ivan Zattini, di Nico Berti e di Michele Colafato.
PROBLEMI DI CONFINE. In "Quando si usava morire due volte" Francesco Campione ci parla dei cambiamenti radicali che nel tempo hanno subito il "modo di morire" e il culto dei morti. "Un fatto di dignità" è l'intervento di don Sergio Sala. In quattordicesima e quindicesima.
STORIE. Midheta Bazdalic, mussulmana di Banja Luka, da anni in Italia, con i parenti a Tuzla, ci racconta di città dove le feste degli altri erano festa per tutti. In ultima.