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Risultati della ricerca: 183

Una Città 152 / 2008
LASCIAI LA TONACA
Intervista a Terry O’Keeffe di Barbara Bertoncin
Farsi prete nell’Irlanda degli anni 50, le lezioni di Levinàs nel 68 a Parigi, poi l’insegnamento all’università, il Bloody Sunday, l’incontro con Margaret... Intervista a Terry O’Keeffe.

SE QUALCUNO DI QUEI GIOVANI...
Intervista a Sergio Bucchi di Gianni Saporetti
Per Gaetano Salvemini la democrazia è la condizione sine qua non del socialismo, così come il liberalismo lo era stato della democrazia. La grande battaglia, persa, per fare della lotta per il suffragio universale la chiave di volta per unire e riformare l’Italia. La critica radicale della dittatura leninista e della statolatria della sinistra italiana. Il laburismo inglese. Il rapporto, anche problematico, che lo legò per tutta la vita a Giuseppe Mazzini. Intervista a Sergio Bucchi.

Una Città 151 / 2007
IL SENSO DELLA LOTTA
Intervista a Pietro Polito di Enzo Ferrara, Stefania Taranto
Come in Piero Gobetti si intrecciarono liberalismo e idea di rivoluzione. Un marxismo valido nel suo materialismo e nell’idea di storia come storia di lotta di classi. Il grande valore democratico del conflitto e della lotta nella società. Intervista a Pietro Polito.

Una Città 150 / 2007
GLI ARRUSI DI CATANIA
Intervista a Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio di Barbara Bertoncin
La vicenda poco conosciuta degli omosessuali mandati al confino dal regime fascista. Una cultura che disprezzava il femminile, il “passivo”. La difficoltà per un omosessuale di uscire dalla rete di relazioni familiari in cui la discrezione era un valore per tutti. Dopo aver patito il confino nessuno chiese un risarcimento. La tristezza della vecchiaia. Intervista a Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio.

RICORDI DI GUERRA
Intervista a Ester Fano di Barbara Bertoncin
Quella sezione a parte, e quei due linguaggi, quello di fuori e quello in famiglia, e poi i grandi che all’improvviso tacevano, e ancora quel giorno di festa, effimero, e gli spostamenti che iniziano e il babbo che si assenta... Intervista a Ester Fano.

Una Città 148 / 2007
LUNGO LA VIA EMILIA...
Intervista a Dorina Palmieri di Gianni Saporetti
Una famiglia emiliana, socialista per generazioni, fatta di gente dura, cresciuta nel senso del dovere verso la famiglia e la politica. La scelta naturale della resistenza. Le figure straordinarie della bisnonna e della nonna. Intervista a Dorina Palmieri

IL GRANDISSIMO PRIVILEGIO
Intervista a Chiara Frugoni di Gianni Saporetti
La caparbietà di Chiara , la “pianticella di Francesco”, a pretendere per sé il privilegio della povertà assoluta, per vivere nell’incertezza quotidiana del povero. Lo scontro durissimo con il papato che per le donne prevedeva solo una clausura strettissima e quindi una vita “di rendita”. Chiara più democratica e fiduciosa di Francesco, che, invece il grande successo ottenuto rese disperato. Intervista a Chiara Frugoni.

Una Città 147 / 2007
QUEL POZZO USURPATO...
Intervista a Michal Gans e Elise Haddad di Lanfranco Di Genio
L’esperienza del kibbutz Lohamei Haghetaot, fondato dai combattenti dei ghetti, che, a partire dalla storia della Shoah, coinvolge oggi gli studenti ebrei, arabi e cristiani di 28 scuole della Galilea in un’esperienza didattica innovativa. L’importanza di saper ascoltare l’altro anche quando dice cose spiacevoli. Una riconciliazione, quella tra Europa e popolo ebraico, ancora incompiuta. Intervista a Michal Gans e Elise Haddad.

LE BRIGATE ROSSE, PIAZZA FONTANA...
Intervista a Sergio Segio di Gianni Saporetti, Barbara Bertoncin
La responsabilità dei brigatisti rossi che non hanno mai chiuso la loro scelta criticandola alla radice, ma anche quella di tanta sinistra che non ha fatto i conti con la propria storia e i miti del 900, gli stessi che hanno spinto tanti giovani, in un periodo di conflittualità sociale estrema, alla scelta della lotta armata. Il rischio che di quel periodo si dimentichi tutto. Il paragone impressionante con l’amnistia del ‘46. Intervista a Sergio Segio.

Una Città 146 / 2007
QUEI PRIMI EBREI RUSSI
Intervista a Georges Bensoussan di Lanfranco Di Genio
L’idea sionista, nata in ambiente laico, fu osteggiata dai religiosi, per i quali era un insulto a Dio. L’impossibilità per un ebreo, pure ateo, di separarsi dalla Torah, il libro della storia del popolo; così per Israele, dove però decide la Corte Suprema, non quella rabbinica. L’ebreo per gli arabi era il dhimmi, il debole, il sottomesso. Non riconoscere uno Stato vuol dire metter nel conto un genocidio. Intervista a George Bensoussan.