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LA FELICITA' PUBBLICA
Intervista a Eugenia Lamedica di Gianni Saporetti
Per Hannah Arendt il 68 americano fu un grande movimento democratico di riappropriazione dello spazio pubblico, dove ci si ritrova a discutere e dove le minoranze possono praticare la disobbedienza civile, lo stesso spazio che aveva caratterizzato i primi soviet e, anche, la res pubblica romana; la deriva marxista e terzomondista, che portò i giovani verso Mao e Guevara, piuttosto che verso Jefferson, come lei sperava. Intervista a Eugenia Lamedica.
Una Città 249 / 2018
A TUTTO IL MONDO LIBERO
Intervista a Guido Crainz di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Il 1968 degli studenti polacchi, cecoslovacchi, iugoslavi, un anno che ha segnato la storia dell’Europa, gettando il seme della caduta dei regimi comunisti; la mancata comprensione da parte dei giovani che nell’Europa occidentale davano vita a movimenti antiautoritari, contro la guerra del Vietnam, contro il capitalismo, ma che giudicavano arretrate le lotte per una democrazia che loro disprezzavano; il sacrificio di Jan Palach, esaltato solo dalla destra. Intervista a Guido Crainz.
Una Città 247 / 2018
CONOSCENZA ED ETICA
Intervista a Tommaso Speccher di Simone Belci
Le tre fasi della memoria tedesca, quella della rimozione con Adenauer, dell’assunzione della colpa con Brandt e quella di un lavoro cognitivo-commemorativo sistematico con la caduta del muro e l’accesso agli archivi dell’Est; la radicalità quantitativa tedesca in rapporto all’Italia che tuttavia non giustifica la rimozione della memoria precisa, concreta, delle colpe; coi ragazzi un’identità da ricostruire con l’altro attraverso il fallimento di quella nazionale. Intervista a Tommaso Speccher.
QUELL'UNIVERSITA' IN ESILIO
Intervista a Alexander Stille di Barbara Bertoncin
L’epica vicenda dei Kamenetzki, famiglia di commercianti ebrei russi che nel 1917 lasciano il paese e trovano rifugio prima in Lettonia e poi in Italia, a Napoli, da dove, in seguito alle leggi razziali, devono nuovamente partire alla volta degli Stati Uniti; quel nome “Ugo Stille”, usato da Giaime Pintor e poi adottato dall’amico fraterno Micha Kamenetzki; la rete degli esuli ebrei e antifascisti negli Stati Uniti e la figura luminosa di Miriam Chiaromonte. Intervista ad Alexander Stille.
Una Città 245 / 2017
IL DOVERE DEL LAVORO
Intervista a Mariuccia Salvati di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Settant’anni fa entrava in vigore la Costituzione: l’innovativa concezione di “persona” che, riunendo in un unico soggetto i diritti civili e di libertà con quelli sociali, sanò la ferita prodotta dal fascismo che aveva promosso i diritti sociali, calpestando però tutti gli altri; le lunghe discussioni su un diritto, quello al lavoro, che non va inteso in senso assistenziale, ma al contrario come dovere di partecipazione solidale alla costruzione della società. Intervista a Mariuccia Salvati.
Una Città 244 / 2017
SI', QUESTO E' STATO
Intervista a Beate NIemann di Simone Belci
Gli anni del dopoguerra in Germania e un padre creduto morto che improvvisamente si scopre essere detenuto nella Ddr; le tante “prove” della sua innocenza e dell'ingiustizia da lui subita e poi i primi sospetti che le cose non stiano come si è sempre raccontato; la tenace ricerca negli archivi da cui emergono responsabilità sempre più terribili e la ferma volontà, anche al costo di “infangare l’onore della famiglia”, di andare fino in fondo. Intervista a Beate Niemann.
Una Città 234 / 2016
NELL'ESTATE DEL '44...
Intervista a Nunzia Augeri di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Alcune zone liberate dall’occupazione nazi-fascista sperimentarono forme di autogoverno molto avanzate: la Carnia diede il voto alle donne e adottò un sistema fiscale progressivo, nell’Ossola si progettò perfino una scuola media modernissima, a Montefiorino si introdusse l’assistenza medica gratuita; l’incredibile vicenda di un paesino della Basilicata dove dei contadini analfabeti fondarono la Repubblica antifascista di Maschito. Intervista a Nunzia Augeri.
Una Città 233 / 2016
NON COMINCIARE, SAGGEZZA SUPREMA
Intervista a Gianni Sofri di Barbara Bertoncin
Quando Gandhi scrisse a Tolstoj, che lui riconosceva come un maestro insieme a Thoreau, Ruskin e Raychandbhai, un gioielliere giainista di Bombay; la domanda se Gandhi sia diventato indiano a Londra; i tantissimi libri che lesse in carcere e di cui pubblicava l’elenco; la sua idea della non-violenza e il suo pragmatismo politico; la complessità spesso non raccontata dell’India, dove, pur nella venerazione di Gandhi, governano i discendenti di chi lo uccise. Intervista a Gianni Sofri.
Una Città 232 / 2016
I GIGANTI DELL'ACQUA
Intervista a Donato Cioli di Barbara Bertoncin
Gli acquedotti, l’opera che forse meglio rappresenta la grandezza della civiltà romana, sono in pericolo; il grande valore estetico, tecnologico e perfino letterario di questi manufatti, di cui nelle campagne romane è ancora possibile visitare i resti sopra terra e, per gli appassionati, inoltrarsi nella parte sottoterra, che ne costituisce l’80%; la figura di Frontino, il curator aquarum, funzionario romano competente, appassionato e onesto. Intervista a Donato Cioli.
Una Città 230 / 2016
DAVANTI ALL'AMICO...
Intervista a Caterina Nanni di Carlo Bazzoli, Franco Bazzoli, Domenico Morelli, Gianni Saporetti
L’amicizia con Leandro Arpinati e quella fraterna con Tonino Spazzoli; l’anno di confino a Lanusei, la vita a Malacappa dove c’erano rifugiati Antifascisti e anche ufficiali tedeschi meno pericolosi dei repubblichini; il giorno che arrivarono gli altri, poi il ritorno al paese... Intervista a Kati Nanni.