Una Città n° 244 / 2017
La più bella stazione d’Italia. Questo avrebbe dovuto essere la stazione dell’alta velocità di Napoli Afragola. Progettata da Zaha Hadid, presentata ufficialmente il 4 novembre 2003 (con i lavori subito interrotti a causa del ritrovamento di un villaggio miceneo), è stata inaugurata il 6 giugno 2017.
Al viaggiatore poco uso a questa tratta, può suscitare una certa inquietudine accorgersi di essere l’unico passeggero del treno a scendere in questa stazione per poi ritrovarsi completamente solo al binario in mezzo a quest’opera monumentale incompiuta. Pensata per servire le province a Nord di Napoli e i territori di Caserta, Avellino e Benevento, garantendo collegamenti diretti verso Roma e, attraverso la cosiddetta bretella Nord/Sud, verso Salerno e Reggio Calabria, oggi Napoli Afragola è di fatto una stazione irraggiungibile: il collegamento con la metropolitana regionale non è mai stato realizzato e chi orbita sul capoluogo campano continua a preferire la stazione di Napoli centrale. Dove almeno i bar non mancano. Già, perché dopo poche settimane dall’inaugurazione, tutti gli esercizi commerciali di Napoli Afragola sono stati chiusi. I magistrati sospettano che nelle fondamenta del parcheggio siano stati occultati rifiuti tossici. Forse mancavano addirittura le autorizzazioni a costruire. Poliziotti e personale addetto alle pulizie devono essere ormai abituati allo sguardo smarrito del viaggiatore impreparato: “Signorina, è tutto sequestrato”. “Ci sono dei bar al piano superiore?”. “No, ma può trovare un distributore d’acqua”.
(Però la vista del Vesuvio nello squarcio geometrico che si apre mentre si salgono le scale mobili è bellissima)
Napoli Afragola
Barbara Bertoncin - Napoli AfragolaLa più bella stazione d’Italia. Questo avrebbe dovuto essere la stazione dell’alta velocità di Napoli Afragola. Progettata da Zaha Hadid, presentata ufficialmente il 4 novembre 2003 (con i lavori subito interrotti a causa del ritrovamento di un villaggio miceneo), è stata inaugurata il 6 giugno 2017.
Al viaggiatore poco uso a questa tratta, può suscitare una certa inquietudine accorgersi di essere l’unico passeggero del treno a scendere in questa stazione per poi ritrovarsi completamente solo al binario in mezzo a quest’opera monumentale incompiuta. Pensata per servire le province a Nord di Napoli e i territori di Caserta, Avellino e Benevento, garantendo collegamenti diretti verso Roma e, attraverso la cosiddetta bretella Nord/Sud, verso Salerno e Reggio Calabria, oggi Napoli Afragola è di fatto una stazione irraggiungibile: il collegamento con la metropolitana regionale non è mai stato realizzato e chi orbita sul capoluogo campano continua a preferire la stazione di Napoli centrale. Dove almeno i bar non mancano. Già, perché dopo poche settimane dall’inaugurazione, tutti gli esercizi commerciali di Napoli Afragola sono stati chiusi. I magistrati sospettano che nelle fondamenta del parcheggio siano stati occultati rifiuti tossici. Forse mancavano addirittura le autorizzazioni a costruire. Poliziotti e personale addetto alle pulizie devono essere ormai abituati allo sguardo smarrito del viaggiatore impreparato: “Signorina, è tutto sequestrato”. “Ci sono dei bar al piano superiore?”. “No, ma può trovare un distributore d’acqua”.
(Però la vista del Vesuvio nello squarcio geometrico che si apre mentre si salgono le scale mobili è bellissima)