di politica e altro

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Una Città 182 / 2011
FEMMINISTA NON SI PUO' DIRE
Intervista a Lea Melandri di Barbara Bertoncin
Un dibattito, quello sul 13 febbraio, che non a caso ha rimesso assieme le femministe storiche, perché i temi erano quelli di allora: il corpo, la sessualita...; l’ambivalente dimensione della cura, un potere sostitutivo usato dalle donne in mancanza d’altro; l’assenza, nel femminismo, della parola amore. Intervista a Lea Melandri.

LA POMPA DELLA PARROCCHIA
Intervista a Colin Ward di Luca Mosso e Alberto Saibene
L’idea dell’inevitabilità della storia che Herzen considerava una gran bugia e la grande idea di Kropotkin sull’innato istinto umano alla cooperazione; la piccola impresa e la cooperativa contro il gigantismo fordista e marxista; il problema della casa, affrontabile “in modo anarchico”, autogestionario e l’esperienza dell’amico Turner nelle baraccopoli latino-americane; l’esempio dei tradizionali tribunali dell’acqua spagnoli; gli amici italiani, fra cui Carlo Doglio. Intervista a Colin Ward.

I VECCHI CODICI E LA VERA VITA
Intervista a Olivier Roy di Francesca Barca
La rivolta dei giovani dei paesi arabi, frutto della rivoluzione demografica degli anni 90, ha fatto crollare due stereotipi occidentali: l’incompatibilità di Islam e democrazia e l’idea che ogni musulmano abbia in testa solo il Corano e la Palestina; il gap fra usi, costumi e vita quotidiana e diritto. Intervista a Olivier Roy.

IL FATTORE SCATENANTE
Intervista a Lawrence Davidson di Barbara Bertoncin
La difficoltà a capire “perché proprio ora”, che cosa cioè abbia fatto esplodere un malessere che durava da molto; il ruolo fondamentale di Obama nell’evitare una piega antiamericanista, che pure resta presente come pericolo; le preoccupazioni di Israele e il modello Turchia; la sorpresa della Libia. Intervista a Lawrence Davidson.

QUANDO L'INDAGATO...
Intervista a Francesco Cardona Albini di Barbara Bertoncin
Il disagio per un magistrato di dover indagare e accusare un appartenente alle forze dell’ordine; un codice Rocco, tuttora in vigore, che condannava la devastazione molto più aspramente delle lesioni volontarie; un lavoro fatto in solitudine, per far luce su cosa successe alla Diaz. Intervista a Francesco Cardona Albini.

Una Città 181 / 2011
LO SPECCHIO DEL PAESE
Intervista a Roberto Convenevole di Barbara Bertoncin
Imposta nata in Francia negli anni 50 e oggi diffusa in 140 Stati, l’Iva, nel nostro paese resta un elemento di debolezza anziché di forza; i crediti Iva illegittimi e il paradosso di uno scontrino che non è affatto fiscale; il videogames dei commercialisti sugli studi di settore chiamato “Gerico”. Intervista a Roberto Convenevole.

Una Città 180 / 2011
LA PICCOLA TRASFORMAZIONE
Intervista a Aldo Bonomi di Gianni Saporetti
Comunità e territorio, due termini ineludibili per capire i grandi processi rispetto ai flussi, al cambiamento, alla globalizzazione; le risposte rancorose e la possibile alleanza fra la comunità di cura e la comunità operosa; accettare la sfida del locale riscoprendo mutualismo e comunitarismo libertario. Intervista ad Aldo Bonomi.

Una Città 179 / 2010
LA PAROLA "ECOLOGIA"
Intervista a Marco Boato di Massimo Tesei e Luciano Coluccia
Nella turbolenza persistente, iniziata col crollo del muro di Berlino, e alimentata poi dalla globalizzazione e dalla crisi economica, in tutta Europa vanno in crisi le socialdemocrazie e, salvo che in Italia, avanzano gli ecologisti; l’errore fatale dei Verdi italiani di associarsi alla sinistra neo o post-comunista. Intervista a Marco Boato.

Una Città 178 / 2010
IL RIPARATORE
Intervista a Guido Viale di Massimo Tesei
Il ricorso al nuovo potrebbe essere solo una parentesi nella storia dell’umanità; le nostre vite, anche se non ce ne rendiamo conto, sono piene di “riuso”, a partire dalla nostra casa; invertire una cultura che stigmatizza chi ricorre all’usato, riabilitando il valore, anche economico, della manutenzione; intervista a Guido Viale.

SE UN FIUME SI CHIAMA DRAGONE
Intervista a Giuseppina Melchiorre di Gianni Saporetti
La gestione del rischio significa innanzitutto fare in modo che, quando si verifica il disastro, si debbano prendere il minimo delle decisioni; il dibattito sulla prevedibilità e l’importanza di creare una “protezione civile dal basso” perché l’improvvisazione è sempre deleteria; il caso de L’Aquila; intervista a Giuseppina Melchiorre.