Tutte le interviste
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VIOLENZA IN LIBERTA’
Intervista a Gabriele Ranzato di Gianni Saporetti
Il perché del rifiuto, da parte di tanti protagonisti, della definizione di guerra civile e l’abuso che se ne può fare in caso di persecuzioni e genocidi. Quel di più di violenza di cui si ha imbarazzo. La guerra totale che mutua la crudeltà e l’assenza di regole della guerra civile, i racconti di atrocità false. La zona grigia. Intervista a Gabriele Ranzato.
Una Città 46 / 1995
LO SPAZIO MEDITERRANEO
Intervista a Muhamad Arkoun di Marco Bellini
Lo spazio mediterraneo, in cui nascono fra conflitti le tre grandi religioni e il pensiero greco e romano, deve essere ripensato storicamente, abbandonando ogni pretesa egemonica di un pensiero sull’altro. La stessa modernità, nata per combattere le esclusioni, nel momento in cui si assolutizza esclude. Perché è assurdo e sommamente ingiusto escludere il Nordafrica e il Vicino Oriente dall’Europa. La necessità di sostenere una rinascita islamica che ritrovi tutte le sue tradizioni di scambio culturale. Intervista a Muhamad Arkoun.
Una Città 45 / 1995
LA TERZA ONDATA
Intervista a André Glucksmann di Marco Bellini
Dalla ex-Jugoslavia all'Algeria un nuovo fascismo, dopo quello nero e quello rosso, sta minacciando il mondo, quello fondamentalistico o nazionalistico. Le bandiere sono diverse, ma il terrorismo totalitario è lo stesso. Le guerre sono ormai contro i civili. La necessità di ascoltare la voce delle vittime e il concetto di "difesa santa". Perché è giusto impedire ai fascisti di vincere le elezioni. Intervista a André Glucksmann.
LA CORSIA DEI SERVI
Intervista a padre Camillo de Piaz di Gianni Saporetti
La Resistenza come necessità e l’8 settembre come grande occasione di riscatto di un popolo. Lì per i due serviti amici maturò la visione anticorporativa della Chiesa. La fondazione con Eugenio Curiel del Fronte della Gioventù, esperienza nuova di incontro fra cattolici e laici. Il periodo dell’immediato dopoguerra, con la predicazione in Duomo, l’amicizia fraterna con Vittorini, quella preziosa con Felice Balbo. La figura di padre Turoldo, fra libertà e fedeltà alla Chiesa. Un nuovo futuro per i conventi, luoghi di incontro come lo furono alle origini. Come il tema dell’ambiente interroga una fede come quella cristiana, chiamata a operare nella storia. Intervista a padre Camillo de Piaz.
Una Città 44 / 1995
LA SPAGNA E LA SIBERIA
Intervista a Franco Melandri di Rosanna Ambrogetti
Una pagine nera del ’36 fu sicuramente la fucilazione di omosessuali da parte degli anarchici. L’omosessuale accomunato al capitalista, entrambi "contronatura", entrambi nemici di una natura basata sul "mutuo appoggio" di Kropotkin, il grande anarchico russo che, da osservazioni naturalistiche fatte in Siberia, aveva tratto la convinzione che l’idea darwiniana della competizione fosse sbagliata. Intervista a Franco Melandri.
Una Città 43 / 1995
LE TRE BANDIERE DEGLI INDIANI
Intervista a Flavia e Sandra Busatta di Franco Melandri
Il mito dell’uomo di frontiera spiega perché l’estrema destra americana sarà sempre contro lo stato e mai, quindi, fascista. Il paradosso dei discendenti di odiatori di indiani che si ispirano al mito dell’indiano guerriero e quello di indiani, spesso di destra, che sognano di fare il soldato degli Stati Uniti. Perché mentre i giovani bianchi fuggivano in Canada gli indiani canadesi entravano per arruolarsi volontari per il Vietnam. La competizione del maschio indiano con le donne, più istruite. Intervista a Flavia e Sandra Busatta.
Una Città 42 / 1995
IL SOGNO DEL SINDACATO
Intervista a Maurizio Antonioli di Franco Melandri
Il sindacalismo rivoluzionario, basato sull’azione diretta e sullo sciopero generale e finalizzato al superamento delle divisioni ideologiche, non superò la prova della grande guerra. A differenza dei francesi, tanti interventisti italiani formarono l’ala movimentista del fascismo. Fra anarcosindacalismo, modello sovietico e un riformismo ormai statalista fu inevitabile il ritorno ai partiti e alle loro divisioni. La lezione, che resta, di un sindacalismo che comprenda anche gli esclusi. Intervista a Maurizio Antonioli.
IL MALE DELL’INNOCENZA
Intervista a Augusto Illuminati di Marco Bellini, Franco Melandri
Per Hannah Arendt l’innocenza, virtù in ambito privato, è grave manchevolezza in ambito pubblico, perché significa non interessarsi di politica, non assumersi responsabilità, subire passivamente e aprire così la strada ai pericoli totalitari. La tragedia del popolo ebraico che protestava la propria innocenza. Nella burocratizzazione e banalizzazione il male radicale dei nostri tempi. I diritti umani astratti, naturali, anticamera di ogni sopruso. L’importanza dei diritti di cittadinanza. Intervista a Augusto Illuminati.
Una Città 41 / 1995
IL VICINO, IL LONTANISSIMO
Intervista a Anna Bravo di Gianni Saporetti
La resistenza civile non armata, grazie al primato dell’immagine dell’uomo in armi, non fu neanche studiata e lasciata in appalto ai cattolici, ma attraversò tutti gli schieramenti e coinvolse tanti cittadini. In particolare quella delle donne, a partire dal reticolo familiare e di vicinato, fu disconosciuta nello stereotipo della madre tutta sentimento. Un’etica della responsabilità che parte da un pensiero che sa scegliere, analizzare i costi-benefici della violenza, vedere l’individuo e non solo lo schieramento. Intervista a Anna Bravo.
Una Città 40 / 1995
A OGNUNO LA SUA BANCA
Intervista a Pietro Adamo di Franco Melandri
Mentre in Europa si discuteva su come le élites potevano guidare gli oppressi alla conquista del potere, gli anarchici americani discutevano di antitrust, di voto alle donne, di diritti e poteri dei consumatori, di difesa della proprietà individuale, di copyright. L’odio per uno stato liberticida e il principio della sovranità dell’individuo non sono affatto patrimonio esclusivo del liberalismo. Intervista a Pietro Adamo.