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Una Città 264/2020
QUEI VAGONI
Intervista a Marco Vigevani
Un binario sotterraneo, sotto la Centrale di Milano, destinato ai treni merci, di cui nessuno conosceva l’esistenza; da lì partirono gli ebrei italiani con destinazione Auschwitz; un museo nato con poche risorse, ma la cui forza sta nell’essere un posto “vero”, dove le cose sono successe; il legame fra razzismo e antisemitismo: se cresce uno inevitabilmente crescerà anche l’altro; l’impegno ad allargare la “categoria dei giusti”. Intervista a Marco Vigevani.

Una Città 264/2020
SEI BAMBINI
Intervista a Philippe de Pierpont di Bettina Foa
Le storie, incredibili, di Assouman, Etu, Innocent, Jean-Marie, Philibert e Zorito, sei bambini di strada di Bujumbura, in Burundi, che grazie all’incontro con un regista un po’ speciale, hanno smesso di essere e sentirsi invisibili; la povertà, la guerra, le ingiustizie, ma anche la forza e la tenacia che spingono ogni volta a ricominciare, a riprovarci; una riflessione su cosa significa essere nati du mauvais coté, dalla parte sbagliata. Intervista a Philippe de Pierpont.

Una Città 264/2020
COMUNITA' ENERGETICHE
Intervista a Michele Calì di Alessandro Cavalli
Nella sola Europa, da nord a sud, esistono ormai migliaia di “comunità energetiche locali”, associazioni tra persone ed enti che si organizzano per approvvigionarsi, e quando possibile produrre e scambiare energia elettrica, ma anche calore, acqua, ecc. Il problema della legge italiana, che ad oggi vieta l’autoproduzione per i propri consumi. Il ruolo della conoscenza e delle nuove tecnologie ma, ancor prima, di una cultura cooperativa. Intervista a Michele Calì.

Una Città 264/2020
A ME E' CAPITATO QUESTO
Intervista a Romina Scaloni di Paolo Via
L’incontro con un uomo di cui ci si innamora e con cui per un breve periodo si crede di vivere i mesi più belli della propria vita, ma tra le dolci parole e i gesti teneri c’è anche il virus dell’Hiv; la legge della privacy che in casi come questo non è giusta. Intervista a Romina Scaloni.

Una Città 264/2020
LA META' CHE MANCA
Intervista a Andrew Arato di Barbara Bertoncin
Il populismo, categoria molto problematica, vede tra i suoi tratti distintivi l’appello al “vero” popolo e il binomio amico/nemico, ma anche una sorta di “debolezza” intrinseca che lo costringe a parassitare altre ideologie, in primis quella nazionalista; il suo potenziale anti-democratico e i casi di Ungheria, Russia e Turchia; l’idea, insidiosa, che il populismo di destra si possa sconfiggere solo con il populismo di sinistra. Intervista ad Andrew Arato.

Una Città 263/2020
QUEL COMIZIO AL VIGORELLI
Intervista a Bruno Manghi di Gianni Saporetti
Durante la grande industrializzazione, negli anni Sessanta, quando si forma una generazione di giovani e combattivi sindacalisti, che pensano che il sindacato debba stare in fabbrica, che la contrattazione aziendale sia decisiva, che i sindacalisti non debbano fare i deputati, che l’unità sindacale sia necessaria, Pierre Carniti è uno dei loro leader; quello spirito missionario che si accompagnava al rispetto del sapere e della sua autonomia. Intervista a Bruno Manghi.

Una Città 263/2020
"SEI TRISTE PAPA?'" "SONO SOLO"
Intervista a Catherine Camus di Cesare Panizza, Leslie Hernandez, Antonio Becchi, Barbara Bertoncin
Albert Camus che riesce a essere letto anche dalla gente semplice in tutte le parti del mondo, ma il cui pensiero continua a essere malvisto dall’accademia e dalla politica; la possibilità per ognuno di fare, di essere libero, ma nella propria misura; un pensiero antitotalitario che costrinse Camus a una solitudine dolorosa; la grande figura della madre, lo zio sordomuto, l’Algeria amatissima e la malattia che lo colpì da ragazzo. Intervista a Catherine Camus.

Una Città 263/2020
LA MERITOCRAZIA
Intervista a Mauro Boarelli di Iacopo Gardelli
Meritocrazia, una parola nata negativa, distopica, che via via ha preso un’accezione opposta; l’ideologia del merito naturalizza la diseguaglianza, la spoglia della sua dimensione sociale, riconduce tutto all’azione degli individui; non bisogna identificare la scuola pubblica con quella statale che può essere assai classista; l’impoverimento a cui andrà incontro la scuola dei test valutativi; combinare uguaglianza e diversità è la strada maestra. Intervista a Mauro Boarelli.

Una Città 263/2020
QUANTA FLESSIBILITA,' QUANTA SICUREZZA
Intervista a Bruno Anastasia di Barbara Bertoncin
L’occupazione è tornata quella del 2008, come numero di lavoratori, ma non per numero di ore, a causa dell’aumento del part-time; il problema del pil che non cresce e della popolazione lavorativa che cala; la flexicurity, che non ha alternative, ma sulla quale bisogna discutere per trovare i giusti compromessi tra flessibilità e sicurezza sociale; ha senso parlare di tutele per il lavoro autonomo? Le difficoltà, a volte, anche a fallire. Intervista a Bruno Anastasia.

Una Città 262/2019
IL VICINO, IL LONTANISSIMO
Intervista a Anna Bravo di Gianni Saporetti
La resistenza civile non armata, grazie al primato dell’immagine dell’uomo in armi, non fu neanche studiata e lasciata in appalto ai cattolici, ma attraversò tutti gli schieramenti e coinvolse tanti cittadini. In particolare quella delle donne, a partire dal reticolo familiare e di vicinato, fu disconosciuta nello stereotipo della madre tutta sentimento. Un’etica della responsabilità che parte da un pensiero che sa scegliere, analizzare i costi-benefici della violenza, vedere l’individuo e non solo lo schieramento. Intervista a Anna Bravo.