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Una Città 263/2020
"SEI TRISTE PAPA?'" "SONO SOLO"
Intervista a Catherine Camus di Cesare Panizza, Leslie Hernandez, Antonio Becchi, Barbara Bertoncin
Albert Camus che riesce a essere letto anche dalla gente semplice in tutte le parti del mondo, ma il cui pensiero continua a essere malvisto dall’accademia e dalla politica; la possibilità per ognuno di fare, di essere libero, ma nella propria misura; un pensiero antitotalitario che costrinse Camus a una solitudine dolorosa; la grande figura della madre, lo zio sordomuto, l’Algeria amatissima e la malattia che lo colpì da ragazzo. Intervista a Catherine Camus.

Una Città 263/2020
LA MERITOCRAZIA
Intervista a Mauro Boarelli di Iacopo Gardelli
Meritocrazia, una parola nata negativa, distopica, che via via ha preso un’accezione opposta; l’ideologia del merito naturalizza la diseguaglianza, la spoglia della sua dimensione sociale, riconduce tutto all’azione degli individui; non bisogna identificare la scuola pubblica con quella statale che può essere assai classista; l’impoverimento a cui andrà incontro la scuola dei test valutativi; combinare uguaglianza e diversità è la strada maestra. Intervista a Mauro Boarelli.

Una Città 263/2020
QUANTA FLESSIBILITA,' QUANTA SICUREZZA
Intervista a Bruno Anastasia di Barbara Bertoncin
L’occupazione è tornata quella del 2008, come numero di lavoratori, ma non per numero di ore, a causa dell’aumento del part-time; il problema del pil che non cresce e della popolazione lavorativa che cala; la flexicurity, che non ha alternative, ma sulla quale bisogna discutere per trovare i giusti compromessi tra flessibilità e sicurezza sociale; ha senso parlare di tutele per il lavoro autonomo? Le difficoltà, a volte, anche a fallire. Intervista a Bruno Anastasia.

Una Città 262/2019
IL VICINO, IL LONTANISSIMO
Intervista a Anna Bravo di Gianni Saporetti
La resistenza civile non armata, grazie al primato dell’immagine dell’uomo in armi, non fu neanche studiata e lasciata in appalto ai cattolici, ma attraversò tutti gli schieramenti e coinvolse tanti cittadini. In particolare quella delle donne, a partire dal reticolo familiare e di vicinato, fu disconosciuta nello stereotipo della madre tutta sentimento. Un’etica della responsabilità che parte da un pensiero che sa scegliere, analizzare i costi-benefici della violenza, vedere l’individuo e non solo lo schieramento. Intervista a Anna Bravo.

Una Città 262/2019
LA RICCHEZZA DI BABELE
Intervista a Federico Faloppa di Iacopo Gardelli
L’ecolinguistica, una disciplina che si occupa del rapporto, fra lingua e ambiente circostante, che ha prodotto la diversificazione babelica; la pluralità di lingue che va considerata una ricchezza, così come il bilinguismo o trilinguismo di una persona, il che non significa opporsi alla globalizzazione; il rapporto fra linguaggio e razzismo, il linguaggio d’odio e il modo per contrastarlo e la questione del politicamente corretto. Intervista a Federico Faloppa.

Una Città 262/2019
IL TABU' CADUTO
Intervista a Paolo Calzini di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
La caduta del sistema sovietico, incapace di sostenere il confronto con l’Occidente, invece di essere un’occasione per un nuovo ordine fondato su una convivenza pacifica multipolare, ha scatenato una conflittualità economica, commerciale e soprattutto militare innanzitutto fra Russia e Cina e Stati Uniti e poi in tantissimi teatri regionali; la riapertura della corsa all’arma atomica che avviene nell’indifferenza delle popolazioni. Intervista a Paolo Calzini.

Una Città 262/2019
INFANZIE DI GUERRA
Intervista a Jasminko Halilovic di Ognjen Tomic
Un museo, quello di Sarajevo, per raccontare le storie di chi era bambino durante la guerra, attraverso la raccolta di testimonianze, oggetti, disegni, diari, fotografie, giocattoli, ma anche per fare un’opera di sensibilizzazione sulla percezione dei più giovani nel contesto dei conflitti armati; una risonanza mondiale, straordinaria per un piccolo museo nato da due anni e le difficoltà, invece, in una Bosnia ancora molto lacerata. Intervista a Jasminko Halilovic.

Una Città 262/2019
QUALCOSA DI...
Intervista a Edgar Hauster di Stefano Ignone
Una rete di 550 aderenti, per lo più ebrei, sparsi per tutto il mondo ma accomunati dalla provenienza delle loro famiglie dalla Bucovina; il sito del gruppo raccoglie documenti, fotografie, racconti delle famiglie ebree travolte dalla Shoah; fare migliaia di chilometri e decine di migliaia di foto per tutta l’Europa, fino all’Asia, per la soddisfazione di ricevere lettere di gratitudine da chi ritrova le tracce dei propri nonni e bisnonni. Intervista a Edgar Hauster.

Una Città 262/2019
ACCOMPAGNARE ALLA SCELTA
Intervista a Paola Stradi di Andrea Pase
In una situazione in cui la scuola non può preparare all’orientamento al lavoro e le possibilità lavorative non sono più nette e determinate come un tempo, anche le domande diventano le più varie e l’aiuto all’orientamento più difficile, necessariamente multidisciplinare, volto a creare le condizioni, anche psicologiche, di una scelta; la grave mancanza di una rete che tenga insieme tutti i soggetti interessati alla formazione professionale. Intervista a Paola Stradi.

Una Città 262/2019
TRE DONNE
Intervista a Maria Minuca di Paola Sabbatani
La madre rimasta sola a lavorare in campagna dopo un matrimonio combinato, il lavoro in una fabbrica del cuoio che rende invalidi, una figlia che è stata ed è la sua ragione di vita, e la decisione di venire in Italia per fare la badante e un’altra vita. Intervista a Maria Minuca.