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Una Città 40/1995FARE BELLA UNA PIAZZA
Intervista a Don Cosimo Scordato di Giorgio Calderoni, Massimo Tesei
Un volontariato che riesca a portare le istituzioni dove non ci sono mai state. La lotta alla dispersione scolastica è lotta antimafia. Il degrado urbanistico, il richiamo della delinquenza, ma anche le grandi energie dei giovani. Riuscire a stare nei luoghi, a mettersi nei panni di ragazzi scippatori divenuti ormai spietati. Intervista a don Cosimo Scordato.
Una Città 40/1995
AL FONDO DEL FIUME
Intervista a Giovanni Damiani di Marco Bellini
Ad attestare la qualità dell’acqua non sono tanto le analisi chimiche finalizzate all’uso, quanto le forme di vita del fondo del fiume.
La straordinaria capacità autodepurativa dei fiumi compromessa dalle manomissioni ed emulata malamente dai depuratori, brutte copie costosissime. Le alternative ci sono. Intervista a Giovanni Damiani.
Una Città 40/1995
GIACCHE BLU E MOTORINI
Intervista a Giovanni Da Ponte di Marco Bellini, Paolo Bertozzi
Spirito di gruppo, autonomia personale, meritocrazia. Il fastidio del dover vestire tutti uguali e il rischio di omologazione. La fiducia in un Berlusconi che ricorda tutti, è attento ai problemi, anche personali, di tutti. L’improvviso impegno politico di chi non sapeva cos’è una costituzione e l’attacco repressivo della magistratura che ha unito i dipendenti nonché i clienti reali e potenziali. Spot e poli televisivi. intervista a Giovanni Da Ponte.
Una Città 40/1995
IL DONO DELLE LACRIME
Intervista a Sergio Givone di Franco Melandri, Gianni Saporetti
Il male è un ineluttabile, necessario destino naturale che va solo riconosciuto, oppure è scelta, è colpa, è qualcosa che potrebbe non essere? La questione fondamentale della libertà originaria, finora mai pensata da una metafisica che faceva coincidere il male con il nulla. L’unicità di Auschwitz è forse quella volontà del male per il male. La solidarietà nella colpa, l’espiazione che apre all’altro e al mondo. La risposta più difficile: quella al dolore del bambino e dell’idiota, al dolore dell’innocente. Intervista a Sergio Givone.
Una Città 39/1995
SCORCIATOIE PER IL BARATRO
Intervista a Marco Boato di Gianni Saporetti, Massimo Tesei
Il 29 aprile del 93, una data che resterà nella storia del paese, quando il "partito del crollo" trainato dal giustizialismo di Lega e Rete tende una trappola al governo Ciampi. Ogni ipotesi di transizione graduale, per riscrivere le regole e dare tempo alle forze politiche di cambiare, viene travolta dalla fretta di vincere che si impossessa di una sinistra che di lì a poco sarà travolta. Una pagina di storia da meditare. Intervista a Marco Boato.
Una Città 39/1995
RIVEDERE IL PAVIMENTO
Intervista a Claudio Risso, Silvano Faroppa, Chiara Cane di Marco Bellini
Una delle fabbriche più moderne del mondo sommersa da fango, da sabbia, da detriti di ogni genere che in 25 giorni riprende la produzione. Un miracolo dell’abnegazione e cooperazione di migliaia di dipendenti e dirigenti, rimasto sconosciuto anche per la riservatezza della gente delle Langhe. Intervista a Claudio Risso, Silvano Faroppa, Chiara Cane.
Una Città 39/1995
COS’HAI?
Intervista a studente napoletano di Carla Melazzini
Quando si vede che l’altro è malintenzionato e per paura purtroppo si passa alle mani. Il segnale di una frase detta in dialetto. L’ignoranza che ti isola e ti spinge a rispettare chi per paura è rispettato. Cosa significa abitare in un quartiere che è tutto il mondo. L’importanza della scuola per intravedere un’altra strada e l’incontro con una professoressa che ti fa vergognare volendoti bene. Intervista a un giovane studente napoletano.
Una Città 39/1995
IL VERTICE DELLA POVERTA’
Intervista a Sabina Siniscalchi di Gianni Saporetti
Il reddito del ricco sessanta volte quello del povero, più di un miliardo di persone con meno di un dollaro al giorno. Sono i risultati del liberismo economico. Se ne parlerà al vertice Onu di Copenaghen. Intervista a Sabina Siniscalchi.
Una Città 39/1995
USARE IL DOLORE
Intervista a Ulla Barzaghi di Gianni Saporetti
Una malattia tradita dalla borghesia e dalla cultura. Il rischio terribile di creare ghetti per moribondi. Le devastazioni prodotte nelle famiglie e nell’opera di prevenzione dall’immagine dell’ammalato di Aids come poveretto, come appestato. La paura della paura degli altri e l’isolamento in cui vivono ammalati e famiglie. La figura della "madre addolorata" che è quella che solo interessa alla tv. L’errore di considerare cattivo chi chiede se è pericoloso stare in ascensore con un ammalato. Il rischio di un volontariato gigantesco che perda di vista il piccolo territorio e la rete di amicizie per trasformarsi in baracconi autoreferenziali che riproducono inefficienza e burocrazia tipiche dello Stato. L’Aids era una grande occasione civile che stiamo perdendo. Intervista a Ulla Barzaghi.
Una Città 39/1995
IMMAGINI AL TATTO
Intervista a Fabio Levi di Gianni Saporetti
Nel disegno in rilievo la possibilità, per i ciechi, di avvicinarsi finalmente alle immagini. Il necessario sforzo di astrazione per la perdita di rapporto col volume dell’oggetto compensato da potenzialità che sono pressoché illimitate. Intervista a Fabio Levi.