11 luglio 1995
Lo scorso 11 luglio, a Srebrenica, sono state sepolte cinquanta delle oltre ottomila vittime del massacro avvenuto 27 anni fa nella cittadina un tempo famosa per le sue terme e che oggi, a ulteriore sfregio, si trova all’interno dei confini della Repubblica Serba di Bosnia. Così è stato sancito dagli Accordi di Dayton del 1995. Andranno a unirsi ai corpi delle 6.671 vittime, i cui resti sono stati già identificati e tumulati nel Memoriale di Potocari negli anni passati, raggiungendo così il numero di 6.721. Dieci delle persone sepolte lo scorso luglio a Potocari sono state trovate in una fossa comune aperta lo scorso anno a Dobro Polje, vicino a Kalinovik, a circa 150 chilometri da Srebrenica, la più lontana finora rinvenuta.
L’11 luglio del 1995 le truppe serbo-bosniache di Ratko Mladić entrarono a Srebrenica, cittadina dichiarata “area sicura” e posta sotto la protezione dei caschi blu olandesi. Nei giorni a seguire vennero uccise e occultate in fosse comuni 8.372 persone.
Nel 2007, la Corte internazionale di giustizia ha concordato con la precedente determinazione del Tribunale penale internazionale per l'ex
Jugoslavia (Icty) nel dichiarare questi crimini un genocidio.
Nel corso della commemorazione, il Ministro della Difesa olandese, Kajsa Ollongren, ha riconosciuto le responsabilità dei Paesi Bassi nel non aver fermato il massacro del 1995 e ha presentato scuse ufficiali alle madri di Srebrenica e ai parenti delle vittime.
La Commissione Internazionale per le Persone Scomparse (Icmp) prosegue il proprio lavoro di ricerca e identificazione delle oltre mille persone che ancora mancano all’appello.
Ricordiamo Srebrenica

Una Città n° 285 / 2022 luglio-agosto
Articolo di
RICORDIAMO SREBRENICA
Archivio
UNA FEDE CONCRETA
Una Città n° 312 / 2025 luglio-agosto
Realizzata da Gianni Saporetti
Realizzata da Gianni Saporetti
Benito Fusco è frate servita e sacerdote. Vive a Bologna. L’intervista è stata fatta prima della morte di papa Francesco.
Partiamo dalla tua decisione di farti frate: quando e come è successa?
C’è un fatto stori...
Leggi di più
ONE MORE CUP OF COFFEE...
Una Città n° 312 / 2025 luglio-agosto
Realizzata da Simone Zoppellaro
Realizzata da Simone Zoppellaro
Andrea Oskari Rossini è giornalista della Rai Tgr Veneto e collabora con il programma televisivo “EstOvest”. È stato corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso da Sarajevo, realizzando molti reportage e documentari. È...
Leggi di più
"Ucraina è ucraina!"
Una Città n° 312 / 2025 luglio-agosto
Realizzata da Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Realizzata da Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Anna Zafesova, giornalista, sovietologa, traduttrice e scrittrice, è stata corrispondente da Mosca per il quotidiano “La Stampa”, di cui è tuttora editorialista. Il libro di cui si parla nell’intervista è Russia, l&r...
Leggi di più
NEL GRUPPO PUOI ANCHE PIANGERE
Una Città n° 312 / 2025 luglio-agosto
Realizzata da Barbara Bertoncin
Realizzata da Barbara Bertoncin
Antonella Cornale è presidente dell’Associazione Midori, fondata nel 2015 da genitori e famiglie di persone con disturbi della nutrizione e della alimentazione. Oggi opera principalmente nel territorio di Vicenza e della sua provincia.
...
Leggi di più
NOI NIPOTI...
Una Città n° 312 / 2025 luglio-agosto
Sameeha Hureini, giovane palestinese, è impegnata nel movimento nonviolento Youth Of Sumud (Gioventù della Perseveranza), vive ad At-Tucani nell’area di Masafer Yatta, in Cisgiordania.
Sono una giovane attivista del villaggio di At-...
Leggi di più