Una Città154 / 2008
Marzo


La copertina è dedicata ai bambini e ai ragazzi colpiti dal dolore inutile e senza speranza e a chi, inconsolabile, cerca di farci ricordare ciò che vogliamo, e forse dobbiamo, dimenticare.
VALORI CONTRO DIRITTI. Un’idea assolutistica e autoritaria del bene, dei valori, da calare nella società e da difendere a viva forza si contrappone a quella di un’associazione stretta fra valori e diritti, continuamente verificata, dal basso, dai cittadini: è la sostanza dello scontro che si gioca attorno al concetto di laicità; quando le gerarchie ecclesiastiche chiamano all’obiezione di coscienza intere categorie di lavoratori pubblici, quando giustificano i loro privilegi fiscali adducendo la loro opera di beneficenza verso tutti i cittadini, quando premono perché il potere sul corpo del cittadino malato torni nelle mani del medico, oltre a violare ogni volta, con i loro interventi diretti, il Concordato, dando quindi, in sovrappiù, un brutto esempio di disprezzo delle regole, dimostrano di non tenere in alcun conto i diritti del cittadino; a fronte di tutto ciò sta l’ignavia dei rappresentanti dello Stato italiano, dei politici di destra e di sinistra che sembrano in preda alla più grave forma di sudditanza psicologica. Di laicità ci parla Paolo Dusi, da pag. 2 a pag. 6.
LO SPECCHIO DELLA SOCIETA’. Dei giovani si rischia di farsi un’idea deformata da casi di devianze e disagio che hanno suscitato clamore mediatico o dal consolidarsi di stereotipi come quello dei "bamboccioni” difficili poi da scomporre e decifrare; le quattro soglie dell’età adulta sicuramente si sono spostate avanti nell’età, ma è anche vero che oggi si resta senza genitori dopo i cinquant’anni invece che dopo i trentacinque come solo due generazioni fa; è vero che i giovani soffrono il precariato ma è anche vero che amano il lavoro autonomo; è vero che aspettano a uscire da casa, ma è anche vero che le coppie di fatto stanno aumentando enormemente e spesso fanno figli... Di tutto questo, da pag. 7 a pag. 9, ci parla Alessandro Cavalli.
UNA VITA FORSE. Daniela Fantini, ginecologa, Ileana Alesso, avvocata, ed Eleonora Cirant, della Libera università delle donne di Milano, ci parlano di una legge, la 194, che è molto equilibrata, che pretende delle motivazioni per autorizzare l’aborto, "serie” nelle prime settimane, "gravi” più avanti, ma che comunque tiene al primo posto la donna, la sua vita, la sua salute; l’idea che il ricorso all’aborto possa essere ridotto a zero è un’illusione, perché la prima gravidanza sarà sempre difficile da evitare, in quanto legata all’istinto, alla paura dell’infertilità, a momenti particolari in cui il corpo della donna diventa ricettivo... Da pag. 12 a pag. 15.
LA CITTA’ CHE MUORE. Oltre che per i rischi che si corrono a scavare a due passi da una basilica così importante, il parcheggio che stanno costruendo in piazza S. Ambrogio a Milano è un esempio eclatante di ciò che non si deve fare per far sì che la città non resti soffocata dal traffico delle centinaia di migliaia di auto in entrata tutte le mattine e di quelle dei residenti; i parcheggi a rotazione vanno fatti ai margini delle città, i parcheggi sotterranei in città devono essere riservati ai residenti; una volta fluidificato il traffico dei mezzi pubblici va capillarizzato; non ci vorrebbe molto, forse la volontà di non dar retta troppo a interessi privati ed egoismi miopi; l’intervista, da pag. 16 a pag. 19, è a Jacopo Gardella e Gerolamo Pigni Maccia.
PEDIATRI DI STRADA. Quando Paolo Ferraris Cornaglia, medico pediatra, ha pensato bene di aprire un ambulatorio per dare assistenza ai bimbi degli immigrati clandestini, pensava che mai avrebbe trovato anche un dentista volontario; invece sì. L’ambulatorio oggi, cresciuto grazie all’apporto volontario di tanti medici e dentisti, effettua circa 2000 visite all’anno... Da pag. 20 a pag. 22.
CAMBOGIA 2007, TRACCE DELL'ORRORE. Vincenzo Cottinelli ha visitato i luoghi del ricordo di uno dei genocidi più terribili della storia umana.
LA PALESTINA IMPOSSIBILE. Torniamo a far parlare Jeff Halper, che ormai gira tutto il mondo a dire e predire quello che nessuno sembra voler sentire: è troppo tardi per lo stato palestinese;?adesso che si fa? Veramente si vuole che Israele diventi un nuovo Sudafrica? E’ questo che si vuole per il suo bene? E’ questa la realizzazione del grande sogno della normalità che mosse i giovani sionisti dall’Europa? Da pag. 27 a pag. 30.
I CANTORI DELLE MICRO. Il mondo è pieno di giovani che vanno molto lontano da casa a far servizio civile come caschi bianchi. Sono giovani cosmopoliti, spesso poliglotti, che per un anno stanno lontano da casa a far qualcosa per chi sta peggio. E’ una pratica straordinaria e vien da pensare a quale occasione si sia persa, per cambiare nel profondo il paese, a non raccogliere la proposta di Vittorio Foa e altri, per l’istituzione del servizio civile obbligatorio, una volta che si smetteva quello militare. Peccato. Un’associazione, "antenne di pace”, legata alla Giovanni XXIII, chiede ai suoi ragazzi sul campo di fare interviste. Noi ne pubblicheremo una a numero. Questa, a Hernán Báez Tapia, ci parla dei cantori di strada cileni e del loro sindacato. A pag. 31.
IL MACHISMO INVISIBILE. Il maschilismo è duro a morire; lo si ritrova ancora nei più normali comportamenti quotidiani; l’intervista è a Marina Castañeda, da pag. 32 a pag. 34.
GLI AMICI DEL PADRE sono quelli, anarchici, che affascinarono Danilo Montaldi; le "autobiografie della leggera "e i "militanti politici di base” sono opere che hanno segnato un’intera generazione, dando la massima importanza al racconto autobiografico, all’intervista alla persona comune, alla testimonanza. L’intervista, da pag. 35 a pag. 38, è a Costanza Bertolotti.
IL BUIO OLTRE LA SIEPE. Continuiamo il dibattito sulla politica italiana iniziato nel numero scorso; l’intervento è di Francesco Ciafaloni. A pag. 39.
ON THE ROAD, COI DEMOCRATICI sono gli appunti di viaggio di Valentina Pasquali, giovane italiana, al seguito dei volontari americani democratici che vanno di porta in porta, a convincere a votare per Obama... A pag. 40-41.
RICORDARSI è dedicato a un gruppo di giovani ebrei socialisti ungheresi che in piena occupazione nazista partirono per la Palestina e lì fondarono nel 1947 il kibbutz Haogen, "L’ancora”, dove andarono a stare ebrei provenienti da 30 paesi diversi e molti di loro erano sopravvissuti della Shoà... A pag. 42-43.
APPUNTI DEL MESE. Si parla ancora della Fiera del libro di Torino e delle polemiche sul boicottaggio, di Kenia e delle violenze che l’hanno devastato, della campagna contro l’aborto e la 194, di chi ha paragonato l’aborto ad Auschwitz, del buonismo che ormai ci pervade tutti, per cui tutti sono rispettabili, tutti possono dire tutto e una buona fede non si nega a nessuno; parliamo poi dell’inferno di Gaza che sembra non fare notizia da nessuna parte e di Natasa Kandic, militante serba dei diritti umani, premio Langer 2000 insieme alla sua amica kosovara Vjosa Dobruna, che per essere andata alla cerimonia della dichiarazione di indipendenza del Kosovo, ora in patria è stata minacciata ripetutamente di morte e vive sotto protezione. Da pag. 44 a pag. 47.
LETTERA DALLA CINA, di Ilaria Maria Sala, è a pag. 45.
"La Visita” è dedicata a don Milani, a pag. 47.