redazione Una Città

Almanacco delle buone pratiche di cittadinanza (n. 1)

Ed. Una Città, 2004
418 pagine

Dal maestro di strada napoletano che si ostina a voler recuperare all’obbligo scolastico quel ragazzo che tirò una sedia all’insegnante al volontario cattolico veneto che per trovar casa agli immigrati dal nulla ha tirato su un’impresa sociale enorme; dagli incaricati del comune di Torino che cercano di coinvolgere i cittadini nella scelta del luogo dove localizzare l’inceneritore indesiderato al medico che da vent’anni si batte per le cure palliative e per far uscire l’Italia dagli ultimi posti al mondo per uso sanitario di morfina... E’ l’Italia delle “buone pratiche”, quella che non rivendica solamente, ma che nel quotidiano “già fa”, che nel quartiere, a scuola, sul luogo di lavoro si impegna a risolvere problemi sempre più complessi chiamando alla partecipazione i cittadini. Un’altra Italia, quella che “fa da sé ma non per sé”, che quasi mai viene raccontata dai giornali e dalle televisioni, che non trova udienza, spesso, presso la “grande politica”...

Il buon esempio
I maestri di strada napoletani e la seconda possibilità.

Democrazia e discussione
Come si decide dove mettere un sito indesiderato di pubblica utilità?
La democrazia era indissociabile dalla pratica della discussione. E’ ancora possibile?
Un nuovo mestiere: il facilitatore. Di discussioni, negoziati, conciliazioni.
Il paciere del quartiere San Salvario a Torino.
Cos’è un contratto di quartiere? Quelli di Roma e di Cinisello Balsamo.
Far discutere l’urbanista, l’architetto, il volontario e l’anziano residente: Il progetto periferie di Torino.

La scuola, esperienze e riflessioni
La gita scolastica ai quartieri spagnoli di Napoli di un liceo di Ferrara.
La scuola città Pestalozzi di Firenze fondata da Ernesto Codignola.
Una scuola professionale d’eccellenza: l’Aldini-Valeriani di Bologna.
L’impegno di una città, Genova, a fianco della scuola per l’integrazione dei bimbi immigrati.
Quale riforma della scuola? (Mariangela Bastico, Roberto Fasoli, Cesare Moreno, Andrea Ranieri).

Cittadini sempre
Ridurre il danno e restare cittadini. L’esperienza di Napoli.
I senza casa di Piazza Grande a Bologna.
Contro un disagio mentale che isola, esclude, intimidisce, le pratiche territoriali, le relazioni umane...
Il Paolo Pini di Milano e il Centro di salute mentale di Napoli.
La lotta a un dolore inutile, che annichilisce. I centri di Milano, Rimini, Cremona.
Il diritto a decidere, sempre: le “direttive anticipate” o “testamento biologico”.
Il diritto al pronto soccorso, sempre e comunque: il medico di strada di Milano.
L’unità di strada in giro la notte per Milano a proporre “un altro incontro”.

Cittadini immigrati
Una casa, fondamento della cittadinanza. La cooperativa per l’affitto di Padova.
L’immigrato è meglio che compri casa? L’agenzia immobiliare per immigrati di Vicenza.
I Vicini di casa di Udine che gestiscono 1500 affitti...
Treviso: la scuola per immigrati, tanti dei quali già conoscono Dante e Boccaccio...

Le storie
Ciro che si laurea in filosofia ma che non vuole andar via dal Corso Sirena di Barra.
Tatiana che alla catena di montaggio ascolta le lezioni universitarie con un solo auricolare.
Silva, che dopo tanta sofferenza trova un gruppo di autoaiuto, ritrova i figli...
L’impegno strenuo di Anna a difendere la normalità e a convivere con la malattia...

Cittadinanza e saperi
Chi saprà le lingue e chi no, chi navigherà e chi no, chi conoscerà il mondo e chi no... Saranno i saperi il crinale della grande discriminazione a venire che minerà la democrazia (interventi di Luciano Casmiro, Roberto Fasoli, Piero Liberti, Andrea Ranieri, Marco Rossi Doria, Giovanni Sedioli).

Cittadinanza e welfare
Quando lo Stato, giusto o sbagliato che sia, non ce la farà più, cosa si fa? Le grandi risorse del welfare locale, della sussidiarietà, di una cittadinanza attiva... (interventi di Lavinia Bifulco, Gianluca Borghi, Giuseppe Cotturri, Pino Ferraris, Paolo Onelli).

Cittadinanza e partecipazione
Di fronte a problemi sempre più complessi torna il bisogno di discutere, negoziare, concertare...
(interventi di Luigi Bobbio, Luigi Pellizzoni, Marianella Sclavi).

A loro le buone pratiche sarebbero piaciute...
I grandi del passato, spesso dimenticati e rimossi, che credevano nella “ricchezza della democrazia”: la socialità e l’associazionismo, il mutualismo e il cooperativismo, il federalismo...
John Stuart Mill, Osvaldo Gnocchi-Viani, Francesco Saverio Merlino.