internazionalismo

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Una Città 298 / 2023
THE WAR IS NOT SO FAR
Intervista a Rita, Aldis, Edite, Madara di Antonio Ferrari
“The war is not so far” si compone di una serie di interviste a cittadini lettoni che cercano di ripercorrere le tappe fondamentali della loro storia, dall’occupazione sovietica all’indipendenza, fino all’ingresso nella Nato e nella Comunità europea. I paesi più preoccupati per la guerra sono ovviamente quelli più vicini ai confini con Russia e Bielorussia, quindi Polonia e Paesi baltici. Questi ultimi, dopo la Seconda guerra mondiale, sono stati occupati dai sovietici e, loro malgrado, sono diventati parte dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Sono tornati a essere indipendenti nel 1991 dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Estonia, Lettonia e Lituania sono entrati a far parte della Nato e della Comunità Europea tra il 2003 e il 2004. La Lettonia è passata dall’essere confine occidentale dell’Urss a essere confine orientale della Comunità Europea. (foto e testi di Antonio Ferrari)

Una Città 296 / 2023
QUEL FORTISSIMO SENSO DI UNIONE
Intervista a Cristiano Tinazzi di Barbara Bertoncin
Nel Donbass prima dell’invasione la simpatia filorussa, provocata sopratutto da una forte crisi economica che aveva colpito un territorio di miniere, segnato da un lavoro molto duro, ha sempre riguardato una minoranza della popolazione, ed è poi completamente crollata dopo l’invasione; un impegno straordinario della società civile nella resistenza, senza la quale un esercito, all’inizio quasi inesistente, non avrebbe potuto far nulla. Intervista a Cristiano Tinazzi.

Una Città 294 / 2023
HOTEL COCIBOLCA
Intervista a Carlo Zanella di Stefano Ignone
Dopo la militanza nella sinistra extra-parlamentare degli anni Settanta, andare in Nicaragua a seguire la rivoluzione sandinista ed essere testimone della trasformazione della rivoluzione in un regime autoritario e corrotto; il punto di svolta nel fallimento della coalizione coi liberali ben vista dal presidente americano Carter; lo scontro con una chiesa cattolica pur, a suo tempo, osteggiata da papa Wojtyla; la storia di un hotel sul lago. Intervista a Carlo Zanella.

Una Città 291 / 2023
LA TRAGEDIA CINESE DI XI JINPING
Intervista a Orville Schell di Irena Gradzinska Gross
Il sempre più ferreo governo del presidente Xi Jinping e la regressione della Cina verso l’assolutismo maoista in patria e l’aggressione nazionalista all’estero; la prospettiva dell’invasione di Taiwan che potrebbe portare alla guerra con gli Stati Uniti e la conseguente necessità che le aziende mondiali inizino ad allentare un legame che finora aveva comportato solo vantaggi; l’internazionale di autocrati, sempre più vasta. Intervista a Orville Schell.

L'AGGETTIVO "LIBERALE"
Intervista a Michael Walzer di Timothy Shenk
L’importanza dell’aggettivo “liberale”, da associare alle parole “socialismo” e “nazio-nalismo”, per evitare le pieghe autoritarie dell’uno e dell’altro; il socialismo liberale implica il pluralismo, anche competitivo, ponendo un limite a chi si ritiene ideologicamente nel giusto; due a uno per Trump fra gli operai di Johnstown, in Pennsylvania, sei a uno per Clinton a Princeton; Stuart Mill e la vittoria di Attlee nel ’45 in Inghilterra. Intervista a Michael Walzer.

Una Città 290 / 2023
BARAYE
Intervista a Ahmad Rafat di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Una rivolta scoppiata all’indomani della morte di una giovane donna curda, che dura ormai da diversi mesi e che, a differenza del passato, sta coinvolgendo grandi città e piccoli paesi, ricchi e poveri, giovani e vecchi, di etnia persiana, curda, belucia, turca, turcomanna, guidata dalle donne per i diritti di tutti, che continua malgrado la feroce repressione; Il ruolo dei social e i primi segni di cedimento di un regime corrotto irriformabile. Intervista ad Ahmad Rafat.

Una Città 287 / 2022
SOLO UNA AVEVA IL VELO
Intervista a giovane iraniana di Barbara Bertoncin
Un regime sempre più violento e intollerante che la popolazione iraniana non sopporta più. La rivoluzione del ‘79, che non doveva finire così e le responsabilità di sinistra e Occidente. Una generazione di giovanissimi che, grazie a internet e YouTube, ha visto come si viveva prima della Rivoluzione e, alla polizia morale, preferirebbe il ritorno dei Pahlavi. La convinzione che questa volta c’è speranza... Intervista a una giovane iraniana che vive in Italia.

QUEL TRATTINO
Intervista a Guido Montani di Barbara Bertoncin
Il dato di fatto che tutti abbiamo identità a più livelli e anche identità culturali molteplici pretende un’idea di stato non esclusiva, che consenta di esprimere più appartenenze; una menzogna del nazionalismo: la necessità dell’unità di lingua; il grande esempio dell’accordo sul comune governo di carbone e acciaio, che rendeva impossibile la guerra tra i vecchi rivali, Francia e Germania; il rapporto, prezioso, fra ideologia e utopia. Intervista a Guido Montani.

Una Città 285 / 2022
QUELLO CHE E' ACCADUTO A MARIUPOL SI AVVICINA A UN GENOCIDIO
Intervista a Hanna Tryfonova di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Una città, Mariupol, che negli ultimi anni stava rifiorendo con tanti progetti e iniziative rivolte soprattutto ai giovani e poi l’arrivo, del tutto inatteso, della guerra, la propria casa che viene colpita la prima notte, la fuga, il lungo viaggio tra Crimea, Russia, Georgia, la speranza di poter tornare che inizia a vacillare, la preoccupazione per i parenti rimasti e il dolore per i morti; un odio, quello maturato per i russi, che sarà difficile estirpare. Intervista a Hanna Tryfonova.

IL PREZZO DELLA PACE
Intervista a Krzysztof Czyzewski di Barbara Bertoncin, Monika Weissensteiner
Allo scoppio della guerra, la pronta decisione di fare un progetto di accoglienza degli ucraini in fuga, ma anche la necessità di rielaborare l’esperienza ‘rivelatrice’ fatta durante l’assedio di Sarajevo, quando l’Europa decise che l’unico aiuto possibile era quello umanitario; l’arte di distinguere il bene dal male nella concretezza della quotidianità liberandosi delle incrostazioni ideologiche; le discussioni con gli amici russi. Intervista a Krzysztof Czyzewski.