Una Città7 / 1991
Novembre


IN SECONDA E TERZA. su comunismo e sinistra. "Gli passavo da leggere Kolima", di Roberto Gabrielli, "lo confesso a capo chino" di Rodolfo Galeotti, "tutt'altro che odio" di Giampaolo Bassetti. E poi "parliamo di noi non solo della Russia" di Giovanni Tassani. E sull'intervista di Zauli le critiche di Alfredo Rossetti e, in penultima poi, "mi vergognerò di tutto questo?", intervento contro il "pentitismo di sinistra" di Andrea Brigliadori.
Infine, "la domanda sull'essere non ha bisogno di eessun sole dell'avvenire" sono parole di Ivan Zattini intervistato in terza da Rocco Ronchi.
IN QUARTA E QUINTA. Storie di neri. Due senegalesi che vivono e lavorano a Forlì, ci parlano di differenze culturali. Il tempo, il rispetto dei vecchi e lo sfruttamento della donna. E poi in "non conta il tempo" le impressioni di viaggio sul "tempo in Africa" di Libero Casamurata. E infine in "un convivenza non solo di facciata" l'intervista a Mauro Bacciocchi, responsabile dell'ex-ufficio di collocamento.
IN SESTA E SETTIMA. Viaggio nella regione defle due ragioni. Da Israele e dalla Palestina resoconti di viaggio di Liana Gavelli e Massimo Tesei. Dall'intervista al dirigente palestinese Nusseibeh all'incontro col piccolo palestinese che vuol fare lo spazzino, così non dovrà rispettare il coprifuoco. Infine in un intervista Massimo Tesei ci parla della sua incapacità nel passato, a capire anche la ragione di Israele. E della necessità di "star da tutte e due le parti".
IN OTTAVA E NONA. in "la città non ha avuto pietà", Vito Fumagalli, storico del Medioevo, ci parla di città e bosco di pianura nei secoli e dell'esito finale che si prepara. E poi, "Corbari", il racconto di Silvano Galeotti.
IN DECIMA E UNDICESIMA. "uno sconosciuto dentro di te". Graziella Salaroli, coordinatrice dei volontari I.O.R. ci racconta della sua terribile esperienza con la malattia e del suo impegno. Un intervento di Stefania Navacchia su un convegno sull'handicap. E poi in una conversazione con Igino Zavatti, l'esperienza di "nuova civiltà delle macchine". E appunto, l'intervento di Andrea Brigliadori.
IN ULTIMA, in "una vita che non mi è piaciuta", intervista a Matilde Mengozzi, il racconto avvincente ed amaro delle speranze deluse e della ribellione sorda, solitaria di una casalinga.