problemi di scuola

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Una Città 90 / 2000
UNA SCUOLA SENZA TRAUMI
Intervista a Andrea Ranieri di Gianni Saporetti
La riforma dei cicli e l’autonomia vanno nel senso di una scuola che non sia più quella “da pagina x a pagina y”, che non perda più per strada i ragazzi meno abbienti, una scuola più vicina ai ragazzi e alle competenze individuali e, nello stesso tempo, al territorio. La disastrosa mancanza di progressione di carriera. Una sinistra che disprezza il lavoro è intollerabile. Intervista a Andrea Ranieri.

DANTE E DYLAN DOG
Intervista a Guido Armellini di Gianni Saporetti
L’insegnamento della letteratura, oggi ridotto a scimmiottamento di saperi accademici, storicista o strutturalista poco importa, rischia di far odiare la lettura ai ragazzi, mentre potrebbe diventare uno spazio decisivo, da un punto di vista formativo, per l’elaborazione dell’immaginario e dell’esperienza estetica dei giovani, oggi presentissima nella loro vita quotidiana. Intervista a Guido Armellini.

Una Città 89 / 2000
L’ARTIGIANO E IL PROFESSORE
Intervista a Sergio Bologna di Gianni Saporetti
La sinistra che fa un gran parlare di new economy e di Internet dimostra solo un totale disprezzo per le nuove forme del lavoro autonomo, che tende a vedere come forme mascherate di lavoro dipendente. La sudditanza verso il monopolio accademico del sapere impedisce alla sinistra di far propria l’insofferenza dell’artigiano e di dar battaglia per un nuovo statuto della conoscenza. Intervista a Sergio Bologna.

LA GITA AI QUARTIERI SPAGNOLI...
Intervista a Lucia Marchetti di Massimo Tesei
Un liceo di Ferrara dove i ragazzi vanno in gita per il mondo e i suoi problemi. Da Napoli e i suoi ragazzi difficili, a Bruxelles dove si sperimentano metodi nuovi per l’handicap, a Boulder, Colorado, con il problema del welfare che non c’è, al sindacato in crisi di una città italiana... Intervista a Lucia Marchetti.

Una Città 87 / 2000
POF, DOC, OC...
Intervista a Paolo Petrocelli, Patrizia Ghirardelli, Claudia Fanti, Paola Malvini Bertaccini, di Massimo Tesei
Una riforma che dimentica il punto essenziale dell’insegnamento, il rapporto fra studente e professore, moltiplicando le figure di riferimento, che scimmiotta un aziendalismo inutile, quando non deteriore, che moltiplica funzioni e carta, che divide gli insegnanti facendone diventare alcuni degli pseudodirigenti. Intervista a Paola Malvina Bertaccini, Claudia Fanti, Patrizia Ghirardelli e Paolo Petrocelli.

LA MANTELLA CHE ANDAVA COSI’ BENE A PAPA’...
Intervista a Rosaria Casaccia di Barbara Bertoncin
Insegnare l’italiano a giovani meridionali, militari a Udine negli anni ’60 e ’70. L’esperienza di una giovane insegnante con ragazzi che non avevano alcuna stima per lo Stato, per la scuola, né, spesso, per se stessi. Intervista a Rosaria Casaccia.

Una Città 85 / 2000
BEH, NEL FAR DIRE LORO "POSSO SCEGLIERE" SI E' GIA' FATTO TANTO
Intervista a Carmine Amato, Maria Alcidi di Barbara Bertoncin
Una cooperativa di giovani volontari napoletani per il tutoraggio di ragazzi in gravi difficoltà. Un impegno fondato sulla relazione personale. L’ingrata fatica di avere a che fare con burocrazie lente e ottuse. Intervista a Maria Alcidi e Carmine Amato.

IL CORSO PER MINISTRI CHE VOLEVA CALVINO
Intervista a Ugo Leone di Barbara Bertoncin
La grande necessità dell’insegnamento di una geografia che si occupi anche di ambiente, di demografia, di economia e storia. Il fondamentale superamento del determinismo nel rapporto uomo-natura. L’importanza di una concatenazione degli studi, dalle medie inferiori all’università. Intervista a Ugo Leone.

Una Città 84 / 2000
LA PRIMA COSA CHE TI DICONO E' "IO NON LO SO FARE"
Intervista a Adelina Lalli, Angelisa Gualco di Barbara Bertoncin
L’impegno per portare alla licenza media ragazzi difficili, usciti definitivamente da una scuola che odiano, ragazzi convinti di non poter imparare nulla. Intervista a Adelina Lalli e Angelisa Gualco di "Provaci ancora Sam" di Torino.

Una Città 82 / 2000
IN GIRO, A IMPARARE LA POSSIBILITA’...
Intervista a Piero Bevilacqua di Barbara Bertoncin
La fine dell’insegnamento della geografia, prova della totale mancanza, nel nostro paese, di attenzione e sensibilità per il territorio. Una grande occasione educativa interdisciplinare, anche per affermare una cultura della possibilità e un rapporto non fideistico con il sapere. La necessità di imparare anche a distruggere il brutto. L’errore grave, illiberale, del finanziamento alla scuola privata. Intervista a Piero Bevilacqua.