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Una Città 249/2018L'ADATTAMENTO
Intervista a Rabin Chattat di Paola Sabbatani
L’idea che la diagnosi di demenza non sia il punto finale, ma l’inizio di un percorso, dove l’assistenza psicologica e sociale dell’anziano che comincia a dimenticare e la cui malattia non può che peggiorare, diventa fondamentale per rendere comunque dignitosa e non tristissima, per lui e per chi gli sta vicino, la sua vecchiaia; anche con una malattia neurodegenerativa sono tante le attività che si possono continuare a fare sia pure con difficoltà. Intervista a Rabin Chattat.
Una Città 249/2018
LA DEMOCRAZIA DEI POVERI
Intervista a Andreas Kalyvas di Barbara Bertoncin
La democrazia, da forma politica della povertà organizzata, nei secoli, proprio nell’abbandonare il legame con i poveri, non è solo diventata oligarchica, ma ha anche perso la sua originaria natura conflittuale e partigiana, depoliticizzandosi; l’errore prospettico di dare per scontato che i poveri vogliano diventare ricchi, quando ciò a cui ambiscono, attraverso la costruzione di istituzioni fondate sulla delega e non sulla rappresentanza, è diventare liberi. Intervista a Andreas Kalyvas.
Una Città 249/2018
I SALVATORI DI BROOKLYN EST
Intervista a Michael Gecan di Barbara Bertoncin
Creare coalizioni civiche attorno a interessi condivisi, dare potere ai cittadini con il rafforzamento delle relazioni tra le persone, questo il proposito di base del community organizing, movimento fondato da Saul Alinsky nel ‘40; la rabbia e la voglia di “far qualcosa” che possono far cadere i confini delle “tribù”; il rapporto controverso, ma ineliminabile, con le istituzioni ma nel rifiuto di ogni finanziamento pubblico all’organizzazione. Intervista a Michael Gecan.
Una Città 248/2018
UNIVERSALISMO PIU' DIFFERENZA
Intervista a Kwame Anthony Appiah di Barbara Bertoncin
Essere cosmopoliti significa credere che tutti contiamo e che però non siamo tutti uguali; la formula “universalismo più differenza” che non vuol dire che ogni differenza è legittima; l’importanza, quando abitudini, e perfino valori, sono in contrasto, della conversazione, della persuasione;
il relativismo culturale, che non è una forma di tolleranza, ma la fine di ogni conversazione; la crisi dei principali modelli di cittadinanza, l’inglese e il francese. Intervista a Kwame Anthony Appiah.
Una Città 248/2018
TEMPI NUOVI PER IL FEMMINISMO
Intervista a Marianna Esposito di Thomas Casadei
La differenza sessuale come “principio esistenziale che riguarda i modi dell’essere umano” e i rischi della parità di genere, lo sciopero organizzato in Italia dalla rete “Non una di meno” sfociato poi nella vasta manifestazione del 26 novembre contro la violenza. Intervista a Marianna Esposito.
Una Città 248/2018
AL SUQ
Intervista a Carla Peirolero di Alessandro Cavalli
Un festival nato anche come atto di ribellione a un teatro convenzionale, chiuso nelle sale, “bianco” e ingessato; l’idea di mescolare cibo, spettacolo, artigianato e tante culture diverse, in un luogo bello e accogliente, dove prima di tutto si sta insieme; l’impronta femminile nel voler far sentire tutti “a casa”; l’auspicio che possa diventare un’esperienza che in qualche modo dura tutto l’anno e che magari si potrebbe pure esportare altrove. Intervista a Carla Peirolero.
Una Città 248/2018
UNA CASA PER UN PO'
Intervista a Lucia Micheli, Debora Ambrosini di Paola Sabbatani
Ragazzi molto problematici, spesso con alle spalle esperienze di violenza e di sevizie subite; dei percorsi riabilitativi in una casa comunità, dove le figure sanitarie, neuropsichiatri, educatori professionali, infermieri, sono affiancate da maestri d’arte, allenatori, guide naturalistiche; l’importanza dell’equipe per un lavoro difficile che può essere molto stressante ma che, quando si raggiunge un risultato, dà soddisfazioni speciali. Intervista a Lucia Micheli e Debora Ambrosini.
Una Città 248/2018
LE ROVINE E LE MACERIE
Intervista a Andrea Ranieri di Gianni Saporetti
Una sinistra incapace di capire il cambiamento della società, finita nell’autoreferenzialità di gruppi dirigenti preoccupati solo di riprodursi; il fallimento dell’esperimento del Brancaccio e l’illusione che bastasse “richiamare” i delusi della sinistra per ricostruirne una; le parole da rimettere in discussione, progresso, governabilità, riformismo; l’idea che i ricchi risolveranno i problemi dei poveri; la rivoluzione di capacità e la microfisica della speranza. Intervista ad Andrea Ranieri.
Una Città 248/2018
UN'ESISTENZA DEGNA
Intervista a Giuseppe Bronzini di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Il reddito di cittadinanza, attribuito su base universale e incondizionata, prima di essere una forma di protezione dalla povertà, sarebbe una garanzia di libertà e uguaglianza; un dibattito, quello sorto attorno a forme più prosaiche di reddito minimo, che risponde a un cambio di paradigma nel lavoro e nel welfare; le proposte, forse utopiche, di Van Parijs, che però permetterebbero all’Unione europea di mostrare finalmente anche un volto solidale. Intervista a Giuseppe Bronzini.
Una Città 248/2018
I SAPIENTI CONTADINI
Intervista a Toni Mazzetti di Andrea Pase
L’infanzia nel dopoguerra, in una famiglia operaia, trascorsa osservando il profilo misterioso dei Colli Euganei, l’arrivo del “vento” del Vaticano II, e poi gli studi, la passione crescente per biologia, botanica, ecologia, l’avvicinamento alla politica e infine le delusioni, sia in parrocchia che nel partito, entrambi insofferenti a dubbi e dissidenze; l’idea poi di far politica camminando, assieme agli altri, negli amati colli, perché se non sai dove sei non sai chi sei. Intervista a Toni Mazzetti.