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Una Città 53/1996
LA BIBBIA DELLE DONNE
Intervista a Marinella Perroni di Simonetta Nardin
Due letture femministe della Bibbia si contrappongono, quella che va alla ricerca della voce delle donne, della dialettica maschile femminile, e quella che vuol rileggere tutta la storia al femminile, vedendo nella donna la rappresentante di tutti i senza voce. La prima può portare al sacerdozio femminile, l’altra alla rimessa in discussione del sacerdozio tout court. Intervista a Marinella Perroni.

Una Città 53/1996
IL PERICOLO DELL’INCOMPARABILE
Intervista a Enzo Traverso di Marco Bellini
Una versione aberrante della Shoah come evento extra-storico, come manifestazione del male assoluto. Il rischio, a forza di pensare che Auschwitz sia unica, di minimizzare ogni altro crimine che possa accadere. Meglio sarebbe parlare di singolarità storica di un genocidio che, per il suo movente esclusivamente razziale, è senza eguali in questo secolo. I motivi per cui, nel cuore stesso della civiltà europea, è avvenuta una rottura di umanità. La responsabilità storica che dobbiamo portare. Intervista a Enzo Traverso.

Una Città 53/1996
CROCEVIA
Intervista a Elena Barzaghi di Gianni Saporetti
Un impegno in carcere sull’Aids, appassionante, ma difficile, sempre in bilico fra dilettantismo e fredda professionalizzazione. La serenità dentro e i micidiali problemi di fuori. Il rischio di stravolgere la propria vita, di non pensare ad altro. Intervista a Elena Barzaghi.

Una Città 52/1996
LA RIMOZIONE DELLA POVERTA’
Intervista a Chiara Saraceno di Sergio Sinigaglia
L’idea che lo sviluppo rendesse residuale la povertà è ormai tramontata. La coesistenza di abbondanza e povertà. La diffidenza della sinistra, in nome del lavoro, e del mondo cattolico, in nome della famiglia, verso il salario di cittadinanza. La tutela, sia pur miserabile, dello Stato verso anziani, invalidi e lavoratori disoccupati. La crisi del lavoro e la fragilità della famiglia espongono al rischio della povertà donne e giovani. Intervista a Chiara Saraceno.

Una Città 52/1996
IL SOCIALE DI MAASTRICHT
Intervista a Guido Bolaffi di Patrizia Boletti
Un intervento di Guido Bolaffi a cura di Patrizia Boletti.

Una Città 52/1996
IL DOVERE DEL PROGETTO
Intervista a Giovanni De Luna di Sergio Sinigaglia
Lo stato-nazione è un progetto e il dato etnico non è la pietra miliare. L’inevitabilità della scelta centralista. Le leggi razziali, un caso di morte della patria. Nella mediazione fra centro e periferia il segreto italiano. La crisi dei mediatori. Perché la sinistra non può trascurare i sentimenti e rinunciare al legame col futuro. Intervista a Giovanni De Luna.

Una Città 52/1996
IN LODE DELLO SRADICAMENTO
Intervista a Luigi, Ciro, Anna di Carla Melazzini
Intervista a Luigi, Ciro e Anna.

Una Città 52/1996
IL BENESSERE DEGLI ANIMALI
Intervista a Donald M. Broom di Elisabetta Del Soldato, Marina Ganzerli, con la collaborazione di Franco Travaglini
Il welfare è lo stato di un animale che cerca di adattarsi a un ambiente. Può essere più o meno buono e può essere misurato scientificamente. Che gli animali stiano abbastanza bene e si riduca il loro stress è interesse anche degli uomini. L’esigenza di "arbitri informati e compassionevoli". Il caso della mucca pazza dove per banalissimi motivi economici si è deciso che una temperatura poteva essere abbassata. Intervista a Donald M. Broom.

Una Città 52/1996
SOLAMENTE CINQUE ANNI
Intervista a Victor Zaslavsky di Lisa Foa, Mauro Martini
Le quattro promesse di Eltsin: compravendita della terra, pagamento degli arretrati, esercito professionale, pace in Cecenia. I grandi squilibri generazionali e territoriali. Per i comunisti, anagraficamente, l’ultima e decisiva battaglia. Un’epoca di cambiamenti radicali e una democratizzazione destinata, seppur faticosamente, a consolidarsi. Il pragmatismo e il desiderio di viaggiare dei giovani. Intervista a Victor Zaslavsky.

Una Città 52/1996
A SCUOLA DI FIDUCIA
Intervista a Cesare Moreno di Nicola Magliulo
L’eterna e inutile diatriba su indulgenza o severità, formazione professionale o bisogni educativi di fondo. I vuoti dei cuori, delle teste e delle tasche. Decentramento e autonomia e partecipazione degli insegnanti, viste con sospetto nella situazione autocratica e burocratica degli istituti, restano l’unica prospettiva. Un "salotto apprenditivo". Intervista a Cesare Moreno.