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Una Città 296/2023Una lettera di Liliana Segre
Liliana Segre
Una Città 296/2023
Giardini
Belona Greenwood di Stefano Ignone
Una Città 296/2023
Prefazione a "La bandiera nera", di Adriano Sofri
Adriano Sofri
Una Città 295/2023
Tornano i nomi
Don Sergio Sala
Una Città 295/2023
Nell'archivio di ogni ente pubblico
Fabio Levi
Una Città 295/2023
Con questa cerimonia...
Tullia Zevi
Una Città 295/2023
Problemi ritenuti già chiari e definiti
Gianni Sofri
Una Città 295/2023
Si aprono le fosse
redazione
Una Città 295/2023
Restavano ancora sette ebree...
suor Pierina Silvetti
Una Città 295/2023
CON LE MIE BRACCIA AFFLITTE, ESAUSTE
Maria Rosenzweig Pacht
La lettera che Maria Rosenzweig Pacht scrive al figlio Giorgio che non vede da anni e che è in Svizzera. La lettera si chiude con un post scriptum del 17 settembre ’44, il giorno in cui Maria, insieme ad altre sei ebree, verrà fucilata dalle SS tedesche. Dieci giorni prima erano stati fucilati diciassette detenuti fra cui il marito Karl Joseph.