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Una Città 108/2002L’ULTIMA EREDITA’
Paolo Bergamaschi
Un viaggio a Murmansk. Di Paolo Bergamaschi.
Una Città 108/2002
SOPRAVVIVERE ALLO SVILUPPO
Anna Schgraffer
Il libro Terra madre: sopravvivere allo sviluppo di Vandana Shiva. Di Anna Schgraffer.
Una Città 108/2002
LA CASA DI SALIM E ARABIA
Salim Shawamreh e Jeff Halper
Stare nella propria casa, coi propri figli, e all’improvviso dover portar fuori tutto in pochi minuti e poi star lì a guardare la casa diventare un mucchio di macerie. La casa di Salim e Arabia e dei loro figli, già demolita tre volte dall’esercito israeliano per tre volte è stata ricostruita dai militanti, ebrei e palestinesi, dell’Icahd. La forza d’animo di un padre di fronte a una figlia che prende atto della sua impotenza.
Una Città 108/2002
SARA E GLI ALTRI RAGAZZI DELLA DIAZ
Enrica Bartesaghi
Una Città 108/2002
LA LIBERTA’ UNIVERSALE DI PENSARE E DI CREARE
Abdesselam Cheddadi di Vanda Fava
Il rischio che la contrapposizione tolleranza-intolleranza diventi “scontro fra civiltà” fra Occidente e Islam. Una chiusura tutt’altro che genetica, i primi secoli dell’Islam furono pluralistici, aperti all’esterno, al nuovo. Una reazione immobilista al grande movimento della modernità europea. L’attuale crisi di tutte le strutture tradizionali della società civile in presenza di regimi autoritari miopi e autoconservativi, dà spazio alle ideologie fondamentaliste. I gravi problemi, connessi, della democrazia in Occidente. Intervento di Abdesselam Cheddadi.
Una Città 107/2002
AGLI AMICI FILOISRAELIANI
Fiamma Bianchi Bandinelli
Lettera aperta di Fiamma Bianchi Bandinelli
Una Città 107/2002
LE BRACKETS DI JO’BURG
Alessandra Zendron
Una Città 106/2002
ESPERANZA MARTINEZ
Esperanza Martinez
premio Alexander Langer
Una Città 105/2002
LE AMICIZIE TRASVERSALI
Irena Grudzinska-Gross
L’incontro fra alcuni esuli polacchi in lotta contro il dispotismo comunista e Nicola Chiaromonte, rientrato in patria dopo diciannove anni di esilio e isolato nella battaglia contro il conformismo di una sinistra succube del marxismo. L’intransigenza intellettuale e, insieme, il culto dell’amicizia e della conversazione. La straordinaria ricchezza dei taccuini di Chiaromonte, ancora in gran parte inediti. La sua grande inquietudine verso le ideologie che dominavano il movimento del 68 in Europa occidentale. Interventi di Wojciech Karpinski e di Irena Grudzinska.
Una Città 105/2002
UNA CONVERSAZIONE CHE NON E’ FINITA
Wojciech Karpinski
L’incontro fra alcuni esuli polacchi in lotta contro il dispotismo comunista e Nicola Chiaromonte, rientrato in patria dopo diciannove anni di esilio e isolato nella battaglia contro il conformismo di una sinistra succube del marxismo. L’intransigenza intellettuale e, insieme, il culto dell’amicizia e della conversazione. La straordinaria ricchezza dei taccuini di Chiaromonte, ancora in gran parte inediti. La sua grande inquietudine verso le ideologie che dominavano il movimento del 68 in Europa occidentale. Interventi di Wojciech Karpinski e di Irena Grudzinska.