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Una Città 284/2022IL CUORE DELL'EUROPA
Intervista a Raphaël Glucksmann di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Ricordiamoci che gli ucraini nel 2014 scesero in piazza con le bandiere dell’Unione europea; ora lì è in gioco l’avvenire dell’Europa per i prossimi decenni; oltre al sostegno militare, a sanzioni più efficaci, è decisiva l’entrata dell’Ucraina nella Ue; la necessità di una forte difesa europea a fronte del fascismo espansionista russo e quella di liberarsi della mentalità da puri “consumatori”, innanzitutto nei rapporti con la Cina. Intervista a Raphaël Glucksmann.
Una Città 284/2022
SE PENSIAMO AL GENOCIDIO ARMENO...
Intervista a Simone Attilio Bellezza di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Un senso di appartenenza costruito a partire dalla lotta per la democrazia, che è alla base dell’identità ucraina ed è questo che ha scatenato la furia di Putin e la conseguente volontà di resistenza degli ucraini, in nome dell’Europa contro la “dittatura euroasiatica”; il rischio che il russo diventi la lingua del nemico e che si perda il bilinguismo; a Bucha sono stati uccisi tutti gli uomini e i capi della comunità: una pratica genocidiaria. Intervista a Simone Attilio Bellezza.
Una Città 284/2022
COMBATTERE LA SOLITUDINE
Intervista a Andrea Chiappori di Alessandro Cavalli
L’esperienza delle “convivenze solidali”, avviata dalla Comunità di Sant'Egidio e attiva oggi in diverse città, a dimostrazione che esiste un’alternativa alle grandi residenze, e che si possono vivere gli ultimi anni con dignità e rimanendo in relazione con altri; la presenza dei volontari, un volano importantissimo per continuare a intrattenere legami con i parenti, particolarmente con i nipoti. Il possibile ruolo del pubblico. Intervista ad Andrea Chiappori.
Una Città 284/2022
CHIEDEVANO DI NON ESSERE ABBANDONATI
Intervista a Giovanni Creton di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Un’associazione nata a Roma quando ancora non esistevano hospice e cure palliative, per dare assistenza al morente a casa; il problema, centrale, della rete sociale e il necessario cambiamento che deve interessare medici ospedalieri e medici di base; l’assurdità di non mettere a frutto il patrimonio di dati raccolti nei pronto soccorso per risolvere il problema dei “frequent flyers”; le potenzialità importanti della telemedicina. Intervista a Giovanni Creton.
Una Città 284/2022
LA DISTRUZIONE DEL SE'
Intervista a Mauro Palma di Giada Ceri
Il carcere come luogo della distruzione del sé corporeo, del sé espressivo, del sé adulto: non ci si muove liberamente, si comunica per domande scritte, si viene infantilizzati; il grande ruolo che può avere la cultura per rimediare, a partire dal teatro; un’edilizia grigia, frutto del pensiero che lì non c’è nulla da pensare; l’abolizionismo, non realizzabile, è stato ed è utile al riduzionismo; una giustizia “ricostruttiva”, non “riparativa”. Intervista a Mauro Palma.
Una Città 284/2022
UN SOLO STATO DEMOCRATICO
Intervista a Jeff Halper di Stefano Ignone
La questione palestinese non è più al centro dei problemi israeliani, non lo è più neanche per l’Autorità palestinese e infine non lo è più per il mondo; Amnesty international ha sancito una situazione di apartheid e nessuno ha detto nulla; l’unico dato positivo, paradossalmente, è che nessuno più crede ai due stati e quindi si può ricostruire una politica sulla prospettiva di un solo stato democratico, forse a partire dai palestinesi israeliani. Intervista a Jeff Halper.
Una Città 284/2022
IL MARE
Intervista a Luciano Sartini di Paola Sabbatani
Andare per mare fin da bambino col padre, imparare a pescare, a guidare la barca, a rammendare le reti, che non è facile, fino a fare il capitano le cui responsabilità sono enormi; una pesca che oggi non si fa più, soppiantata da grandi barche con motori potenti capaci
di trascinare grandi gabbie di ferro che raschiano il fondo distruggendo tutto; nel racconto di un vecchio pescatore, la malinconia per un mare che non c’è più. Intervista a Luciano Sartini.
Una Città 283/2022
NON CI SAREMMO PIU’
Intervista a Oxana Pachlovska di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Cosa significava denazificare? Significava distruggere l’Ucraina e la sua cultura fatta di pluralismo, multiculturalismo, multilinguismo; una “bulimia politica” che da sempre caratterizza la Russia; l’ordine di fare come nei Balcani: violentare, uccidere, razziare; senza la resistenza degli ucraini oggi Kiev sarebbe come Bucha; Putin è riuscito a seminare in Ucraina un odio per i russi, che non c’era, e che ora durerà per decenni. Intervista a Oxana Pachlovska.
Una Città 283/2022
LA DEMOCRAZIA SOVRANA
Intervista a Antonella Salomoni di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
La frustrazione della fine dell’impero sovietico e l’involuzione in una democrazia basata sulla sovranità e sulla “civiltà russa“, con forti accenti reazionari e conseguenti epurazioni nella scuola, nel mondo della cultura e della ricerca; la “tutela dei compatrioti”, cioè di coloro rimasti esclusi nella disintegrazione dell’impero; le nuove regole della cittadinanza; la prima volta nella storia russa di un attacco a Lenin. Intervista ad Antonella Salomoni.
Una Città 283/2022
LA MORSA DI FERRO DELLA MADREPATRIA
Intervista a Maxim Grebenyuk di Meduza
Mentre la guerra della Russia all’Ucraina continua a imperversare, sulla stampa affiorano sempre più storie di soldati russi che si rifiutano di svolgere il servizio militare per non partecipare alle battaglie; casi di alto profilo, o molto numerosi, di diserzioni per insufficienti cure o per informazioni scorrette sulle missioni; un sistema che, per tutelare la segretezza sul reale rendimento dell’esercito, evita le controversie legali. Intervista a Maxim Grebenyuk.