internazionalismo

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Una Città 121 / 2004
IL TEMIBILE SCAMBIO DI ESPERIENZA
Intervista a Jean Philippe Béja di Barbara Bertoncin
La storia del movimento democratico cinese, sempre intriso di patriottismo e in cui gli intellettuali restano sempre in bilico fra il ruolo di portavoce della società civile e consiglieri del potere. Dopo Tiananmen la proposta del regime agli intellettuali, modernizzazione più stabilità, ha fatto presa. Il grande problema dei mingong, la moltitudine, non ancora organizzata, degli inurbati. Le grandi ingiustizie sociali. Intervista a Jean Philippe Béja.

Una Città 120 / 2004
QUEL CAMPO DI BATTAGLIA AFFOLLATO DI CADAVERI...
Intervista a Philip Golub di Barbara Bertoncin, Alessandro Coppola
Il fallimento degli obiettivi della guerra all’Iraq, da quello militare della nuova guerra sperimentale, a quello politico di un’egemonia americana nel Medio Oriente. Per tanti, agli alti gradi politici e militari Usa, ormai è una guerra che non si può vincere. Il continuo riferimento alla Roma imperiale, segno della follia del potere. Le torture mostrano ancora una volta che il potere corrompe e quello assoluto in modo assoluto. Intervista a Philip Golub.

LA PIAZZA DI LUBLINO
Intervista a Konstanty Gebert di Edi Rabini
La grande difficoltà della Polonia nel riannodare i fili con un passato che ha stravolto completamente il suo volto etnico e geografico. Quella che entra in Europa è una Polonia disincantata ma proiettata nel futuro, un futuro denso anche di incognite, soprattutto per i piccoli contadini. La crisi della Chiesa cattolica in un paese cattolicissimo e laico. I motivi del rapporto priviliegiato con gli Stati Uniti. Intervista a Kostanty Gebert.

DA RAGAZZO SUONAVO L’ARMONIUM PER ORE
Intervista a Padre Armando Pierucci di Francesco Papafava
Un francescano anche musicista, o un musicista anche francescano, che non trovando molta udienza per insegnare musica ai confratelli, ha messo su, a Gerusalemme, una specie di conservatorio in cui insegna musica a giovani per lo più palestinesi e, a volte, israeliani. La presenza di insegnanti israeliani, valenti musicisti spesso di origine russa, che si appassionano ai loro alunni. Intervista a padre Armando Pierucci.

Una Città 119 / 2004
MITTERAND SARA’ GIUDICATO
Intervista a Boubacar Boris Diop di Lanfranco Di Genio
Un gruppo di scrittori africani ha vissuto per due mesi in Rwanda per poi raccontare il genocidio. Il problema che pone l’uso della fantasia letteraria e di lingue leggibili da pochissime persone. Le responsabilità storiche gravissime delle potenze coloniali e quelle politiche, altrettanto gravi, della Francia rispetto al genocidio. Il pregiudizio razzista che l’Africa sia un problema in sé, che sia diversa. Intervista a Boubacar Boris Diop.

Una Città 116 / 2003
IN CASA MI SEMBRAVA TUTTO STRETTO E BUIO
Intervista a Irena Jagiello di Katia Alesiano
L’anno in cui 150.000 giovani polacchi uscirono dal paese col permesso di studio e non rientrarono più, una professoressa universitaria che iscritta a Solidarnosc finisce a far pulizie in America, un rettore dell’università che prende circa 100 dollari, e una badante che a Parigi ne guadagna 500. Una vita provvisoria e iI rischio che l’anziano assistito venga vissuto come la causa delle frustrazioni... Intervista a Irena Jagiello.

LE FERITE DEL SILENZIO
Intervista a Yolande Mukagasana di Lanfranco Di Genio
Il Rwanda, un paese pieno di assassini in libertà che non riesce a uscire dal trauma di un genocidio premeditato e pianificato a tavolino, che vide la partecipazione di un numero enorme di ruandesi. La giustizia gacaca, che prevede sconti di pena per chi si pente e collabora, ma non rinuncia alla pena. Il senso di colpa incancellabile di tanti carnefici e il problema dei ragazzini assassini. Intervista a Yolande Mukagasana.

IL PADRE, LA CASA...
Intervista a Eyad El Sarraj di Barbara Bertoncin
Il 55% dei bambini palestinesi ha assistito al pestaggio del padre, il 24% sogna di diventare un martire. La paura costante di non ritrovare la casa al ritorno. Il torturatore palestinese che all’improvviso inizia a urlare in ebraico. Il fallimento della leadership palestinese e la tribalizzazione delle due società. Un intervento internazionale per assicurare la pace, e anche per costruire, poi, una vera democrazia palestinese. Intervista a Eyad El Sarraj.

Una Città 115 / 2003
DESTINATION MAP
Intervista a Sari Nusseibeh di Asher Salah
Il fallimento dei processi di pace è dipeso dalla rimozione iniziale dell’obiettivo finale e quindi degli ostacoli di fondo: lo Stato palestinese nei confini del ‘67 e la sicurezza e la pace per Israele. La resistenza la fanno i contadini palestinesi che soffrono quotidianamente espropri e apartheid. Il grande ruolo civile delle loro strutture tradizionali. Hamas sta in piedi solo grazie ai soldi che riceve, è solo welfare. Intervista a Sari Nusseibeh.

KOSSOVO E IRAQ, STESSA LOGICA?
Intervista a Alain Brossat di Barbara Bertoncin
A sostegno della guerra in Iraq si può portare il precedente dell’intervento Nato in Kossovo, oppure le motivazioni che giustificarono la forzatura del Kossovo con l’Iraq non c’entrano nulla? Risponde Alain Brossat.