Gentile Signora.
Ho tardato qualche giorno a rispondere alla sua cartolina per prendere quelle informazioni, che lei mi chiedeva, riguardo a Gaddo Morpurgo. Dall’ospedale direttamente non ho avuto ancora risposta perché devono scartabellare i registri di quel tempo, ma mi sono informata da persona che si è occupata di lui direttamente. Questa persona è la signora Concetta Laghi che si è molto occupata in quel periodo sia degli ebrei che di altri prigionieri politici. Essa mi ha raccontato di aver molto brigato prima per fare venire fuori dalle carceri sia lui che un altro giovane, certo Amsterdam, e poi li aveva messi qui in Urbino stesso presso una famiglia, che dopo un po’ di tempo però, per paura, non volle tenerlo più. Qualche giorno stette presso un buon prete, che essendo in sospetto presso le SS dovette poi mandarlo via. Cercarono molto qualche posto dove metterlo ma invano, perché nessuno ne voleva sapere. Allora quella signora, dietro consiglio di un medico ebreo gli fece una iniezione di latte per fargli venire la febbre e farlo accogliere subito in ospedale. Disgrazia volle però che dopo pochi giorni portarono via tutti gli ebrei dall’ospedale, cosa che qui credevano impossibile. Di qui, circa una decina furono internati a Forlì. Poi non si sa più nulla. Si crede che un certo dott. Pordes che era qui in Urbino e conosceva questi ebrei di qui, si trovasse a Forlì in quel tempo, forse a lui si potrebbe domandare qualcosa; ora però è andato via da Forlì e credo si trovi in Ancona o in qualche paese vicino.
Dalla Dalaremi immagino avrete avuto anche voi comunicazione che verrà a prenderci un camion del ... Speriamo sia presto.
Infiniti saluti da Wanda Musiani
ricordarsi

Una Città n° 11 / 1992 Marzo
Articolo di Wanda Musiani
LE ULTIME TRACCE
Archivio
Grazie, padre, che in questa guerra hai deciso di rimanere umano
Una Città n° 276 / 2021 giugno-luglio
Realizzata da Andrea Rizza
Realizzata da Andrea Rizza
Mi rivolgo a voi come uomo trentanovenne, che è l’età che aveva mio padre Azem quando ci siamo separati, quando l’ho visto per l’ultima volta, senza sapere che sarebbe stato l’ultimo giorno che avremmo vissuto insieme...
Leggi di più
Il boschetto di La Fatarella. Ricordi spagnoli
Una Città n° 298 / 2023 dicembre 2023 - gennaio 2024
Come ogni anno, anche questo novembre, nell’85° anniversario della fine della battaglia dell’Ebro, varie associazioni si sono ritrovate nel bosco di La Fatarella per la posa di targhe commemorative in ricordo di combattenti delle brigate i...
Leggi di più
QUEI VAGONI
Una Città n° 264 / 2020 marzo
Marco Vigevani è uno dei più importanti agenti letterari italiani. Da due anni è il presidente del comitato eventi del Memoriale della Shoah di Milano, sorto lungo il binario 21 della Stazione Centrale; lo stesso dal quale, fra il dic...
Leggi di più
I RAGAZZI STANNO BENE
Una Città n° 266 / 2020 maggio
Cari amici,
vogliamo credere che stiate tutti bene e che siete tornati a respirare con più leggerezza. La situazione qui da noi è molto migliore rispetto alla vostra, però nell’aria si avverte comunque una specie di pesantezza ...
Leggi di più
In ricordo di Grazia Cherchi
Una Città n° 44 / 1995
... Su un piano strettamente letterario, penso che Grazia apprezzasse più Camus, il primo Camus, quello dello Straniero, di Caligola, del Malinteso. Poi ci fu la famosa rottura, e Grazia, come quasi tutti, optò decisamente per Sartre. Non solo per la sua ...
Leggi di più