"Fin quando le mie limitate forze fisiche e mentali me lo permetteranno, continuerò a combattere. Non sarò mai debole di spirito o indifferente. […]
Se mi dovessi ritrovare qui da solo -ciononostante non mi arrenderei”
nota dell’ottobre 1956
Nel corso di pochi giorni, le schermaglie armate si sono sviluppate in una rivolta armata nazionale, con la partecipazione delle masse […] che sono cresciute fino a divenire un gigantesco movimento popolare. […] Comitati nazionali, rivoluzionari e dei lavoratori sono sorti ovunque per organizzare e guidare la rivoluzione. Gli obiettivi e le parole d’ordine della rivoluzione sono divenuti gli stessi ovunque, a sostenere gli ideali dell’indipendenza nazionale, della sovranità, dell’eguaglianza e della non-interferenza. Queste rivendicazioni, che hanno rappresentato il contenuto progressista della sollevazione rivoluzionaria e della lotta per la libertà nazionale, e sono diventate sempre più legate alla protezione delle conquiste socialiste e con la richiesta di espandere la democrazia socialista, erano profondamente radicate nelle masse. […] Erano rivendicazioni nazionali giuste, cui si sarebbe dovuto adempiere molto tempo fa”.
nota da "Pensieri, memorie” - Snagov, 1956-57
Imre Nagy, leader della rivolta ungherese contro l'oppressione sovietica, fu impiccato il 16 giugno 1958.
Visita alla tomba di Imre Nagy
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Una Città n° 235 / 2016 novembre
Articolo di reprint di Imre Nagy
LA VISITA - IMRE NAGY
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Prefazione a "La storia dell'altro"PrefazionePierre Vidal-NaquetConsidero un grande onore che il periodico Una Città, pubblicato a Forlì, e di cui ho sempre apprezzato l’indipendenza, mi chieda di scrivere la prefazione a questa doppia storia della Palestina e di Israele, ad uso degli stud...
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