Una Città179 / 2010
Novembre


SCHEDARE L’UMANITA’. In un mondo in cui lasciamo tracce digitali sempre più consistenti, attraverso cellulari, carte di credito, ma anche con le parole che immettiamo nei motori di ricerca, e in cui potremmo essere catalogati non solo a fini commerciali, l’importanza di poter controllare, ed eventualmente cancellare, i nostri dati personali; il pericolo, non così remoto, del cyber-terrorismo e l’intricata questione della neutralità della rete; la convinzione che nessuno ha il diritto di saccheggiare internet e che la proprietà intellettuale va riconosciuta, anche economicamente; intervista a Michel Riguidel (da pag. 3 a pag. 6).
TUTTI EDITORI. Internet non è un "far-west”, una zona di non-diritto in cui tutto è permesso, non è nemmeno una fabbrica di copie, è piuttosto e soprattutto un potenziale "terreno di uguaglianza”; l’ambigua posizione di Google sulla neutralità della rete e la discutibile politica degli operatori di telefonia mobile; le possibili conseguenze di un importante accordo anticontraffazione, il cosiddetto Acta, che nell’intenzionale mancata distinzione tra beni materiali e immateriali, e tra farmaci finti e contraffatti, rischia di produrre effetti devastanti; l’auspicio che la condivisione dei file diventi legale; intervista a Jérémie Zimmermann (da pag. 6 a pag. 9).
ASSOCIARSI PER VIVERE MEGLIO. Anna Soru e Sergio Bologna spiegano perché hanno deciso di scrivere, assieme ad altri, un "Manifesto dei lavoratori autonomi di seconda generazione” (pag. 10-11).
LUNEDI’ GIRAVANO IN BARCA. Un’alluvione devastante, arrivata senza alcun preavviso, che in poche ore isola intere aree della città e produce danni ingenti; un intero piano della libreria allagato con tutti i libri, lo sconforto del primo momento e poi però la scoperta di una solidarietà diffusa e anche dell'inattesa efficienza della macchina dei soccorsi; l’incapacità di capire perché i media nazionali non ne hanno parlato, se non quando, ormai, non si vedeva più niente; intervista a Luisa Baron (da pag. 12 a pag. 15).
PERMESSO A PUNTI, un appunto di Francesco Ciafaloni sul controverso provvedimento che sta entrando in vigore (pag. 15).
IL CORAGGIO DI RESTARE. Tommaso Di Nardo, Gennaro Aletta e Cristina Liguori ci raccontano del loro lavoro presso l’Agenzia di sviluppo territoriale di Giugliano, che ha scelto di partire dalla zona industriale per restituire fiducia a un territorio che con fatica sta cercando di vincere la partita contro degrado e criminalità; la sfida di convincere gli imprenditori a mettersi in rete; lo sconforto di vedere che gli amici e i coetanei se ne vanno, ma anche la convinzione che chi sceglie di restare non è meno coraggioso (da pag. 16 a pag. 19).
PAPA’ NON DORMIVA... Un lavoro trovato nel solito sistema, amicizia e raccomandazione, e poi però la grande dedizione e i primi riconoscimenti; la sfida di mettersi in proprio e la scelta di puntare su prodotti ad alta tecnologia e sulle rinnovabili premiata da un fatturato in costante crescita; in una zona industriale in cui mancano luce, strade, fognature e si è costretti a convivere con un campo rom, la voglia comunque di fare, senza aspettare le istituzioni; intervista a Angelo Punzi (da pag. 18 a pag. 21).
VICINO DI BANCO. Morena Mezzalira e Marilisa Parlato raccontano di una piccola buona pratica, quella di un doposcuola, nata un po’ per caso in una cittadina veneta, dopo che un bambino a una festa aveva chiesto degli avanzi da portare a casa; l’iniziale difficoltà a entrare nelle famiglie e la scoperta di una grande solitudine tra le donne immigrate; l’inatteso contributo dei ragazzi più giovani (a pag. 22-23).
LUOGHI. Nelle centrali, via Imbonati, Milano.
L’EFFETTO HUKOU SUL MONDO. Ora che la Cina è una potenza mondiale, si sente sempre meno parlare di diritti umani; il terribile sistema dei certificati di residenza, gli Hukou, che impediscono ai contadini che si trasferiscono in città per lavorare di diventare cittadini a pieno titolo, una situazione di schiavitù e apartheid intollerabile che però la Cina sta esportando; il ruolo di Internet e quel premio Nobel a un dissidente, che è quasi più un’ammonizione all’Occidente che ai cinesi; il problema delle politiche di controllo delle nascite e quello delle comunità cinesi in Europa; intervista a Marie Holzman (da pag. 26 a pag. 29).
NAZIONI NASCOSTE E CRIMINI CHE DURANO. Stephen Eric Bronner ci parla di un convegno tenutosi recentemente a Tbilisi sul genocidio dimenticato dei circassi e di altri popoli del Caucaso (a pag. 29)
IL PADRE. Un intervento di Clemente Manenti in ricordo di Thomas Harlan, regista e scrittore, e del suo drammatico rapporto con il padre, Veit Harlan, criminale nazista, con cui fece i conti per tutta la vita (a pag. 30-31).
LA LETTERA DALL’INGHILTERRA, di Belona Greenwood, è a pag. 31.
LA PAROLA "ECOLOGIA”. Nella turbolenza persistente, iniziata col crollo del muro di Berlino, e alimentata poi dalla globalizzazione e dalla crisi economica, in tutta Europa vanno in crisi le socialdemocrazie e avanzano, salvo che in Italia, gli ecologisti; l’errore fatale dei Verdi italiani di associarsi alla sinistra neo o post-comunista; intervista a Marco Boato (da pag. 32 a pag. 36).
LA PAURA DELL’ALTRO. Un appunto di Alessandro Cavalli sui sentimenti di incertezza che attanagliano gli italiani e non solo in questi tempi di crisi (pag.35).
COMPUTARE, COMPUTER. Insegnare il latino con il metodo Ørberg, ossia come fosse una lingua naturale, senza quindi partire dalla grammatica, ma dai testi, per arrivare, solo in un secondo tempo, alle declinazioni; la conferma che così i ragazzi non solo si divertono, ma acquisiscono un bagaglio lessicale di rilievo; intervista a Andrea De Martini e Donatella Marchioro (da pag. 37 a pag. 39).
RICORDIAMO CLAUDE LEFORT. L’amico Pierre Pachet ci parla della forza di Lefort, quella del rifiuto di servire, non solo le convenzioni, ma ancor più le idee forti, e seducenti, del momento; la sua riflessione sulla democrazia come luogo vuoto del potere in cui le divisioni della società possono manifestarsi. Per ricordare il grande filosofo militante ripubblichiamo anche l’intervista del 2000, "Pieno potere”, dedicata all’analisi del totalitarismo comunista (da pag. 40 a pag. 43).
LA LETTERA DALLA CINA, di Ilaria Maria Sala, è a pag. 45.
APPUNTI DI UN MESE. Si parla di demenza e dei vicentini "lavora e tasi” che non chiedono i risarcimenti per l’alluvione; del diritto all’oblio e di Diaspora, un social network che permette di tenere i dati personali nel proprio computer; del discorso sulla democrazia tenuto da Cameron in Cina; dell’Hiv e di un’Africa dove ogni giorno nascono mille bambini sieropositivi; delle elezioni in Moldavia; dei trapianti e del delicato dibattito che sta coinvolgendo medici e eticisti; del boicottaggio di Caterpillar e della discutibile efficacia di una legge contro il negazionismo (da pag. 44 a pag. 47).
LA VISITA è alla tomba di Oscar Wilde.
HO LITIGATO COLL’IMPERATORE. "Non mi veniva lontanamente nel pensiero che l’Italia potesse farsi togliere dalle mani la libertà, che le era costata tanti sforzi e tanto sangue e si teneva dalla mia generazione un acquisto per sempre. Ma l’inverisimile accadde...”. Per il "reprint” dell’ultima, pubblichiamo il racconto di Giorgio Levi Della Vida sul suo incontro con Croce.
La copertina, con i ragazzi del liceo "Quadri”, è dedicata ai vicentini.