Una Città173 / 2010
Aprile


SOTTO I DUE FIGLI A DONNA. In Cina la politica del figlio unico, l’inurbamento e l’accesso alle analisi prenatali in questi decenni hanno portato a un grave sbilancio tra maschi e femmine, dagli effetti ignoti; il caso della Corea, dove ora il trend si sta invertendo e quello dei paesi dell’America Latina, che iniziano a registrare, per la prima volta, meno di due figli per donna; una tendenza globale che verosimilmente nella seconda metà del secolo ci porterà un giorno a dire: "Quest’anno la popolazione mondiale non è cresciuta”; i cambiamenti in atto nel nostro paese dove oggi le donne del nord che lavorano fanno più figli di quelle del sud fuori dal mercato del lavoro; intervista a Massimo Livi Bacci (da pag. 3 a pag. 5).
DA ITALIANO, TORNO VIA... Gli amici Chiara Frugoni e Donato Cioli ci hanno consigliato di intervistare Papa Chissokho, un loro amico senegalese che si appresta a lasciare l’Italia dopo 19 anni; per presentare l’intervista riportiamo le parole di Chiara: "Lui, Papa, l’ho incontrato giovanissimo a Pisa che vendeva gli accendini e dormiva anche per strada. Molto intelligente, bravo, onestissimo, piano piano si è conquistato una posizione, si è sposato con una moglie (assai bella e intelligente) che lo ha raggiunto a Bergamo ed è divenuta infermiera; hanno due figli. Ora tutta la famiglia ha la cittadinanza italiana. Ma, a giugno, tornano per sempre in Senegal, per i continui e troppi insulti ricevuti a Bergamo, Papa e Alima, e i loro figli, Farma e Modou, a scuola. Tornano vincenti, in un certo senso, perché Papa ha intenzione di aprire una società di import-export di macchinari (intestata a lui e alla moglie: musulmani illuminati ce ne sono) ma è l’Italia che perde una famiglia che avrebbe arricchito la nostra società, per ottusità” (da pag. 6 a pag. 10).
DOPO DUE VERSI DI LEOPARDI... Un mestiere che si continua ad amare perché è bello veder crescere i propri allievi, ma che con gli anni sta diventando sempre più impegnativo: i ragazzini di oggi sono più svegli, sanno più cose, anche se in modo disordinato, e però non riescono a mantenere l’attenzione e poi non riconoscono l’autorità formale, danno del tu fin dalle elementari e a volte sembrano così fragili; il problematico rapporto con genitori spesso assenti o comunque disorientati e però quasi sempre dalla parte dei figli; l’impressione che questi ragazzini in realtà soffrano della mancanza di un vero dialogo con il mondo adulto; intervista a Laura Ortensi, Annalisa Piazzesi, Chiara Vocetti e Gianpiero Da Costa (da pag. 11 a pag. 14).
IL PROFILO PERSONALE. Le politiche attive, nate per promuovere le risorse autonome dei lavoratori, attraverso l’orientamento e la formazione, nonostante le pressioni e i vincoli europei, nel nostro paese stentano a essere riconosciute nella loro portata; il difficile passaggio dal collocamento meccanico ai centri per l’impiego, il cui obiettivo è un accompagnamento personalizzato degli utenti; l’importante innovazione del "patto di servizio” che sancisce un rapporto di mutua responsabilità tra chi cerca lavoro, i servizi per l’impiego e le imprese; il timore che gli interventi anticrisi, tutti centrati su politiche passive, in assenza di una visione strategica, abbiano effetti ulteriormente depressivi sull’economia; intervista a Concetto Maugeri (da pag. 15 a pag. 19).
PER OTTO MINUTI! Il 13% delle donne che lavoravano all’inizio della gravidanza si dimette entro il primo anno di vita del bambino; dietro questa decisione tanti pregiudizi e la talora incomprensibile ostilità delle aziende ad accogliere quella minima flessibilità indispensabile alle donne per poter realizzare il loro doppio desiderio di stare nel mercato del lavoro e anche col proprio bambino; l’inadeguatezza di un sindacato fermo al modello fordista con un’idea del part time residuale e pauperista; le "buone pratiche” adottate da alcune aziende senza peraltro stravolgere la propria organizzazione; intervista a Marina Piazza (da pag. 20 a pag. 23).
LUOGHI. Nelle centrali, il piccolo campo nomadi di Via Cavriana a Milano.
LA LINGUA E’ LA STESSA. Paolo Bergamaschi ci parla di una Bosnia Erzegovina segnata ancora da una forte litigiosità tra musulmani, serbi e croati, che i patti di Dayton anziché attutire hanno esasperato; un paese che stenta a ripartire, la cui unica industria che tira è quella della politica che sforna centinaia di amministratori; gli ostacoli, quasi insormontabili, lungo la strada per Bruxelles (a pag. 26-27).
LORENZO E’ MORTO A 19 ANNI. A Rossosch, cittadina di campagna a due giorni di viaggio da Mosca, dove nell’inverno del 1943 iniziò la drammatica ritirata dell’Armir, all’inizio degli anni 90 gli alpini sono tornati con l’idea di costruire qualcosa che rimanesse a beneficio della popolazione e a ricordo di coloro che non sono più tornati: un asilo per i nipoti dei nemici di un tempo; diario di viaggio di Silvia Golfera (da pag. 28 a pag. 30).
LA CHIERICHETTA. La ricerca, fin da bambina, del proprio posto in una chiesa tutta declinata al maschile; la passione per una lettura femminista dei testi; uno spirito libero e battagliero, che quando sente toccata la propria dignità non esita ad assumersi anche dei rischi, come quando fece riscrivere al "femminile” il contratto per il nuovo lavoro; intervista a Sara Manzoni (da pag. 31 a pag. 33).
LA FISICA DELLA SECONDA NATURA. La fisica della città, la possibilità cioè di affrontare lo studio della complessità della città, con il suo intreccio di flussi, informazioni, forme, con una nuova scienza che metta insieme fisica, matematica, sociologia, urbanistica, eccetera; la mobilità dei cittadini simulata come un gas di atomi intelligenti; l’ipotesi, per ora confermata, che in un sistema complesso l’auto-organizzazione funzioni meglio della coercizione centralizzata; il grande legame fra scienza, città e democrazia; intervista a Bruno Giorgini (da pag. 34 a pag. 38).
IL PROBLEMA SOCIALISTA... Pubblichiamo alcune lettere della corrispondenza fra Aldo Capitini e Guido Calogero scritte negli anni, cruciali per l’Italia, dell’immediato secondo dopoguerra, quando si decisero le sorti di alcuni partiti, in particolare del Partito d’Azione e, forse, anche del Partito socialista (da pag. 39 a pag. 41).
RICORDARSI. Una cartolina dal primo maggio del 1945.
LA LETTERA DALLA CINA, di Ilaria Maria Sala, è a pag. 45.
LA VISITA è alla tomba di Primo Mazzolari.
APPUNTI DEL MESE. Si parla dei risultati elettorali e di Sylos Labini, degli effetti psicologici della disoccupazione, della Serbia, che forse più per opportunismo che in seguito al rimorso, ha infine riconosciuto i crimini commessi a Srebrenica; di come Facebook e Google stiano mettendo in crisi, sul piano morale e deontologico, tanti terapeuti e psichiatri; di una cena a Long Beach, del sedicesimo suicidio avvenuto quest’anno nelle carceri italiane; della vita nei campi della Striscia di Gaza dove i bambini fanno i compiti a lume di candela, del sostituto d’imposta eccetera eccetera (da pag. 44 a pag. 47).
AI LETTORI. "Questo che oggi diamo alle stampe è l’ultimo numero de II Mondo. Esso non differisce dal primo apparso diciotto anni orsono: la stessa veste, lo stesso impegno politico e culturale hanno conservato costante il suo indirizzo nel corso di una lunga ed attiva esistenza”. Per il "reprint” dell’ultima, pubblichiamo l’editoriale non firmato, scritto da Mario Pannunzio, apparso su "Il Mondo” dell’8 marzo del1966, annunciante la chiusura del settimanale.
In copertina: Varanasi, India, aula scolastica.