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Hai cercato " israele", trovati 232 risultati

Una Città 95/2001
IL RITORNO IMPOSSIBILE...
Intervista a Ephrain Kleiman di Francesco Papafava
La responsabilità dei paesi arabi nel tenere aperta la piaga terribile dei campi profughi per 50 anni. Un ritorno in case che non ci sono più che comporterebbe la fine di Israele come Stato ebraico. Il grave errore di aver reagito con mezzi militari ai lanci di sassi. Intervista a Ephraim Kleiman.

Una Città 95/2001
CONTINUERANNO A UCCIDERCI CONTINUEREMO A UCCIDERLI...
Intervista a Avraham Laor, Rona Jona, Roy Sagir, Ron Sick Sick, Yanai Spitzer di Francesco Papafava
Lo sforzo fatto dagli israeliani negli ultimi dieci anni per riconoscere i diritti dei palestinesi. Ci sarà pure un’altra soluzione al ritorno dei profughi. I giovani che non vanno più neanche in città vecchia. Il ricordo di ciò che successe nella seconda guerra mondiale che si allontana. Il rischio che ci sia chi decide di andarsene. L’impossibilità di portare una guerra ai palestinesi. Intervista a Yanai, Ron, Rona, Roy, Avraham.

Una Città 94/2001
L’INCUBO SHARON (III)
Intervista a Basima Adawin di Francesco Papafava


Una Città 94/2001
L’INCUBO SHARON (I)
Intervista a Mooky Dagan-Maimon di Francesco Papafava
Lo smantellamento degli insediamenti, condizione di ogni processo di pace; il diritto al ritorno va riconosciuto ai palestinesi, insieme alla presa d’atto, però, che poi si dovrà parlare più che altro di risarcimenti; l’assurda richiesta ad Arafat di firmare la fine del conflitto; il sogno della sicurezza, realizzabile solo nella pace e nell’integrazione. Interviste a Mooky Dagan, a Ezra Nahmad, israeliani, e a Basima Adawin, palestinese.

Una Città 94/2001
L’INCUBO SHARON (II)
Intervista a Ezra Nahmad di Francesco Papafava
intervista a Ezra Nahmad

Una Città 93/2001
L’AVAMPOSTO
Intervista a David Bidussa di Gianni Saporetti
Una crisi indotta anche da ondate immigratorie in nulla simili alle precedenti; il “racconto” del ‘48, smentito dai nuovi storici. Una cultura sionista comunitarista, impregnata di populismo russo più che di illuminismo; il binomio nazionalismo-socialismo e i leader che continuano a venire dai kibbutz. L’incapacità dei palestinesi di uscire da logiche di “liberazione nazionale”. Intervista a David Bidussa.

Una Città 92/2001
LA RITUALIZZAZIONE RISCHIOSA
Intervista a Christoph Miething di Barbara Bertoncin
I giovani conoscono la shoah solo dai documenti e c’è il rischio di ridurre la memoria a qualcosa di imposto, di aggressivo, di ossessivo. Un giovane tedesco che oggi incontra un giovane ebreo non vuole considerare ciò un evento da tematizzare. La presenza continua della polizia alla sinagoga, segno di una perdurante anormalità. L’importanza, forse decisiva, degli incontri fra giovani. Intervista a Christoph Miething.

Una Città 90/2000
LA RADICE COLONIALE
Intervista a Wlodek Goldkorn di Gianni Saporetti
Il necessario e ineludibile riconoscimento del carattere coloniale, non solo nazionale, del conflitto. Perché il '67 non può cancellare il '48. La visione di Peres di un grande Medio Oriente, di una confederazione fra Israele, Giordania e stato palestinese, in cui gli ebrei siano finalmente integrati. Perché di Gerusalemme non si doveva assolutamente parlare. Arafat, in fondo, voleva fare come Ben Gurion. Intervista a Wlodek Goldkorn.

Una Città 90/2000
“FAMIGLIE BENETTON”, PACS, PILLOLA DEL GIORNO DOPO...
Intervista a Corinne Auffret di Vicky Franzinetti, Gianni Saporetti
Marsiglia, una città in cui il meticciato è ormai diffusissimo. Il rapporto con le donne immigrate, fra le quali spesso funziona lo stereotipo comunitario. La pillola RU, abortiva, e quella contraccettiva, “del giorno dopo”, passi avanti importanti per le donne. La conquista del Pacs, ma anche il rischio, forse inevitabile, del ‘ripudio’, unilaterale e con effetto immediato. Intervista a Corinne Auffret del Planning Familial.

Una Città 89/2000
MOLTO DA RISPETTARE MOLTO DA COSTRUIRE
Intervista a Francesco Ciafaloni di Gianni Saporetti
Nell’immigrazione i cambiamenti sono continui e repentini e le catene migratorie si susseguono e si sovrappongono. Ora è il momento dei rumeni con diplomi tecnici. Il micidiale circolo vizioso fra irregolarità del lavoro nero e permesso di soggiorno. Il problema della sicurezza. Il rischio di far rappresentare un gruppo oltremodo variegato all’esponente religioso del momento. Intervista a Francesco Ciafaloni.