Risultati della ricerca


Hai cercato " israele", trovati 232 risultati

Una Città 104/2002
UNA CITTA' VUOTA, IMMOBILE, SPETTRALE...
Intervista a Francesca Ciarallo di Barbara Bertoncin
Intervista a Francesca Ciarallo

Una Città 104/2002
CHAPEAU! SIGNOR KOHL
Intervista a Peter Schneider di Edith Abraham, Riccardo Biadene
Il dibattito sulla Shoà in Germania è andato troppo oltre, ormai si fa a gara a chi ha capito meglio l’orrore, a chi è più antifascista. La parola d’ordine “mai più guerra” che tanta forza aveva preso in Germania dall’esperienza tragica del secolo, doveva cadere per forza di fronte al rinnovarsi delle aggressioni più odiose. La speranza in un’Europa unita, democratica e in concorrenza con gli Usa. Intervista a Peter Schneider.

Una Città 103/2002
CHE NON MI VENGANO A PARLARE DI BIRKENAU...
Intervista a Liana Millu di Barbara Bertoncin
Intervista a Liana Millu.

Una Città 103/2002
LA MATRICE DEL CONTROLLO
Intervista a Jeff Halper di Barbara Bertoncin
Una politica israeliana sistematicamente pianificata a pregiudicare per sempre qualsiasi possibilità di uno stato palestinese realmente sovrano. 400.000 ebrei vivono già al di là dei confini del ‘67. L’E1, sigla anonima che denomina uno spicchio di territorio che taglierebbe l’ultimo corridoio nord-sud accessibile ai palestinesi. Il sogno, una volta che ci sarà lo stato palestinese, di una confederazione alla ‘scandinava’, aperta alla libertà di circolazione e di residenza di tutti ma dove ognuno vota per il proprio parlamento. Intervista a Jeff Halper.

Una Città 103/2002
IL ‘38, IL ‘48...
Intervista a Piero Cividalli di Francesco Papafava
Come una facoltosa famiglia di ebrei italiani, antifascisti, amici dei fratelli Rosselli, decise di fronte alle leggi razziali di andarsene in Israele. Arruolarsi nella Brigata Ebraica dell’esercito inglese per tornare in Italia a combattere i tedeschi e ritrovare nonni e parenti. La vita dura nella Israele dei primi anni. La partecipazione alla guerra del ‘48, e a tutte le altre. Gli ideali sionisti e l’illusione, che le guerre fecero cadere, della nascita di un ebreo e un uomo nuovi. Il ricordo indelebile di quel gruppo di ragazzetti arabi. Intervista a Piero Cividalli.

Una Città 103/2002
AL FREDDO, GIOVANI E VECCHI, EBREI E ARABI...
Intervista a Leena Dallasheh di Francesco Papafava
Un’associazione, Ta’ayush, “Vivere insieme”, creata da ebrei e palestinesi con l’idea che vivere insieme, da buoni vicini si può e che pratica l’interposizione e l’assistenza ai civili. Due stati con confini definiti ma senza check-point e barriere psicologiche. L’odio tremendo provocato dagli insediamenti. Intervista a Leena Dallasheh.

Una Città 103/2002
IL VICOLO CIECO DEL NAZIONALISMO
Intervista a Asher Salah di Francesco Papafava
Una nuova sinistra che rimette in discussione il carattere etnico dello stato, ormai inadatto a rappresentare la complessità di una situazione attraversata da grandi contraddizioni e conflitti, fra ashkenaziti e sefarditi, fra immigrazioni vecchie e nuove, fra laici e religiosi, fra israeliani ebrei e israeliani arabi, fra israeliani e palestinesi. La galassia di gruppi, nati soprattutto nelle università, in cui militano ebrei e palestinesi, insieme. Il ruolo svolto dai nuovi storici. La prospettiva, ormai molto difficile, dei due stati e quella confederale. Intervista a Asher Salah.

Una Città 102/2002
IL KIT DIRITTI UMANI
Intervista a Severino Saccardi di Gianni Saporetti, Massimo Tesei
Ragazzi svegli, curiosi, desiderosi anche di impegnarsi, ma che rischiano di vivere in un “eterno presente”, privi di memoria storica. Una scuola che dovrebbe stimolare la capacità critica dello studente. Il pericolo che anche le migliori intenzioni degli insegnanti si traducano in semplificazioni facili. Appassionare i ragazzi a Socrate, la cosa più bella di Barbiana. Intervista a Severino Saccardi.

Una Città 102/2002
ISRAELE E PALESTINA
Intervista a Pierre Vidal-Naquet di Sulamit Schneider
intervista a Pierre Vidal-Naquet

Una Città 102/2002
QUEL GOLPE CHIESTO DAI DEMOCRATICI
Intervista a Franco de Courten di Barbara Bertoncin
Un paese, l’Algeria, che dopo aver sconfitto il terrorismo e aver instaurato libertà fondamentali come quella di stampa, tenta di superare una difficile crisi sociale ed economica che dura ormai da troppo tempo e da cui dipende anche il successo di una transizione verso una piena democrazia. L’incomprensibile indifferenza di un Occidente peraltro impegnato nella lotta al terrorismo islamista. Intervista a Franco de Courten.