Vorrei che il teatro ricominciasse dall'esistenza reale di un drammaturgo, dall'esistenza reale di un regista, dall'esistenza reale di attori, dall'esistenza reale di un'unità di intenti da parte di queste diverse persone, le quali, per cominciare, vogliano svolgere un certo loro programma, che è artistico. Io non ho nessuna paura di pronunciare la parola artistico, perché artistico viene da arte, arte vien da arte di fare le scarpe; e, Santo Dio, vorrei che vi fossero degli attori in Italia che sapessero fare le scarpe, ossia sapessero presentarsi in scena! Non ce ne sono. E ce ne sono tanto meno quanto più giovani sono. Questo è l'aspetto ridicolo di tutti i discorsi che si fanno oggi sul teatro italiano. A parte questo, so benissimo che il teatro, in un paese che voglia avere un teatro, è un'istituzione come la scuola, come le biblioteche, come i musei e ha bisogno del sostegno dello Stato. Ritengo però che questo aiuto dello Stato si abbia oggi nelle condizioni peggiori, in una situazione corporativa, che è la stessa creata a suo tempo dal regime fascista e che si perpetua nei clima di mafia totale in cui viviamo: in una perpetua convivenza di mafie politiche, sociali, artistiche, letterarie. E a questo io sono nettamente contrario.
l'altra tradizione
L'Espresso / 1972
Testo di Chiaromonte Nicola
Intervento sul teatro
Archivio
Giacomo Matteotti a Palmiro Togliatti - 1924
Una Città n° 303 / 2024 settembre
Roma, 25 gennaio 1924
Ho ricevuto oggi la vostra lettera del 24 corrente con allegata copia della deliberazione del vostro Comitato centrale già comunicata alla stampa. Voi ci proponete in sostanza un blocco elettorale ma con tre condizioni o preg...
Leggi di più
QUEL CONGRESSO
Una Città n° 275 / 2021 maggio
Realizzata da Alessandro Giacone, Cesare Panizza
Realizzata da Alessandro Giacone, Cesare Panizza
Roselyne Chenu è stata assistente di direzione presso il Congresso per la libertà della Cultura, segretaria generale della Fondation pour une entraide intellectuelle européenne e della Fondation d’Hautvillers pour le dialogue de...
Leggi di più
Nord e Sud
Una Città n° 303 / 2024 settembre
Nord e Sud di F. Papafava
È divertente vedere come queste elucubrazioni sul Nord e sul Sud si allargano e penetrano sulla folla. Giorni sono ho sentito da un’operaio socialista che i proprietari nell’Italia settentrionale suono buoni a...
Leggi di più
Danilo, ci manchi
Una Città n° 303 / 2024 settembre
Non c’è stato, non si dice clamore, ma neanche eccessiva attenzione al centenario della nascita di Danilo Dolci, sociologo prestigioso, che ha impegnato la sua vita in una duplice direzione: educare i cittadini a una conoscenza intellige...
Leggi di più
Giustizia e utilità
Una Città n° 303 / 2024 settembre
Maffeo Pantaleoni
Ginevra, 5 marzo 1900
Carissimo,
Appunto, soltanto dagli amici si può chiedere che siano indulgenti se non si scrive loro! I guai sono tanti, il lavoro incalza, e il tempo basta appena per fare le cose che la necessit&agr...
Leggi di più