"Non appartengo a quella categoria di individui a cui almeno una catena di librerie londinesi riserva una particolare sottoclasse nella sezione ‘biografie’ con l’etichetta ‘personalità’ o, nel gergo odierno, ‘celebrità’: cioè non appartengo a quelle persone talmente conosciute per qualsivoglia motivo che il loro nome suscita curiosità attorno alla loro vita. Non appartengo alla classe di persone autorizzate dalla propria vita pubblica a intitolare la propria autobiografia ‘memorie’; si tratta in genere di uomini e donne che hanno compiuto azioni che vogliono giustificare o documentare davanti all’opinione pubblica o che sono vissuti a contatto con i grandi eventi e con le persone che con le loro decisioni hanno influito su questi eventi. Probabilmente il mio nome apparirà nelle storie di qualche argomento specialistico come il marxismo e la storiografia del ventesimo secolo e forse finirà in qualche libro  sugli intellettuali britannici del Novecento. A parte questo, se il mio nome dovesse scomparire completamente, come la lapide dei miei genitori nel Cimitero centrale di Vienna, che ho cercato invano cinque anni orsono, non si aprirebbero vuoti apprezzabili nella narrazione di quel che è successo nella storia del Novecento in Gran Bretagna e altrove. […]

Ci sono però alcune ragioni per cui potrebbe valere la pena di leggere questo libro, a prescindere dalla curiosità di ogni essere umano per altri esseri umani. Ho vissuto quasi tutto il secolo più straordinario e terribile della storia umana. […] Forse, nel corso di questa lunga vita, non ho lasciato nel mondo un’impronta visibile, anche se ho lasciato una notevole quantità di tracce impresse sulla carta, ma da quando, all’età di sedici anni, mi sono reso conto di essere uno storico, ho osservato e ascoltato per la maggior parte della mia vita e ho cercato di capire la storia del mio tempo.”
Eric Hobsbawm
(Anni interessanti. Autobiografia di uno storico, Rizzoli, Milano 2002)

La lapide si trova nel cimitero di Highgate (Londra) a pochi metri dal memoriale di Karl Marx.