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Una Città 38/1995
L’ERESIA DELL’ETICA
Intervista a Giampietro "Nico" Berti di Franco Melandri
L’identificazione fra socialismo e abbattimento del capitalismo è alla base della fine del socialismo reale e della crisi della socialdemocrazia. L’importanza di quegli eretici del socialismo, Merlino, Caffi, Rizzi, allora emarginati perché vedevano il socialismo non come negazione di qualcosa, ma come affermazione di un’etica. Intervista a Nico Berti.

Una Città 38/1995
DOVER VIVERE DA INNOCENTE
Intervista a Massimo Carlotto di Gianni Saporetti
L’odissea di un ragazzo di estrema sinistra che in un lontanissimo 76 si trovò sul posto di un delitto. Un processo durato 11 processi e 18 anni. La latitanza che guasta la vita quotidiana e gli affetti. Il mondo, in Francia, degli esiliati politici, esponenti di una generazione bella e sfortunatissima. Un Messico orribile dove scompaiono i bambini. La solidarietà che serve a sopravvivere e a perseguire una "giustizia giusta". Il lento avvitamento in un epilogo tragico, evitato in extremis. Intervista a Massimo Carlotto.

Una Città 38/1995
AVDO E MIRA
Intervista a Avdo, Mira, redattore, Mila, Hans Koschnick di Michele Colafato, Massimo Tesei
Interviste da Mostar.

Una Città 38/1995
OPINIONE PUBBLICA
Intervista a Giorgio Calò di Franco Melandri
Il sondaggio, a volte anche manipolato, è ormai usato come slogan e come strumento di pressione. La piazza telematica non sarebbe democrazia diretta ma tirannide. In un paese spaccato in due dove il risultato elettorale lo decideranno gli incerti, il controllo dei mezzi di comunicazione televisivi può essere decisivo. La necessità di una grande coalizione per la difesa di una democrazia in pericolo. Il rischio serio di quei cinque milioni di italiani che sono contro il parlamento. Intervista a Giorgio Calò.

Una Città 38/1995
LA FRONTIERA DELL’INIZIO
Intervista a Carlo Casini di Marco Bellini
Embrioni tenuti in laboratorio in azoto liquido per essere dati alla sperimentazione. Il problema dell’identità familiare del bambino nel caso della fecondazione eterologa. La riduzione fetale operata nel caso di gravidanze plurigemellari, l’escamotage del pre-embrione. La fecondazione artificiale in vitro, ancor più che il problema dell’aborto, ci sta ponendo domande ultime e drammatiche sulla vita dell’uomo. Intervista a Carlo Casini.

Una Città 38/1995
LA CONDIZIONE OPERAIA AL DEPURATORE MI-NORD
Intervista a Lele Galbiati di Marco Bellini
Come dalla lettura di Simone Weil possano venire delle idee su come riorganizzare il lavoro e la gestione di un depuratore pubblico. Operai che facevano i guardiani che, senza incentivi economici, si trasformano in manutentori ognuno con un suo ruolo. Ma ora, la domenica, portano le famiglie a visitare il posto di lavoro. La necessità di colmare il vuoto culturale nella società. Intervista a Lele Galbiati.

Una Città 38/1995
L’AUTO
Intervista a Guido Viale di Franco Melandri, Gianni Saporetti
L’alterazione profonda prodotta dall’auto sui nostri sensi. Periferie concepite in funzione dell’auto. La progressiva scomodità dell’auto e l’incredibile spreco della "stufa semovente". L’impossibile ritorno alla lentezza delle comunità vernacolari. Il cortocircuito fra mezzo privato e pubblico. L’idea del taxi collettivo. Intervista a Guido Viale.

Una Città 38/1995
LORO
Intervista a Giovanna Cappelletto di Gianni Saporetti
La grande sensibilità di ragazzi che soffrono della sindrome dell’orfano. Le tante ore di fronte alla tv, le poche di sonno, e la faticosa battaglia, forse persa, a favore del libro. Ma della ex Jugoslavia a casa hanno parlato. La necessità di un rapporto con loro innanzitutto affettivo. Intervista a Giovanna Cappelletto.

Una Città 37/1994
LE MILLE NOTTI DI SARAJEVO
Intervista a Adriano Sofri di Massimo Tesei
Una città allo stremo, al gelo, senza luce, senza pane, dove ogni giorno si infittisce la pioggia di granate. L’unica possibilità per salvare i bosniaci resta quella di un intervento internazionale per disarmare i banditi. Una persecuzione razzista, sostenuta dalla disgustosa incapacità e complicità dei paesi occidentali, trasmessa in diretta nel pianeta, che ha distrutto tutto il senso che i bosniaci avevano della loro storia, del loro passato, dei presunti valori dell’Europa in cui loro avevano creduto. Intervista a Adriano Sofri.

Una Città 37/1994
UOMINI ORDINARI
Intervista a Carlo Ginzburg di Massimo Tesei, Gianni Saporetti
Perché dei poliziotti senza nessun addestramento e indottrinamento, riservisti di mezza età, non si tirano indietro, pur avendone la possibilità, di fronte all’ordine improvviso di uccidere donne, bambini e vecchi? L’impressionante esperimento di Milgram e il rischio di sottovalutare il peso di un’ideologia che disumanizzava le vittime. Il problema morale della distanza tecnologica che evita il sudiciume dello sterminio "a mano" e protegge psicologicamente il carnefice. Le parole di Primo Levi sulle zone grigie di un potere che ha bisogno di tanti gesti intermedi e la straordinaria novità di una storia politica riletta insieme alla storia della vita quotidiana. Il mistero, che resta e su cui bisogna continuare a interrogarsi, del perché si ubbidisce a un ordine. Intervista a Carlo Ginzburg.