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Una Città 60/1997LA FRANCIA E L'UFFICIALETTO
Intervista a Adriano Sofri di Edi Rabini, Gianni Saporetti
Una campagna d’odio feroce, la fobia per una presunta lobby oscura e potente, talmente unita da non potersi reggere che su un patto di sangue, la ragione superiore dei giudici, l’astio per gli intellettuali e il culturame. Il paragone fra il caso Sofri Bompressi Pietrostefani e l’affaire Dreyfus se è del tutto improprio riferito agli imputati, non lo è affatto per quel che riguarda gli accusatori e i loro tenaci e zelanti sostenitori. Intervista ad Adriano Sofri.
Una Città 60/1997
FRA CINICI E GESUITI
Intervista a Gino Bianco di Franco Melandri
La straordinaria figura di Nicola Chiaromonte, discepolo di Andrea Caffi, amico di Moravia, Camus e Malraux, con cui combattè in Spagna, critico radicale di ogni ideologismo, di ogni totalitarismo, di ogni società che vive in malafede, pronta a credere a ogni menzogna. Fu nemico spietato del mito dello Stato, nato con la modernità, che accomunò Mussolini, Stalin e Hitler. L’esperienza feconda di Tempo Presente, condivisa con Ignazio Silone. Grande libertario, incompreso dalla sinistra, stalinista e non, continuò a credere nella necessità di gruppi e comunità che si opponessero alla deriva, oppressiva e permissiva insieme, della società occidentale. Intervista a Gino Bianco.
Una Città 60/1997
LA SEGRETA STRATEGIA
Intervista a Luciano Lanza di Franco Melandri
Dopo tanti anni di silenzio la verità sulla strage di piazza Fontana forse si avvicina. Le impressionanti carte dei giudici in cui si racconta di un convegno a Roma dove tutto iniziò, di una strategia internazionale golpista, di servizi segreti tutt’altro che deviati, di una montatura contro gli anarchici architettata per tempo. Le responsabilità per la morte di Pinelli. Intervista a Luciano Lanza.
Una Città 60/1997
LA FINE DEL PROSSIMO
Intervista a Paul Virilio di Marco Bellini
La sostituzione del riflesso alla riflessione, frutto della cibernetica e di Internet, può minare i fondamenti dell’urbanità e partorire la tirannide. Tutto è ormai prossimo, ma tutto può essere allontanato con un tasto. La difficoltà a democratizzare la velocità della luce. La mancanza di una elaborazione adeguata alla fase che stiamo vivendo, quella di una città derealizzata e di una terra divenuta ormai troppo piccola. Intervista a Paul Virilio.
Una Città 60/1997
IL MALCONTENTO
Intervista a Gessica Marodin, Vittorio Dall’Acqua di Barbara Bertoncin, Gianni Saporetti
Intervista a Gessica Marodin e Vittorio Dall'Acqua.
Una Città 60/1997
L’EUCARESTIA CON LA GUAJABA
Intervista a José Ramos Regidor di Edi Rabini, Gianni Saporetti
Ad un certo punto, nell’ambito della teologia della liberazione abbiamo cominciato a intuire che, oltre alla lotta di classe, importante e necessaria affinché gli indios non facessero la fame, era altrettanto necessario riconoscere che gli indios hanno una cultura e una religione che per ben 500 anni abbiamo completamente ignorato o, peggio, che abbiamo cercato di dominare come fosse una cosa diabolica... Intervista a Josè Ramos Regidor.
Una Città 60/1997
QUEL VENERDI’ POMERIGGIO
Intervista a Cesare Vurchio di Franco Melandri
Intervista a Cesare Vurchio.
Una Città 59/1997
I CAPITALISTI DI MARX
Intervista a André Glucksmann di Marco Bellini
A differenza della Bosnia, dove si doveva intervenire subito, in Albania non è chiaro il perché né il come dell’intervento. Il sospetto è che si voglia solo prevenire un esodo. L’incapacità cronica di capire l’Est e le conseguenze devastanti, specie sull’idea del lavoro, di decenni di marxismo. Un’Europa chiusa non può che partorire dei Le Pen. Intervista a André Glucksmann.
Una Città 59/1997
DI FATTO E DI DIRITTO
Intervista a Ezio Menzione di Gianni Saporetti
L’accettazione non basta, senza il riconoscimento delle unioni di fatto, verso gli omosessuali continueranno a persistere gravissime discriminazioni, che riguardano la reversibilità della pensione, l’eredità, le imprese familiari, i contratti d’affitto. Il problema delicato del diritto all’adozione, affrontabile, come avviene già negli Usa, pragmaticamente. Intervista a Ezio Menzione.
Una Città 59/1997
GLI OSCURI TESTIMONI
Intervista a Padre Bruno Chenu di Marco Bellini
Frère Christian, Frère Luc, Frère Christophe, Frère Michel, Frère Célestin, Frère Paul, Frère Bruno. Sono i sette monaci trappisti di Tibhirine, nell’Atlante algerino, del cui sacrificio ricorre in questo mese il primo anniversario. La loro caparbietà nel rimanere con i poveri, in mezzo al popolo che tanto amavano, la loro paura crescente per quello che ormai stava per succedere, il loro rifiuto di essere considerati dei martiri cristiani, per non offendere una religione, l’islam, che loro non avevano mai voluto confondere con il fanatismo islamista. Il commovente e straordinario testamento di Christian, il priore, che dà appuntamento al fratello, al suo assassino, al cospetto del Padre comune. Intervista a padre Bruno Chenu.