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Una Città 66/1998L'IMMIGRATO FARA' IL TASSISTA
Intervista a Guido Bolaffi di Katia Alesiano
La nuova legge sull’immigrazione cerca solo di disciplinare una situazione che finora ci ha trovato del tutto impreparati. A chi entra vanno garantiti i diritti. L’importanza di liberalizzare, aprendole anche agli immigrati, certe professioni oggi chiuse ermeticamente. La volontà di lavorare dell’immigrato, anche in posti o orari disagiati, va valorizzata. Intervista a Guido Bolaffi.
Una Città 66/1998
IL VENTO DELLA PAURA
Intervista a Cherifa Keddar di Monica Morabito, Massimo Tesei
Una famiglia che viene prima avvisata, poi minacciata e infine aggredita dagli islamisti secondo le tecniche del controllo terroristico del territorio. Spesso a colpire sono stati i vicini, i parenti, giovani del quartiere conosciuti. In zone dove tutte le donne portavano il velo, a sentirsi isolati oggi sono i sostenitori del Fis. Il ruolo dell’autodifesa. Intervista a Cherifa Keddar.
Una Città 66/1998
L’ALGERIA SAREBBE STATA COME L’AFGHANISTAN
Intervista a Omar Belouchet di Monica Morabito, Massimo Tesei
Malgrado gli assassinii, la censure governative, le difficoltà economiche la stampa indipendente algerina è ormai una realtà. L’interruzione del processo elettorale nel ’92 e le intenzioni del Fis. Il ruolo dell’esercito. Intervista a Omar Belouchet.
Una Città 66/1998
LE DOMANDE DEL CAPPONE
Intervista a Luisella Battaglia di Alessandro Pilotti
A proposito di animali, l’insegnamento fecondo di Gandhi, incentrato sulla concretezza e sull’assunzione di responsabilità. La simpatia fra uomo e animale, una modalità concreta, reale, che evita sia l’egualitarismo interspecifico assoluto che lo specismo più antropocentrico. Un biocentrismo religioso. Gli apologhi illuminanti di Voltaire. Intervista a Luisella Battaglia.
Una Città 66/1998
CARNEVALE TRISTISSIMO
Intervista a Alain Brossat di Marco Bellini
Nel ’44, la rasatura pubblica di migliaia di "amanti degli occupanti", per lo più serve sole e isolate, fu il rito spietato, osceno e incruento per riaffermare la "razza" francese umiliata. Le donne furono il capro espiatorio che forse evitò alla Francia un’epurazione selvaggia. Il trauma silenzioso e rimosso da tutti di quella gogna. Intervista ad Alain Brossat.
Una Città 66/1998
QUELL'AUTOCOSCIENZA ALLA SIEMENS...
Intervista a Lea Melandri di Barbara Bertoncin, Gianni Saporetti
L’idea che il personale è politico, la pratica dell’inconscio, l’affermazione dell’importanza della sessualità e dell’affettività, sono stati il cuore della riflessione femminista negli anni Settanta. Poi una parte del movimento, elevando il genere al di sopra dell’individuo, ha fondato una politica, e una storia, "delle donne", l’altra parte, fedele a quell’intuizione originaria, è sembrata relegarsi nel culturale e nel letterario. Intervista a Lea Melandri.
Una Città 66/1998
LORO DANNO DEL TU...
Intervista a Maurizio di Carla Melazzini
Intervista a Maurizio
Una Città 66/1998
UN AROMA CON DENTRO DELLO ZUCCHERO
Intervista a Paul Lannoye di Uwe Staffler
Intervista a Paul Lannoye.
Una Città 66/1998
IL CAMMEO PORTAFORTUNA
Intervista a Maria Rosaria Aurisicchio di Marco Bellini
Intervista a Maria Rosario Aurisicchio.
Una Città 65/1998
PUR LAVORANDO GOMITO A GOMITO...
Intervista a Vittorio Rieser di Gianni Saporetti
Il calo occupazionale della grande industria non vuol dire declino industriale di Torino. L’indotto costretto a riqualificarsi e autonomizzarsi. La catena della subfornitura, dopo essersi allungata a dismisura fuori, sta ora penetrando dentro la casa madre, con i dipendenti Fiat che passano ad altre case e la comparsa dei lavoratori autonomi. Il grave problema sindacale di lavoratori, sullo stesso posto di lavoro, con contratti, anche nazionali, diversi. Intervista a Vittorio Rieser.