Nel suo grande libro, Origin of the Species, (1859), Darwin afferma la tesi che in natura il successo può essere misurato solo con la vittoria nella battaglia per la sopravvivenza e nella lotta per l’esistenza. Tale guerra è la premessa dell’evoluzione degli individui più adatti di ogni specie. (La tesi di Darwin si fondava probabilmente sulla cupa concezione dell’economista Malthus: la crescita della popolazione umana supera sempre la disponibilità di cibo e genera la guerra per il controllo delle risorse). L’allievo di Darwin, T. H. Huxley, sostenne che tale legge di natura era amorale, e immorale sarebbe la società umana che si fondasse su di essa. Il darwinismo sociale non era di Darwin. Due secoli prima, Thomas Hobbes aveva definito la guerra di tutti contro tutti la condizione umana prima della fondazione della società umana.
Nella storia delle scienze, in tanti hanno sostenuto l’interpretazione bellicista della tesi di Darwin, ma in natura -lo sappiamo- si danno invece anche molti tipi diversi di comportamento. Il merito del fermo rifiuto della tesi malthusiano darwinista spetta ad alcuni critici russi, in primo luogo a Tolstoij, che negò alla tesi della lotta per l’esistenza la possibilità di farci da guida in campo morale, e N.I. Danilevskij criticò il darwinismo in base ai suoi studi di ittiologia e demografia.
Il principe Kropotkin, che aveva studiato la geologia, la geografia e la zoologia di vaste regioni dell’Impero russo sino alla Siberia, negò la necessità di ogni forma competitiva di lotta per l’esistenza tra individui della stessa specie animale, come tra gli uomini: l’impero zarista era un continente immenso con economie differenti (agricola in Ucraina, industriale a S. Pietroburgo, paleolitica in Siberia), ma ovunque in quella terra dura la competizione poteva e doveva cedere all’aiuto reciproco e solidale tra gli umani contro l’ambiente ostile e la scarsità. In esilio politico in Inghilterra, pubblicò in inglese Mutual Aid nel 1902, e inneggiò alla cooperazione: “C’è una quantità immensa di guerre e di sterminio in corso tra le varie specie, ma al tempo stesso c’è altrettanto e forse ancor più sostegno reciproco, mutuo aiuto, mutua difesa. La socievolezza solidale è legge di natura non meno della lotta reciproca”.
Il principe russo Kropotkin era in esilio perché oppositore dell’autocrazia zarista, e anarchico. Scrivo questo dopo oltre nove mesi di guerra nelle sue terre.
I russi che amo
cosa sta succedendo
Una Città n° 288 / 2022 novembre
Articolo di Michele Battini
I russi che amo
di Michele Battini
Archivio
"IN MANO AGLI EBREI"
Una Città n° 189 / 2011 novembre
Realizzata da Gianni Saporetti
Realizzata da Gianni Saporetti
Michele Battini è professore ordinario di Storia Contemporanea e presidente del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici nell’Università di Pisa. è membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Nazionale per la Storia della Resistenza Ferruccio Parri e...
Leggi di più
25 aprile. Una data, la nostra storia
Una Città n° 292 / 2023 aprile-maggio
Sono molto grato alla Università di Pisa -nelle persone del Rettore, Riccardo Zucchi, del professor Saulle Panizza e degli altri colleghi del Centro per l’Innovazione e Diffusione della Cultura per l’invito a introdurre questa manifesta...
Leggi di più
In ricordo di Paul Ginsborg
Una Città n° 293 / 2023 giugno-luglio
Consentite all’amico, non al collega, di iniziare con un ricordo: fui io a voler incontrare Paul. In un mattino della primavera 1994 bussai alla sua porta, in Borgo Pinti, qui a Firenze.
Alcune istituzioni della mia città (all’epoca er...
Leggi di più
La vendetta del cacciucco
Una Città n° 289 / 2022 dicembre-gennaio
Tra guerre di nazionalismi e catastrofe climatica, non abbiamo rinunciato all’estate (non l’hanno fatto neppure a Zaporizhia). Sulla mia costa, tra Viareggio e Livorno, in estate si degusta il cacciucco. Quando questa “Mosca” appar...
Leggi di più
Liberali ed ebrei
Una Città n° 276 / 2021 giugno-luglio
I. Il 13 novembre del 1934, anno XII dell’“era fascista”, Mussolini dette udienza a Nahum Goldmann, un diplomatico che, in rappresentanza di tre importanti organizzazioni internazionali ebraiche, avrebbe voluto essere rassicurato circa...
Leggi di più