Una Città117 / 2003
Novembre/Dicembre


LE ESTREME CONSEGUENZE sono quelle a cui i militanti della lotta armata portarono l’ideologia, cara a gran parte della sinistra, della presa violenta del potere; sono loro forse ad aver maturato il ripensamento più radicale; nei movimenti antagonisti e in parte della sinistra sindacale resta molta indulgenza verso la violenza politica; a parlare è Sergio Segio, dalla seconda alla quarta.
LA MONOCULTURA DELLA MENTE è l’intervento di Vandana Shiva sui disastri che la distruzione della biodiversità, favorita dalle multinazionali, provocherà al pianeta; in quinta.
UNA MUTUA nata fra i macchinisti ferrovieri milanesi nell’800 esiste ancora e ha un bilancio floridissimo grazie all’impegno appassionato dei suoi funzionari e al patto di solidarietà che lega gli 82.000 aderenti; in sesta e settima, l’intervista è a Francesco Cinti.
UNA CITTA’ EDUCANTE è l’idea che anima l’impegno, all’avanguardia in Italia, della città di Genova a favore dell’integrazione degli immigrati a cominciare dalla scuola; il rischio che si diventi cittadini a scuola per non diventarlo mai in città; l’intervista è a Luca Borzani, assessore all’istruzione; in ottava e nona.
Ne IL LEGAME DELLA PARTECIPANZA Valter Reggiani racconta la storia di Nonantola, di cui è stato sindaco per tanti anni, un paese che salvò tanti bimbi ebrei, che per primo ha fatto votare gli immigrati, dove il vecchio Pci aveva il 70%, e in cui vige ancora l’antica, medievale partecipanza alla terra; in decima e undicesima.
LA DIFESA DELLA NORMALITA’ è la battaglia che i malati di cancro possono forse vincere ora che la malattia, da “male incurabile”, sta cronicizzandosi grazie ai progressi delle cure; l’intervista è a Anna Segre, in dodicesima e tredicesima.
VITA IN CORSIA PER VEICOLI LENTI è il racconto di Martin Gøttske in viaggio per la Cina sulla rotta dei camion; in quattordicesima e quindicesima.
Michael, Michal e Naomi, i refusniks e Neve Shalom è il reportage di Francesco Grandi e Jacopo Tondelli, in viaggio per Israele e i Territori; in sedicesima e diciassettesima.
SOLE E ACQUA basterebbero a garantire al pianeta un’energia inesauribile e pulita: l’idrogeno; la grande partita della “generazione distribuita”, che vorrà dire milioni e milioni di produttori e quindi democrazia... L’intervista è a Angelo Moreno, in diciottesima e diciannovesima.
DARE LUOGO ALLA FILOSOFIA: per Giuseppe Ferrero una filosofia che studi l’origine delle cose, e non come affrontare la vita, tradisce la propria vocazione; per ritrovarla lui è andato in carcere e in una scuola di periferia; in ventesima e ventunesima.
QUELL’ANSIA DI PRENDERE IL POTERE che anima da sempre la sinistra veniva denunciata da Pasolini come, anche, da Nicola Chiaromonte; in fondo Pasolini vedeva il futuro, verso cui protendersi con aggressività, come negativo, e, non è un caso, forse, che detestasse le avanguardie; l’intervista è a Filippo La Porta, in ventiduesima e ventitreesima.
L’EMBRIONE HA DEI DIRITTI? Risponde, in ultima, Nadia