Una Città145 / 2007
Febbraio


L’EQUAZIONE SBAGLIATA è quella tra antisemitismo e critiche a Israele, che vanno invece assunte e discusse per quello che sono; il "riciclaggio ideologico” degli argomenti e dei miti antisemiti, costantemente rievocati e ricontestualizzati; l’importanza di un approccio laico a una questione, quella mediorientale, su cui si proiettano gli aspetti più virtuosi e più perversi dell’Occidente; il problema, grave, dell’islamofobia; l’intervista, a Simon Levis Sullam, è in seconda e terza.
ADDIO, MICHELE: in terza, ricordiamo Michele Pulici, socio della cooperativa Una Città e ideatore degli Incontri del Mediterraneo di Riccione, che ci ha lasciato improvvisamente.
NELLO SPECCHIO DEGLI ALTRI è l’intervista a Nilufer Gole, sociologa di origine turca, che si interroga sul destino di un’Europa sempre più definita, anche geograficamente, dal rapporto con l’islam; la miopia di chi ha voluto leggere il problema del velo solo come mancanza di libertà e non anche come possibilità di un suo diverso uso; uno spazio pubblico condiviso che si sta formando anche attraverso incidenti di percorso, come quello delle vignette; in quarta e quinta.
ALMENO UN BAGNO TURCO: dalla sesta all’ottava, Maritè Calloni e Maria Viarengo ripercorrono la storia dell’Alma Mater, un centro nato a Torino all’inizio degli anni ‘90, grazie al coraggio, ma anche all’intraprendenza, di alcune donne italiane e migranti che volevano un luogo in cui fare delle cose assieme; l’apertura del primo bagno turco in Italia, i corsi per mediatrici e badanti, l’invenzione dello spazio bimbi, la sfida di inserire giovani donne migranti in posti di lavoro "visibili”, a contatto col pubblico.
QUATTRO AMICI APPENA LAUREATI... è la storia di lavoro di un gruppo di amici che hanno messo su una cooperativa che promuove l’uso di energie rinnovabili, e che dopo aver sperimentato le proprie idee in un centro sociale ora si propongono a scuole e istituzioni; l’intervista, in nona, è a Andrea Marcucci.
In ODORI, RUMORI, BAMBINI, VALORI, Paola Meardi ci racconta la storia di centottanta famiglie, di venti nazionalità diverse, che sono andate ad abitare in un quartiere difficile; l’idea di partire dalle storie di vita e quella di costruire assieme un vero "patto di convivenza” al posto del regolamento condominiale; in decima e undicesima.
Il "luogo”, nelle centrali, è Dongguan, Cina, sette milioni di abitanti, capitale della produzione dei semiconduttori, delle calzature e della meccanica, dove sono impiegati perlopiù giovani donne ed ex contadini.
QUEL NONNO DESAPARECIDO: Emilio Silva e Carlos Fonseca ci parlano di un imponente movimento per il recupero della memoria, sorto in Spagna non solo per identificare i corpi riesumati dalle fosse della dittatura franchista, ma soprattutto per offrire un riconoscimento alle persone che costruirono la prima democrazia in quel paese; una transizione, quella alla socialdemocrazia, piena di tabù e tutt’altro che gloriosa; il ruolo, straordinario, delle donne, e la storia, commovente, delle "tredici rose”; dalla quattordicesima alla sedicesima.
In IL SEMPLICE, IL RISAPUTO, Giancarlo Gaeta ripercorre la vicenda della formazione dei Vangeli, in cui, all’indomani dell’uccisione, impossibile, di Gesù, si dovette reinterpretare tutto; dalla diciassettesima alla diciannovesima.
In QUELLA SUA LIBERTA’, Goffredo Fofi ricorda Andrea Caffi, intellettuale irregolare e cosmopolita, vissuto tra due rivoluzioni e due guerre mondiali... ; in ventesima; in ventunesima un reprint di Andrea Caffi su STATO e SOCIETA’, assieme a una lettera di Fulvio Papi.
Negli APPUNTI DEL MESE, in ventiduesima e ventitreesima, si parla di sindacato e nuove Br, dei costi della sicurezza, della misteriosa scomparsa delle api, forse causata dallo stress di essere portate da una costa all’altra degli Stati Uniti, della dottoressa Gao Yaojie, tra le prime a denunciare l’epidemia di Aids in Cina, di nuovo agli arresti domiciliari, della cipolla rossa, il cui prezzo in India può far cadere i governi, dei comitati di selezione in Israele e della discriminazione che subiscono i veterani dell’Iraq, eccetera eccetera...; sempre in ventitreesima, la "lettera dalla Cina” di Ilaria Maria Sala.
CI HANNO DETTO "CIRCOLATE": Vera Vigevano Jarach ci parla del dramma dei desaparecidos e della tenacia delle "nonne” di Plaza de Mayo; in ultima.
In copertina: Roma.