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Hai cercato " palestina", trovati 135 risultati

Una Città 307/2025
PERCHE' POI VOTANO PER NETANYAHU?
Intervista a Ernesto Galli della Loggia di Gianni Saporetti
Il rischio che, intervistando solo israeliani di sinistra, al lettore che non vive in Israele sfugga quel contesto che l’intervistato dà per scontato; una sinistra “buona per definizione” deve chiedersi perché poi vincono “i cattivi”; cosa si doveva fare per liberare gli ostaggi? E chi, in una trattativa, può rappresentare i palestinesi? Una situazione drammatica che chiede realismo, concretezza e non semplificazioni e moralismo. Intervista a Ernesto Galli della Loggia.

Una Città 307/2025
UN BINAZIONALISMO EGUALITARIO
Intervista a Bashir Bashir di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Nel contesto di una situazione che è andata deteriorandosi, il coraggio di una proposta che è etica prima che politica, e che, rompendo un tabù, parte da un confronto con le memorie dell’Olocausto e della Naqba, i traumi che hanno segnato i due popoli; la necessità, per qualsiasi processo di pacificazione, di riconoscere l’asimmetria di partenza; la “Palestina globale”, che è diventata metafora della lotta contro l’ingiustizia. Intervista a Bashir Bashir.

Una Città 306/2024
L'HANNO VOTATO PROPRIO LORO...
Intervista a Michael Walzer di Barbara Bertoncin
I meriti di Biden che forse verranno riconosciuti solo in futuro; con Trump, più che un’inverosimile guerra con la Danimarca, a doverci preoccupare è la distruzione dello Stato sociale, un'epurazione nella pubblica amministrazione e forse nell’esercito e la trasformazione dell’Fbi in una milizia presidenziale; l’apprensione per il destino dell’Ucraina, e quindi di Taiwan, l’incognita Iran e il barlume di speranza in Israele e Palestina. Intervista a Michael Walzer.

Una Città 304/2024
QUELLA PAURA DI PERDERE L'ANIMA
Intervista a Anna Foa di Barbara Bertoncin
L’incapacità, dopo il 7 ottobre, di provare empatia per i palestinesi anche da parte della sinistra israeliana; un baratro che si allarga e che era il vero obiettivo di Hamas, peraltro condiviso da Netanyahu; si può parlare di colonialismo per il ’48? L’antisionismo è antisemitismo? La paura che avevano i sionisti di perdere l’anima; il regime di apartheid che vige nei territori occupati e la possibilità, che forse c’è ancora, della soluzione a due stati. Intervista ad Anna Foa.

Una Città 299/2024
DOPO IL 7 OTTOBRE
Intervista a Franca Coen, Luisa Basevi, Pupa Garribba, Lia Tagliacozzo di Paola Cavallari
Il trauma, le amarezze, la tristezza, la rabbia, ma anche le speranze; la delusione per la manifestazione contro la violenza alle donne che ha ignorato quel che è successo il 7 ottobre; la paura di un ritorno dell’antisemitismo, il diritto alla difesa, ma anche la speranza di una ripresa del dialogo fra israeliani e palestinesi. A raccontare quattro donne ebree italiane, Franca Coen, Luisa Basevi, Pupa Garribba, Lia Tagliacozzo. A cura di Paola Cavallari.

Una Città 299/2024
QUANDO MIO FIGLIO...
Intervista a Robi Damelin di Barbara Bertonin
Nascere e crescere nel paese dell'apartheid e poi emigrare in Israele, impegnarsi contro l’occupazione... fino al giorno in cui l’amato figlio David, 28 anni, che da soldato renitente a operare nei Territori, viene ucciso da un cecchino palestinese; lo smarrimento, ma poi l’incontro con le mamme palestinesi in lutto e con Parents circle che dà di nuovo senso alla vita; il 7 ottobre e i necessari atti di riparazione e di riconciliazione. Intervista a Robi Damelin.

Una Città 299/2024
QUEL FILM IN CARCERE
Intervista a Bassam Aramin di Barbara Bertoncin
La resistenza palestinese e l’arresto a 17 anni, la visione, durante la detenzione, di un film sulla Shoah, che sconvolge; alla liberazione l’impegno nei “Combatants for peace”, ma poi l’impensabile: la perdita della figlia, di soli 10 anni, per mano di un soldato e però, ancora una volta, la scelta di lavorare per tenere aperto un dialogo, entrando nel Parents Circle; Israele troverà la sicurezza solo quando farà la pace con i palestinesi. Intervista a Bassam Aramin.

Una Città 295/2023
Quelle lapidi
Intervista a Rosanna Ambrogetti, Gianni Saporetti di Tonino Gardini
Quel che avevamo cominciato a discutere su “una città” sul rischio della rimozione della memoria della Shoah, andando a intervistare ebrei ed ebree sopravvissuti, all’improvviso era lì, davanti a noi, all’ossario del Monumentale; era successo anche a Forlì e la città non lo sapeva, forse non l’aveva mai saputo; da allora un impegno, di tanti cittadini e del Comune, per “rimediare” e anche per cercare e conoscere i parenti delle vittime sparsi per il mondo.

Una Città 294/2023
LI' ASSAGGIAI LA VITTORIA
Intervista a Issa Amro di Barbara Bertoncin
Il tragitto che ha portato un giovane palestinese di Hebron, nato e vissuto in regime di occupazione dove, se palestinese, sei colpevole fino a prova contraria, alla scelta della non violenza come lotta per la difesa dei diritti dei palestinesi; i risultati ottenuti e la risonanza oltre i confini di Israele; la prima battaglia, quella delle macchine fotografiche; l’incontro con ebrei israeliani e della diaspora americana e la fine dell’odio. Intervista a Issa Amro.

Una Città 291/2023
L'AGGETTIVO "LIBERALE"
Intervista a Michael Walzer di Timothy Shenk
L’importanza dell’aggettivo “liberale”, da associare alle parole “socialismo” e “nazio-nalismo”, per evitare le pieghe autoritarie dell’uno e dell’altro; il socialismo liberale implica il pluralismo, anche competitivo, ponendo un limite a chi si ritiene ideologicamente nel giusto; due a uno per Trump fra gli operai di Johnstown, in Pennsylvania, sei a uno per Clinton a Princeton; Stuart Mill e la vittoria di Attlee nel ’45 in Inghilterra. Intervista a Michael Walzer.