Risultati della ricerca
Hai cercato "", trovati 2432 risultati
Una Città 251/2018Brevetto universale
Intervista a Alexander Langer di Massimo Tesei
Quella di Alex sulla brevettabilità del corpo umano è la prima di una lunga serie di interviste riguardanti la bioetica, i problemi legati alla salute e al fine vita, dalle cure palliative al testamento biologico, all’eutanasia, alla possibilità di cronicizzare malattie mortali, di convivere con il disagio mentale in autonomia, eccetera.
Una Città 251/2018
Classe '93
Intervista a Vittorio RIeser di Franco Melandri
Siamo contenti di ricordare Vittorio Rieser, la cui dedizione alla classe operaia non condizionava affatto la sua attenzione alla realtà, anzi. Qualche anno fa ci fece sapere che considerava ottima l’intervista che avevamo fatto a un “padrone buono” e che avremmo dovuto continuare a farne. Consiglio che purtroppo non siamo ancora riusciti a raccogliere.
Una Città 251/2018
Far da sé, insieme
Intervista a Pino Ferraris di Gianni Saporetti
Intervista a Pino Ferraris
Una Città 251/2018
L'eremita socievole
Intervista a Gino Bianco di Franco Melandri
Intervista a Gino Bianco su Andrea Caffi
Una Città 251/2018
Quando Marx, Bakunin e Proudhon...
Intervista a Franco Melandri di redazione
Ritrovare una tradizione, ritrovare un passato con cui confrontarsi, che non fosse solo quello delle macerie lasciate dal collasso del pensiero unico della sinistra, il comunismo e il cosiddetto socialismo scientifico, è stato importante e anche un grande sollievo: non era affatto vero che “non si poteva non essere stati comunisti”, lo si poteva eccome. Il socialismo umanista, pur sconfitto, non aveva mai smesso di produrre straordinarie figure di militanti e intellettuali cui la storia aveva dato ragione -tutti gli altri mai. In questo modo la critica delle nostre idee di un tempo diventava anche, seppur più aspra, in qualche modo positiva, attiva. Scoprire il pensiero di Proudhon, come già avevano tentato di fare i socialisti, senza seguito, purtroppo, ci ha poi portato a conoscere figure come Andrea Caffi e Nicola Chiaromonte, che non conoscevamo, o come Osvaldo Gnocchi-Viani, il “fondatore di tutto”, rimosso dai manuali di storia della sinistra. Un incontro per noi decisivo è stato quello con intellettuali militanti come Gino Bianco e Pino Ferraris. Gino, “allievo di Chiaromonte”, ha prestato la firma alla nostra rivista fino alla morte. Pino un giorno ci mandò una mail in cui ci diceva che il nostro interesse per l’altra tradizione era fondamentale e da allora la collaborazione non è mai cessata.
Una Città 251/2018
Maltrattamento malattia malformazione
Intervista a Roberto Marchesini di Gianni Saporetti
“Gli altri animali”, una serie che non siamo stati capaci di “tenere”. Purtroppo.
Una Città 251/2018
La giornata della memoria
Intervista a Vittorio Foa di Gianni Saporetti, Massimo Tesei
Intervista a Vittorio Foa sulla giornata della memoria, dicembre 2001
Una Città 250/2018
LA SINISTRA AMERICANA
Intervista a Sarah Leonard di Barbara Bertoncin
Una generazione di giovani intrappolati in lavoretti senza alcuna garanzia, alle prese con debiti studenteschi inestinguibili e però affamati di idee radicali e di speranza; i movimenti Occupy, Black Lives Matter, il boom di iscrizioni di giovani nei Socialisti democratici d’America, l’auspicio che i Democratici, e i futuri candidati, siano più di sinistra e la speranza che dal movimento “Me too” scaturisca una nuova, e concreta, solidarietà femminile. Intervista a Sarah Leonard.
Una Città 250/2018
IL VILLAGGIO YEMENITA
Intervista a Bonyan Gamal, Linde Bryk di Simone Belci
Durante il bombardamento del villaggio yemenita di Deir Al-Hajari da parte di aerei presumibilmente appartenenti alla coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita, viene colpita una casa di contadini, sei civili muoiono e dopo l’attacco vengono ritrovati frammenti riconducibili alla filiale sarda del colosso dell’industria bellica Rheinmetall che è stato denunciata da organizzazioni internazionali in difesa dei diritti umani. Interviste a Bonyan Gamal e Linde Bryk.
Una Città 250/2018
NON E' FACILE ESSERE INSEGNANTI
Intervista a Gianluca Argentin di Barbara Bertoncin
Una scuola sempre più bistrattata a cui però si chiede di svolgere sempre più compiti; un mestiere che resta tra i più soddisfacenti, grazie ai ragazzi e ai colleghi, dove tuttavia la preponderante presenza di donne di mezza età alle prese con attività di cura rischia di creare cortocircuiti; l’eterno dilemma di come premiare chi fa di più e il problema, grave, delle scuole di serie b, dove a chi parte svantaggiato vengono offerte le condizioni peggiori. Intervista a Gianluca Argentin.

















