internazionalismo

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Una Città 126 / 2005
IL MALE DELL’AMERICA
Intervista a Emmanuel Todd di Barbara Bertoncin
Il mostruoso deficit commerciale Usa e l’aumento della mortalità infantile sono solo alcuni degli indicatori del declino americano. L’Europa sta salendo al vertice delle preoccupazioni americane. Dopo la catastrofe irachena la razionalità spingerebbe a miti consigli, ma nella storia, e nell’uomo, esiste l’irrazionalità e questa spinge verso l’Iran. Un’oligarchia che non ha quasi più nulla di democratico. Intervista a Emmanuel Todd.

Una Città 125 / 2005
IL CILE
Intervista a Jaime Riera, Paolo Hutter di Vicky Franzinetti
Com’è cambiata l’esperienza dell’esilio da un paese, il Cile, oggi in forte sviluppo, ormai entrato in pieno nel circuito della globalizzazione, ben lontano da quello del colpo di stato del ‘73. I ricordi fortissimi della comunità di prigionieri che visse allo stadio prima e nei campi poi. L’immagine stereotipata dell’America Latina. La controversa figura di Allende e il suo suicidio. Intervista a Jaime Riera e Paolo Hutter.

UN LEGALISMO RIVOLUZIONARIO
Intervista a Abdesselam Cheddadi di Vanda Fava
Intervista a Abdesselam Cheddadi.

Una Città 124 / 2004
In CECENIA E’GENOCIDIO?
Intervista a Olivier Dupuis di Barbara Bertoncin
Il 20% della popolazione uccisa, il 50% profuga. Un terrorismo di Stato circondato dal silenzio di una stampa imbavagliata. La disperazione dei ceceni. L’indifferenza colpevole dell’Europa. Intervista a Olivier Dupuis.

LA LETTERA DI KURON E MODZELEWSKI
Intervista a Irena Grudzinska Gross di Barbara Bertoncin
Genitori di sinistra che volevano figli “nuovi”, cosmopoliti e non nazionalisti, quindi neanche ebrei. La famosa lettera al partito di Kuron e Modzelewski, il movimento studentesco, l’ondata antisemita del regime comunista, la fuga in Europa. Poi l’Italia, le incomprensioni “coi compagni”, l’amicizia con Chiaromonte, l’America. Un gruppo di amici tuttora legatissimi fra loro. Intervista a Irena Grudzinska Gross.

ALI E SUO FRATELLO YOUSEF
Intervista a Ali Abu Awad di Barbara Bertoncin
Quel giorno del 1982, quando la madre fu imprigionata la prima volta... e iniziò l’andirivieni interminabile dalle prigioni israeliane di tutta la famiglia... Quel giorno in cui il fratello Yousef si fermò a calmare dei ragazzini palestinesi che lanciavano pietre contro un soldato israeliano... Quel giorno in cui arrivò la telefonata di alcuni genitori israeliani che chiedevano di incontrarsi... Intervista a Ali Abu Awad.

YAACOV E SUO FIGLIO RAZ
Intervista a Yaacov Guterman di Barbara Bertoncin
L’infanzia in un villaggio in Polonia dove gli ebrei erano un terzo della popolazione, poi la guerra, la deportazione nella Polonia orientale, la separazione dai genitori, l’insurrezione di Varsavia dove trova la morte il padre e infine la decisione di andare a vivere nel neonato Stato degli ebrei, la dura vita dei campi, poi il kibbutz, la famiglia, i figli, la guerra del Libano... Intervista a Yaacov Guterman.

Una Città 123 / 2004
IL GRANDUCATO DI MOSCOVIA E IL PETROLIO CHE VA IN CINA
Intervista a Mauro Martini di Barbara Bertoncin
L’importanza di non attribuire alla resistenza cecena un carattere jihadista che ancora non ha. L’alleanza fra Basaev e Maskhadov sfruttata dal primo per una nuova ondata terroristica, il cui scopo era quello di estendere la crisi a tutto il Caucaso. L’alleanza antiterrorismo Usa-Russia non potrà durare, lo scontro per il controllo del petrolio che per ancora cinquant’anni servirà all’Asia, sarà inevitabile. Intervista a Mauro Martini.

LA TRADIZIONE DELLA RESISTENZA
Intervista a Paolo Calzini di Barbara Bertoncin
Il crollo dell’Urss ha ridato forza allo spirito indipendentista ceceno, un piccolo paese posto su un crocevia di importanza strategica, che già con Stalin subì una terribile persecuzione. La prima guerra persa da Mosca e la seconda, voluta da Putin, che ammantata da guerra al terrorismo, ha conosciuto un livello di violenza inusitato. Il rischio di un nuovo autoritarismo in Russia. Intervista a Paolo Calzini.

Una Città 122 / 2004
IL SENATORE DEL MASSACHUSETTS
Intervista a Roberto Festa di Franco Melandri
La grande forza della destra americana nell’unione fra conservatori classici alla Cheney, neoconservatori “rivoluzionari”, fautori dell’esportazione della democrazia, e, soprattutto, gli evangelici fondamentalisti. L’influenza della geografia sulle elezioni americane. Il problema di una sinistra radicale che ha smarrito il legame fecondo fra impegno locale, pragmatico, e lotta per i diritti universali. Intervista a Roberto Festa.