Una Città106 / 2002
Agosto-Settembre


Ne LO SPAZIO BIANCO FRA I DUE RACCONTI (I) e (II) Sami Adwan e Dan Bar-On, premi Langer 2001, raccontano il tentativo di un gruppo di insegnanti israeliani e palestinesi di scrivere assieme un manuale di storia che superi le rispettive versioni patriotticamente propagandistiche; in seconda e terza.
In quarta e quinta: Esperanza Martinez, attivista ambientalista equadoregna ha ricevuto il premio Langer 2002; pubblichiamo le motivazioni e il discorso di ringraziamento.
Sempre in quinta, LA SERBIA E IL SUO “NEMICO INTERNO” è l’intervento di Natasa Kandic, premio Langer 2000.
E’ MAROCCHINO MA E’ BRAVO, è l’intervista in cui Flavio Nossa, della segreteria provinciale Cgil, e Manolo Marzaro, segretario provinciale dei Ds di Varese, ci spiegano come in un feudo della Lega abbia potuto vincere il centrosinistra; in sesta e settima.
MAI ROTTO UN VETRO CON UNA PALLONATA, è l’intervista in cui Gabriele Cirri, un giovane di Sondrio, ci racconta del suo impegno politico a destra, del gruppo musicale metal, delle sue canzoni, del rugby...; in ottava e nona.
In decima e undicesima, HO IMPARATO A DIRE DEI NO: tre giovani bolognesi che lavorano con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, e un sindacalista Cisl, ci spiegano che solo per chi ha una forte professionalità l’autonomia del co.co.co è un grande vantaggio, altrimenti è solo un modo per non riconoscere i legittimi diritti al lavoratore dipendente.
Nelle centrali: ricordiamo Yaguine Koita e Fodé Tounkara, i due giovani guineani che morirono nella carlinga di un aereo dopo aver lanciato un messaggio all’Europa.
IL LEGAME DEBOLE è quello da instaurare con i tossicodipendenti, in una logica di riduzione del danno, che tuteli l’autonomia del soggetto; l’intervista, in quattordicesima e quindicesima, è a Stefano Vecchio.
QUEL POGROM ANTI-ITALIANO è la storia, che ci può insegnare molto, delle varie ondate immigratorie che hanno fatto di Marsiglia una città multietnica. L’intervista, dalla sedici alla diciotto, è a Christian Bruschi.
In ESTREMA DESTRA Nonna Mayer ci parla dei francesi che votano Le Pen; in diciannovesima.
L’ODIO PER SAN PAOLO e il suo universalismo sta al fondo dell’ideologia neo-pagana e differenzialista di Alain De Benoist, pensatore complesso della nuova destra europea, con cui non sempre la sinistra riesce a fare i conti; l’intervista è a Francesco Germinario, in ventesima e ventunesima.
BASTA CON AMLETO, disse Bakunin a Herzen, ma aveva torto; la nefasta idea rivoluzionaria di poter guidare, piegare la storia; il fascino che su Marx esercitava il gigantesco sviluppo industriale; la controcultura del 68 sopraffatta dai piccoli Lenin; la cura dei comportamenti quotidiani, e della conversazione, che si rischia di perdere; l’intervista è ad Alfonso Berardinelli, in ventiduesima e ventitreesima.
In ultima: ALLORA PREFERISCO PARLARE INGLESE; Rima Essa, palestinese israeliana, racconta la sua dissociazione: quasi straniera a casa propria.