Una Città59 / 1997
Maggio


Ne I CAPITALISTI DI MARX André Glucksmann ci espone i suoi dubbi rispetto all'intervento in Albania, volto, senza che si dica, a fermare il possibile esodo. L'Est è in preda a una crisi profonda che dipende da decenni di marxismo che hanno distrutto l'idea del lavoro. Un'Europa sempre più chiusa e incapace di capire sia l'Est che il Sud alla fine rischia di riconoscersi nei vari Le Pen. In seconda e terza.
DI FATTO E DI DIRITTO è l'intervista a Ezio Menzione, autore di un manuale dei diritti degli omosessuali: il punto fondamentale è il riconoscimento delle unioni di fatto, senza il quale l'omosessuale resterà sempre un cittadino di serie B. In quarta e quinta, insieme a un intervento di Beppe Ramina.
LAVORARE IN MONTAGNA è l’intervista in cui Adriano Cardogna racconta i risultati sorprendenti di una cooperativa nata nei lontani anni Settanta. In sesta e settima, insieme a RISCHIO D'IMPRESA, in cui il vicepresidente della coop. Verso la Banca Etica, Maurizio Donadelli, ci spiega i rischi che sta correndo il terzo settore.
GLI OSCURI TESTIMONI sono i sette frati trappisti francesi rapiti e uccisi dagli islamisti algerini nel maggio di un anno fa. Bruno Chenu, caporedattore de la Croix, ci racconta di quanto fosse viva, spiritualmente e culturalmente, e aperta al dialogo con l'islam, quella sperduta comunità dell'Atlante algerino. In ottava e nona, insieme a una delle ultime prediche di Frère Christian e al suo commovente testamento spirituale, scritto quando ormai sapeva di aver la sorte segnata e aveva deciso di restare.
Continuiamo a parlare del caso Sofri, Bompressi e Pietrostefani: Gaetano Pecorella, ne LA CASSAZIONE CASSATA, spiega come, con questo processo, le sezioni unite della cassazione, suprema istanza della giustizia, siano state umiliate dai giudici milanesi e abbiano smesso di fare giurisprudenza. In decima e undicesima, insieme agli interventi di Alessandro Gamberini, di Paolo Angelo Sodani e a una dichiarazione di Adriano Prosperi.
In MOTO, ARMI E POLITICA lo stupefacente racconto dell'intreccio, nei componenti della banda della Uno Bianca, di deliquenza comune e terrorismo. La "campagna della xenofobia" fruttò loro poco più di un milione di lire, ma fece ben 7 morti e 15 feriti. La lunga tradizione fascista di una famiglia romagnola. In dodicesima e tredicesima.
LA CONFESSIONE è l'intervista in cui Adriano Prosperi ci racconta della lotta alla diffusione della Riforma, della particolarità italiana dell'assenza di un forte centro politico, e poi del sospetto tremendo che cadde sul libro, della pratica della scrittura di sé... In quattordicesima e quindicesima.
In ultima, Yasmina ci parla di TAFAT, LUCE, un gruppo di donne algerine.
In copertina, frere Christian. A lui e ai suoi compagni è dedicato anche l'editoriale di don Sergio Sala, in seconda.