Una Città312 / 2025
luglio-agosto


È così che la massa degli uomini serve lo Stato, non come uomini coraggiosi ma come macchine, con il loro corpo [...]. Nella maggioranza dei casi non c'è nessun libero esercizio del giudizio e del senso morale [...]. Suppongo che se facessimo degli uomini di legno sarebbero altrettanto utili [...]. E tuttavia, normalmente, quegli uomini sono considerati buoni cittadini. Altri -come la maggioranza dei legislatori, dei politicanti, degli avvocati, dei preti e dei tenutari di cariche- servono lo Stato soprattutto in base a ragionamenti astratti; e poiché fanno assai di rado distinzioni morali, hanno la stessa probabilità di servire Dio che, senza volerlo, di servire il diavolo. Pochissimi -gli eroi, i patrioti, i martiri, i riformatori in senso ampio e gli uomini- servono lo Stato anche con la loro coscienza: e così, nella maggior parte e di necessità, si oppongono al governo che di solito li considera nemici. Una persona saggia servirà solo come uomo 
e non si sottometterà a essere “creta” [...], lascerà quell’incarico alla propria polvere, perlomeno.
Henry David Thoreau, Disobbedienza civile, 1849
In copertina
Masafer Yatta, Palestina

La forza sola non dà speranza
di Rimmon Lavi

Fame, sete e pallottole
di David Calef

Siamo ancora qui
La volontà dei palestinesi di restare
intervista a una volontaria in Palestina 

Noi nipoti...
Sulla resistenza nonviolenta in Palestina
intervista a Sameeha Hureini

Restituimmo la chiave
Il gesto straordinario di Genya e Henryk Kowalski
di Alan Confino

“Ucraina è Ucraina!”
Lo shock del futuro e la Russia
intervista ad Anna Zafesova

Cosa significa pace per gli ucraini
di Oleksandra Matviichuk

One more cup of coffee
Un ricordo di Luca Rastello
intervista ad Andrea Oskari Rossini

Nel gruppo puoi anche piangere
Una buona pratica sui disturbi alimentari
intervista ad Antonella Cornale

Una fede concreta
Per una chiesa “gentile” 
intervista a padre Benito Fusco

Simone Weil filosofo inascoltato 
di Alfonso Berardinelli

Primo Levi e Sandro Delmastro. Tra storia e letteratura
di Michele Battini

Anziani: ritorno al lavoro?
di Massimo Livi Bacci

Uno sguardo al Vietnam di oggi
di Rimmon Lavi

Libertà e diritti
di Vicky Franzinetti

La terra dei princìpi
di Belona Greenwood

Una cartolina di Srebrenica
Un’associazione impegnata per la memoria

Dopo la morte di mio fratello... (in ultima)
Dedichiamo la copertina, a colori quando le cose vanno malissimo, al martoriato popolo palestinese. La “soluzione armena” è iniziata? Hitler ai suoi, perplessi per le reazioni nel mondo che avrebbe provocato la persecuzione degli ebrei, disse di non preoccuparsi, che nessuno, a suo tempo, s’era preoccupato degli armeni. Cosa faremo noi?
Qui riportiamo la lettera dell’amico Rimmon da Gerusalemme, intitolata “La forza sola non dà speranza”.