Cari amici, anche quest'anno ci vediamo a Villa Salta. Vorremmo fare un po’ il bilancio del nostro impegno. Anche "politico". Sono 13 anni che esce Una Città e la rivista ci sembra continui a essere apprezzata. Ma rimane anche sconosciuta a gran parte del suo potenziale target, il che ci sconforta un po’ (dopo tanti anni!) ma ci conforta anche (la potenzialità resta). Gli abbonamenti sono stabili con una lieve tendenza a crescere: 1500 "i pagati” (cioè ordinari, regalatori e regalati) e, di questi, 750 "i paganti” (cioè ordinari e regalatori). Ciononostante della rivista si parla. Solo negli ultimi tempi abbiamo avuto diverse citazioni (Adriano Sofri su Panorama sulle badanti; Mario Pirani su Repubblica sull’orlatrice di san Mauro Pascoli; Goffredo Fofi sull'Avvenire sull'Almanacco delle Buone pratiche; ancora Adriano Sofri sul Foglio sull'Almanacco; Stampa Libri sull’antologia Minimum fax che fa ogni anno la raccolta di "racconti significativi” e che ha ripubblicato le interviste all’operaia Zanussi e sull’orlatrice di san Mauro; Diario sul nostro impegno a proposito della memoria. I primi libri sono andati bene: la Bandiera Nera è andata in attivo, La storia dell’altro è andata benissimo (tiratura complessiva 14000), l’Almanacco può darsi che arrivi a coprire le spese. Sono tutti libri che possono essere "usati”, e infatti sono molte le scuole che si sono fatte vive. Il sito ha circa 5000 visitatori al mese, pur essendo ancora quasi immobile. Insomma, i segnali restano tutti positivi. Ma si potrebbe fare molto di più. L’amico Andrea Ranieri, all’incontro di giovedì 17 febbraio a Bologna per discutere di come proseguire l’impegno sulle buone pratiche (bellissimo incontro, vi racconteremo), ha usato l’espressione "militanza politica dell’intervista”. Bella no? Anche perché apparentemente insensata. L’idea di un "service” politico-culturale, che possa servire a chiunque, in modo orizzontale, che offra stimoli di discussione, anche scomodi, e che racconti le esperienze che possano essere utili ad altri, resta la nostra ambizione politica. Forse l’idea di avere dei "corrispondenti” nelle città, di collegarsi a gruppi a cui possa piacere lo stesso tipo di militanza, e di rendere partecipe del progetto una vasta rete di abbonati, amici, consiglieri, sostenitori è quella che potrebbe farci fare un salto di qualità. Vorremmo parlarne. Non dovreste mancare. Per partecipare a Villa Salta 2005 è necessario prenotarsi. L'incontro inizierà alle 16 di sabato 19 e si concluderà alle 16 di domenica 20. Chi viene in treno ci avvisi e lo aspetteremo in stazione. Cena, pernottamento, colazione e pranzo costeranno complessivamente 50 euro a testa. Le camere sono doppie e triple e faremo il possibile per andare incontro alle esigenze di tutti. Scriveteci o telefonate allo 054321422 e chiedete di Paola. A presto.