Una Città28 / 1993
Dicembre


LA FATICA DI NAPOLI. Dopo le elezioni Cesare Moreno ci parla della situazione di Napoli e della priorità del problema dell'istruzione. C'ERA UNA VOLTA UN PONTE di Miso Maric è l'omaggio funebre al vecchio ponte mussulmano crollato sotto i bombardamenti. L'UMANIZZAZIONE ATTRAVERSO L'ASCOLTO è, per "stazioni", l'intervento di Gianluca Manzi. In seconda e terza.
LA FINE DI MIRAFIORI. Marco Revelli ci spiega come la globalizzazione dell'economia abbia fatto crollare i pilastri della sinistra novecentesca: il partito, il sindacato, lo stato sociale. E come, fra difesa del vecchio e apologia del nuovo, si possa praticare una terza via, l'antico mutualismo operaio. In quarta e quinta.
ULTIMA RATIO è la divisione dell'Italia, se fallisse il federalismo. Da Umberto Melotti, sociologo, un'analisi "aperturista" del fenomeno "Lega". NEI MAGAZZINI DEI CARRUGI è l'intervista a Saleh Zaghloul, sulle conseguenze degli scontri fra abitanti del centro storico di Genova e immigrati. Con ORTI DI GUERRA di Edoardo Albinati, in sesta e settima.
L'ETICA DELL'INDECISIONE è l'intervista al filosofo Carlo Sini sulla crisi della politica, forse epocale, sulla fine dell'"uomo universale", sulle possibilità che i popoli mediterranei possano lanciare un ponte verso l'oriente. In ottava e nona.
IL SOFFIO DI HARMATTAN, è un racconto di Alessandro Carrera. SGUARDI DALL'ALTIPIANO sono le impressioni di viaggio in Guatemala di Giulia Apollonio. In decima e undicesima.
LA RIVALSA DEL SACRO è l'intervista a Adolfo Morganti e Andrea Piras, "tradizionalisti" cattolici. IL MISERABILE REGISTRO è l'"attacco" di Vincenzo Bugliani alla pedagogia di don Milani e di tutti i missionari dediti alle salvezze da imporre agli altri. In dodicesima e tredicesima.
LA GRANDE NORMA. Nell'intervista a Elena Del Grosso e Anna Garbesi la critica al "progetto genoma", che vuol spiegare tutto con un unico linguaggio e sul quale si appuntano interessi non solo scientifici. L'IRRIDUCIBILE LIBRO è l'intervento di Alessandro Quattrone e OLTRE L'EUTANASIA quello di don Sergio Sala. In quattordicesima e quindicesima.
UNO SCRICCIOLO DI FRONTE A HITLER. Nei ricordi di Giacoma Limentani il clima delle persecuzioni razziali e l'amarezza per il rischio che tutto venga dimenticato. In ultima.