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Una Città 56/1997IL DATO NATURALE
Intervista a Pierre-Andrè Taguieff di Marco Bellini
Il marchio tremendo di essere sinonimo di razzismo, sterminio, eliminazione del più debole pesa sull’eugenetica, che, oltre ad essere una pratica attuata da sempre dalle coppie, è un sogno utopistico che attraversa tutta la modernità ed è stato, fino al 1933, un ideale progressista di lotta filantropica per la riduzione del male nel mondo. L’assurdità di una sacralizzazione, da parte cattolica, della natura così com’è. Le possibilità, certo rischiose, ma non da demonizzare, offerte dalla genoterapia germinale. Intervista a Pierre-André Taguieff.
Una Città 56/1997
DAI BANCHI DEL BERCHET
Intervista a Pigi Bernareggi di Renzo Gazzoni, Gianni Saporetti
Il tragitto che ha portato, negli anni 60, uno dei fondatori di Gioventù studentesca, futura Comunione e Liberazione, dai banchi di una classe del liceo Berchet di Milano alle favelas di Belo Horizonte. Il trauma della trasformazione di Gs in movimento. Intervista a Pigi Bernareggi.
Una Città 56/1997
UN RAGAZZO, IL PADRE, IL SISTEMA
Intervista a Ciro Naturale di Carla Melazzini
Nel racconto di Ciro il ritratto di Antonio P., un giovane un po' spostato, patetico, e un po' ridicolo, che si atteggia a piccolo boss di quartiere, gioca a fare il prepotente e per poco non è stato ucciso.
Una Città 55/1997
BUON VICINATO
Intervista a Luana Zanella di Gianni Saporetti
Dalla necessità di capire i vicini di casa che si schierano contro gli immigrati la scoperta di un modo nuovo fare politica. L’attenzione verso i problemi degli altri a partire dalla messa in discussione dei propri. L’esperienza di un quartiere ghetto che ha cominciato a farsi le cose prima ancora di chiederle. La pratica di relazione, la competenza femminile, le reti di donne, il vicinato da salvaguardare e da riscoprire. Intervista a Luana Zanella.
Una Città 55/1997
I TRE OBBIETTIVI
Intervista a Alain Caillè di Marco Bellini
Non c’è solo il pensiero unico liberista, ma anche quello, perfettamente speculare all’altro, di una sinistra che continua a credere e a sperare in una crescita economica illimitata che possa risolvere tutti i problemi e in una democrazia fondata sull’uguaglianza del lavoro salariato. Gli obbiettivi praticabili della riduzione d’orario, dello sviluppo dell’economia sociale e del salario di cittadinanza. Il prossimo secolo sarà associativo. Intervista ad Alain Caillè.
Una Città 55/1997
IL LEGAME VENUTO MENO
Intervista a Mino Martinazzoli di Aldo Bonomi
La dubbia retorica dei sindaci sulle rispettive città che mal si concilia con la profonda frustrazione del Paese. I sindaci costretti a svolgere funzioni di retrovia, nient’affatto di frontiera. Le comunità locali che non esistono più, la classe dirigente diffusa che manca. Il federalismo che non va al cuore del problema: chi è responsabile di cosa. Intervista a Mino Martinazzoli.
Una Città 55/1997
FEDELI AI POVERI
Intervista a Monsignor Raffaele Nogaro di Carla Melazzini, Nicola Magliulo
Le poche fabbriche che chiudono, il lavoro nero che dilaga, le bande camorristiche allo sbando: è la situazione drammatica del casertano. Il problema dei tantissimi immigrati non si risolve certo con i decreti, tanto meno con quello che incita alla delazione. La necessità, impellente, che la Chiesa vada verso i poveri. La lezione, da non dimenticare, di monsignor Tonino Bello. Intervista a Raffaele Nogaro.
Una Città 55/1997
IL GIUDICE E LA CANEA
Intervista a Carlo Guarnieri di Marco Bellini
Mentre nei paesi anglosassoni le capacità professionali vengono acquisite fuori dalla carriera giudiziaria, nella magistratura burocratica continentale la carriera del magistrato si svolge solo all’interno dell’ordine giudiziario. Il controllo gerarchico in Italia è venuto completamente meno. La separazione delle carriere raggiungerebbe due obbiettivi: eliminare quella vicinanza culturale che mina l’immagine di imparzialità del giudice e, soprattutto, creare due poteri dove ora ce n’è uno solo, enorme. Il potere eccessivo dei pm causato anche dal crescere di una canea nel paese. Purtroppo pochissimi gip si sono alzati a dire: "Questo non si fa". Intervista a Carlo Guarnieri.
Una Città 55/1997
COME CIOTTOLI IN FONDO AL FIUME
Intervista a Insegnante di Maria Assunta Mini
Una Città 55/1997
LA FANTASIA NELLA FEDELTA’
Intervista a Maurizio Pollini di Peter Kammerer
Il necessario rapporto con la musica del momento, non solo con quella del passato. L’architettura straordinaria delle sale di un tempo. Ogni musica è note e silenzi. I quattro livelli della tecnica, del virtuosisimo, della fedeltà al testo e, infine, dell’interpretazione di quel che non poteva essere scritto dal compositore. Intervista a Maurizio Pollini.

















