Tutti ci siamo adattati al sistema totalitario e lo abbiamo assunto come fatto immutabile, contribuendo a mantenerlo in vita. In altri termini: tutti siamo responsabili (anche se naturalmente ognuno in misura diversa) del funzionamento del meccanismo totalitario, nessuno è solo vittima: tutti contemporaneamente vi prendiamo parte. Proprio per questo ritengo insensato giudicare il triste retaggio degli ultimi quarant’anni come qualcosa di estraneo a ciò che ci è stato effettivamente trasmesso dai nostri padri. Dobbiamo piuttosto accogliere quest’eredità come qualcosa che noi stessi abbiamo permesso. Se l’assumiamo in questo modo comprenderemo che dipende da ciascuno di noi riuscire a superarla. Non possiamo addebitare tutto sul conto di chi ci ha preceduto, e non solo perché questo non corrisponderebbe alla verità, ma soprattutto perché in questo modo si ridurrebbero i doveri che oggi spettano a ciascuno di noi, in modo particolare quello di agire indipendentemente, liberamente, razionalmente e rapidamente. Non illudiamoci: il migliore governo, il migliore parlamento e il migliore presidente in sé non possono fare molto se lasciati soli, ed è profondamente sbagliato aspettarsi delle riforme esclusivamente da parte loro. Libertà e democrazia implicano la partecipazione e la conseguente responsabilità di tutti. [...]
Václav Havel, Discorso di Capodanno del 1990
(Il potere dei senza potere, La Casa di Matriona 2013)
Visita alla tomba di Vaclav Havel

Una Città n° 284 / 2022 maggio-giugno
Articolo di Vaclav Havel
LA VISITA - VACLAV HAVEL
visita alla tomba di Vaclav Havel
Archivio
LA TRAGEDIA CINESE DI XI JINPING
Una Città n° 291 / 2023 marzo
Realizzata da Irena Gradzinska Gross
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Orville Schell, direttore del Centro per le relazioni Usa-Cina dell’Asia Society e storico cronista sinologo, ha seguito da vicino lo sviluppo del paese sin dai tempi di Mao Tse Tung.
Ogni giorno sembra portare nuovi sviluppi che preannunciano un...
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Editoriale del n. 291
Una Città n° 291 / 2023 marzo
Celebriamo il 25 aprile dedicando la copertina a una delle tantissime famiglie contadine dell’Appennino tosco-emiliano che, rischiando le loro vite e la casa, formarono, con la loro ospitalità, un corridoio umanitario fin dal settembre del &r...
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L'assedio
Una Città n° 291 / 2023 marzo
Qualche anno fa, a Bol, sulle sponde del lago Chad, un operatore umanitario mi disse che se non ero mai stato in Congo era come se non fossi mai stato veramente in Africa. A me sembrava, con una certa soddisfazione, di aver già vissuto negli anni t...
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UN'ALTRA TRADIZIONE
Una Città n° 291 / 2023 marzo
Realizzata da Gianni Saporetti
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Giovanni Tassani è storico, in particolare del mondo cattolico e democristiano, su cui ha scritto, tra l’altro: Aldo Moro, Sansoni 1983 (con Gianni Baget Bozzo); La terza generazione, Edizioni Lavoro 1988, Libertà e popolo, Ave 1995; L...
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Tonino e Arturo Spazzoli
Una Città n° 291 / 2023 marzo
L’agitazione antifascista era […] coalizzata nella formazione politica romagnola della Uli (Unione dei lavoratori italiani), che raccoglieva elementi repubblicani in prevalenza con partecipazione attiva di socialisti, democratici cristiani e ...
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